Cronaca
Abigeato: furto di vacche in un allevamento di Altamura
La denuncia pubblica di Coldiretti Puglia
Altamura - lunedì 4 dicembre 2023
10.10
Ben 39 vacche sono state rubate da un allevamento di Altamura. A comunicare l'accaduto è stata Coldiretti Puglia che non ha fornito altri dettagli sul fatto, su cui è stato presentata denuncia da parte dell'azienda dove gli animali sono scomparsi.
Il fenomeno dell'abigeato, che prima era un'emergenza e che per qualche tempo sembrava sparito, è invece ancora presente. Secondo Coldiretti, il periodo delle festività natalizi in Puglia è uno di quelli in cui si presenta maggiormente (particolarmente per agnelli e pecore). Questo si aggiunge ai furti nelle aziende olivicole.
"Le campagne - dice Coldiretti - sono in balia di gruppi della criminalità, delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, che non si fermano neppure davanti al momento di incertezza con la guerra e l'emergenza che sta arrecando gravi danni alle aziende agricole. Ormai nelle campagne pugliesi le attività criminose sono legate alla stagionalità delle produzioni, con squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell'uva da vino a marzo/aprile, rubano le ciliegie a maggio, l'uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l'anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi – aggiunge Coldiretti Puglia - perché molto apprezzati dai mercati.
"I risultati dell'attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – conclude Coldiretti Puglia - con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l'innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l'approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell'Osservatorio Agromafie".
Il fenomeno dell'abigeato, che prima era un'emergenza e che per qualche tempo sembrava sparito, è invece ancora presente. Secondo Coldiretti, il periodo delle festività natalizi in Puglia è uno di quelli in cui si presenta maggiormente (particolarmente per agnelli e pecore). Questo si aggiunge ai furti nelle aziende olivicole.
"Le campagne - dice Coldiretti - sono in balia di gruppi della criminalità, delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, che non si fermano neppure davanti al momento di incertezza con la guerra e l'emergenza che sta arrecando gravi danni alle aziende agricole. Ormai nelle campagne pugliesi le attività criminose sono legate alla stagionalità delle produzioni, con squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell'uva da vino a marzo/aprile, rubano le ciliegie a maggio, l'uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l'anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi – aggiunge Coldiretti Puglia - perché molto apprezzati dai mercati.
"I risultati dell'attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – conclude Coldiretti Puglia - con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l'innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l'approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell'Osservatorio Agromafie".