Politica
120 milioni di euro per l'Ospedale della Murgia
É la richiesta de La Destra Altamura. Nell'articolo la nota
Altamura - lunedì 21 novembre 2011
10.36
"Il presidente Vendola nei giorni scorsi ha chiesto il ritiro del bando con il quale la Regione Puglia assegnava in maniera arbitraria 120 milioni di euro per la realizzazione di un ospedale pubblico-privato (ma a gestione privata) alla fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano, fondazione con quasi un miliardo e mezzo di euro di debiti e prossima al fallimento". Così inizia un comunicato de La Destra, sezione altamurana "Giorgio Almirante", a firma di Donato Lorusso.
La Destra, di fronte a tale provvedimento, chiede all'Amministrazione regionale e al Presidente "di destinare i 120 milioni scampati a questa dubbia operazione all'ammodernamento e al salvataggio degli ospedali pugliesi sopravvissuti all'era Vendola. Più nello specifico del nostro territorio proponiamo che una parte di questi fondi venga utilizzata per realizzare reparti specialistici nel costruendo ospedale dell'Alta Murgia, reparti che nella progettazione attuale non sono previsti e che farebbero fare un salto di qualità al nuovo ospedale". E conclude: "Dato che in questo momento essere malati è diventato anche un problema economico difficilmente sostenibile, quantomeno ci pare debito fornire a questi malati un servizio il migliore possibile".
La Destra, di fronte a tale provvedimento, chiede all'Amministrazione regionale e al Presidente "di destinare i 120 milioni scampati a questa dubbia operazione all'ammodernamento e al salvataggio degli ospedali pugliesi sopravvissuti all'era Vendola. Più nello specifico del nostro territorio proponiamo che una parte di questi fondi venga utilizzata per realizzare reparti specialistici nel costruendo ospedale dell'Alta Murgia, reparti che nella progettazione attuale non sono previsti e che farebbero fare un salto di qualità al nuovo ospedale". E conclude: "Dato che in questo momento essere malati è diventato anche un problema economico difficilmente sostenibile, quantomeno ci pare debito fornire a questi malati un servizio il migliore possibile".