Cronaca
Affida la droga ad un conoscente e poi pretende somme di denaro
Accusato di tentato omicidio e estorsione un giovane altamurano
Altamura - giovedì 7 aprile 2016
9.19
Fine di un incubo durato un anno.
E' stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Bari un giovane di 32 anni già noto alle forze dell'ordine, resosi colpevole di diversi reati tra cui estorsione e tentato omicidio.
I fatti risalgono al luglio 2015 quando Ferdinando Natrella, noto al mondo dello spaccio, decide di lasciare in custodia un borsone nel garage di un amico senza rivelare a quest'ultimo il contenuto.
Passano i mesi e del Natrella non si hanno più notizie nonostante le continue richieste di contatto da parte del proprietario del deposito che dopo alcuni mesi decide di aprire il borsone per verificarne il contenuto scoprendo alcuni pacchetti avvolti con nastro adesivo marrone, verosimilmente stupefacente.
Spaventato, l'uomo invita successivamente Natrella a riprendersi la sua roba.
Di li a pochi giorni un furto nel locale rimette in allarme il proprietario che finalmente riesce a liberarsi del borsone consegnandolo allo spacciatore.
Ma è solo l'inizio dell'inferno.
Alcuni giorni più tardi, Natrella si era ripresentato dall'uomo, lamentando l'ammanco di parte dello stupefacente e, ritenendolo responsabile dell'accaduto, aveva preteso una somma di denaro pari a 15.000 euro quale risarcimento del valore della merce scomparsa.
Richiesta che viene accordata dal proprietario del garage e soddisfatta grazie al prestito di alcuni parenti dell'uomo senza, tuttavia, riuscire a mettere fine alle richieste dell'estorsore che puntualmente dopo pochi giorni aveva preteso altro denaro.
20.000 euro questa volta.
A marzo, l'epilogo.
Raggiunto in una stradina a ridosso della SS 96, nei pressi di uno stabilimento, la vittima fu bloccata dall'auto condotta dal Natrella, e minacciato con una pistola: "Se non mi paghi io ti stendo!" e poi ancora "Tu non ci credi? Non ci credi?".
Tra i due scoppiò una discussione culminata con il verimento della vittima, un uomo di 41 anni, colpito dal Natrella, al volto con il calcio della pistola. Resosi conto della criticità del momento, il malcapitato aveva tentato di fuggire mentre il suo estorsore esplodeva alcuni colpi di pistola contro la macchina.
Di qui la decisione di rivolgersi al carabinieri e raccontare tutta la vicenda.
Immediate le indagini dei militari con tanto di ispezione del veicolo e dei luoghi in cui era avvenuto l'agguato, che hanno consentito di accertare l'esistenza dei tre fori, nonché di rinvenire un'ogiva cal. 9 conficcata sulla spalliera del sedile posteriore e due bossoli dello stesso calibro, sul selciato.
Le indagini compiute dai militari, basate principalmente sulle dichiarazioni dei testimoni e, appunto, sulle ispezioni compiute, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, hanno permesso al GIP del Tribunale del capoluogo di spiccare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ferdinando Natrella, per estorsione, tentato omicidio, porto e detenzione di arma da fuoco e detenzione illegale di stupefacenti, notificatagli pochi giorni fa.
E' stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Bari un giovane di 32 anni già noto alle forze dell'ordine, resosi colpevole di diversi reati tra cui estorsione e tentato omicidio.
I fatti risalgono al luglio 2015 quando Ferdinando Natrella, noto al mondo dello spaccio, decide di lasciare in custodia un borsone nel garage di un amico senza rivelare a quest'ultimo il contenuto.
Passano i mesi e del Natrella non si hanno più notizie nonostante le continue richieste di contatto da parte del proprietario del deposito che dopo alcuni mesi decide di aprire il borsone per verificarne il contenuto scoprendo alcuni pacchetti avvolti con nastro adesivo marrone, verosimilmente stupefacente.
Spaventato, l'uomo invita successivamente Natrella a riprendersi la sua roba.
Di li a pochi giorni un furto nel locale rimette in allarme il proprietario che finalmente riesce a liberarsi del borsone consegnandolo allo spacciatore.
Ma è solo l'inizio dell'inferno.
Alcuni giorni più tardi, Natrella si era ripresentato dall'uomo, lamentando l'ammanco di parte dello stupefacente e, ritenendolo responsabile dell'accaduto, aveva preteso una somma di denaro pari a 15.000 euro quale risarcimento del valore della merce scomparsa.
Richiesta che viene accordata dal proprietario del garage e soddisfatta grazie al prestito di alcuni parenti dell'uomo senza, tuttavia, riuscire a mettere fine alle richieste dell'estorsore che puntualmente dopo pochi giorni aveva preteso altro denaro.
20.000 euro questa volta.
A marzo, l'epilogo.
Raggiunto in una stradina a ridosso della SS 96, nei pressi di uno stabilimento, la vittima fu bloccata dall'auto condotta dal Natrella, e minacciato con una pistola: "Se non mi paghi io ti stendo!" e poi ancora "Tu non ci credi? Non ci credi?".
Tra i due scoppiò una discussione culminata con il verimento della vittima, un uomo di 41 anni, colpito dal Natrella, al volto con il calcio della pistola. Resosi conto della criticità del momento, il malcapitato aveva tentato di fuggire mentre il suo estorsore esplodeva alcuni colpi di pistola contro la macchina.
Di qui la decisione di rivolgersi al carabinieri e raccontare tutta la vicenda.
Immediate le indagini dei militari con tanto di ispezione del veicolo e dei luoghi in cui era avvenuto l'agguato, che hanno consentito di accertare l'esistenza dei tre fori, nonché di rinvenire un'ogiva cal. 9 conficcata sulla spalliera del sedile posteriore e due bossoli dello stesso calibro, sul selciato.
Le indagini compiute dai militari, basate principalmente sulle dichiarazioni dei testimoni e, appunto, sulle ispezioni compiute, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, hanno permesso al GIP del Tribunale del capoluogo di spiccare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ferdinando Natrella, per estorsione, tentato omicidio, porto e detenzione di arma da fuoco e detenzione illegale di stupefacenti, notificatagli pochi giorni fa.