Politica
Aderire al progetto Lumiere e ridurre i costi per la pubblica illuminazione
I giovani dell'Udc incalzano l'amministrazione
Altamura - venerdì 3 luglio 2015
8.54
Ridurre i consumi di energia elettrica.
Questa la proposta, non nuova, avanzata dai giovani dell'Udc a palazzo di città proponendo l'adesione del comune di Altamura al progetto Lumière, un programma di ricerca targato ENEA con l'obiettivo di promuovere l'efficienza energetica nel settore dell'illuminazione pubblica ed in particolare favorire la riduzione dei consumi di energia degli impianti.
"Il settore dell'illuminazione pubblica rappresenta oggi una delle voci maggiori della spesa energetica dei Comuni italiani sebbene offra, al tempo stesso, ampi margini di riduzione grazie alla presenza sul mercato sia di tecnologie efficienti sia delle relative competenze tecnico-scientifiche per applicarle" spiegano dalla sezione cittadina del partito centrista - L'obiettivo è quello di ridurre le bollette elettriche che pesano per circa 1,5 miliardi di euro l'anno sui bilanci degli 8 mila comuni italiani, mettendo in efficienza i 10 milioni di punti luce che compongono la rete di illuminazione pubblica nazionale".
Un programma a cui hanno dato la propria adesione 800 comuni italiani che grazie al progetto Lumière hanno beneficiato di un taglio dei costi per la pubblica illuminazione anche del 30 – 35 % con un risparmio complessivo di 500 milioni di euro in meno di un anno, riducendo tra l'altro da 3 a 2 milioni le tonnellate di CO2 prodotte ogni anno.
Ora si chiede al Comune di Altamura di fare altrettanto rispettando "le promesse e le visioni di Smart Cities" elencate in campagna elettorale.
"Se l'Amministrazione Comunale dovesse decidere di intraprendere tale percorso – incalzano dall'Udc - chiediamo che il risparmio ricavato da questo progetto, che per il Comune di Altamura si aggirerebbe su oltre 300.000 mila euro l'anno, sia speso per dare sostanza ai tanti contenitori culturali e giovanili ormai vuoti (es. Palazzo Baldassarre e Laboratorio Port'Alba), si veda la protesta di questi giorni di tanti giovani che lamentano la penuria di luoghi dove incontrarsi e studiare e poi dando vita ad un grande progetto che riguarda la realizzazione di alloggi popolari".
Questa la proposta, non nuova, avanzata dai giovani dell'Udc a palazzo di città proponendo l'adesione del comune di Altamura al progetto Lumière, un programma di ricerca targato ENEA con l'obiettivo di promuovere l'efficienza energetica nel settore dell'illuminazione pubblica ed in particolare favorire la riduzione dei consumi di energia degli impianti.
"Il settore dell'illuminazione pubblica rappresenta oggi una delle voci maggiori della spesa energetica dei Comuni italiani sebbene offra, al tempo stesso, ampi margini di riduzione grazie alla presenza sul mercato sia di tecnologie efficienti sia delle relative competenze tecnico-scientifiche per applicarle" spiegano dalla sezione cittadina del partito centrista - L'obiettivo è quello di ridurre le bollette elettriche che pesano per circa 1,5 miliardi di euro l'anno sui bilanci degli 8 mila comuni italiani, mettendo in efficienza i 10 milioni di punti luce che compongono la rete di illuminazione pubblica nazionale".
Un programma a cui hanno dato la propria adesione 800 comuni italiani che grazie al progetto Lumière hanno beneficiato di un taglio dei costi per la pubblica illuminazione anche del 30 – 35 % con un risparmio complessivo di 500 milioni di euro in meno di un anno, riducendo tra l'altro da 3 a 2 milioni le tonnellate di CO2 prodotte ogni anno.
Ora si chiede al Comune di Altamura di fare altrettanto rispettando "le promesse e le visioni di Smart Cities" elencate in campagna elettorale.
"Se l'Amministrazione Comunale dovesse decidere di intraprendere tale percorso – incalzano dall'Udc - chiediamo che il risparmio ricavato da questo progetto, che per il Comune di Altamura si aggirerebbe su oltre 300.000 mila euro l'anno, sia speso per dare sostanza ai tanti contenitori culturali e giovanili ormai vuoti (es. Palazzo Baldassarre e Laboratorio Port'Alba), si veda la protesta di questi giorni di tanti giovani che lamentano la penuria di luoghi dove incontrarsi e studiare e poi dando vita ad un grande progetto che riguarda la realizzazione di alloggi popolari".