Ospedale e sanità
118, i medici riprendono la protesta
Sit in questa mattina in consiglio regionale
Altamura - martedì 22 settembre 2015
8.47
Hanno aspettao ben oltre le promesse e gli impegni presi dalla direzione sanitaria e ora, Francesco Pappapicco e Francesca Mangiatordi, riprendono la protesta.
Eppure il direttore Vito Montanaro aveva promesso entro agosto la risoluzione della vicenda anticipando anche il ritiro dei provvedimenti disciplinari emessi dalla stessa Asl nei confronti dei due medici rei di aver portato all'attenzione dell'opinione pubblica tutti i disservizi e le carenze dell'ospedale della Murgia.
Questa mattina presso la sede del Consiglio Regionale in via Capruzzi, in concomitanza con la convocazione dello stesso Consiglio, i due medici torneranno a incatenarsi nella speranza di richiamare l'attenzione di consiglieri e dello stesso presidente Emiliano che pure aveva chiesto lumi sulla vicenda ma senza dar seguito ad eventuali prese di posizione.
Accanto a loro però oltre ad alcuni colleghi ci saranno i rappresentanti della Federazione Sindacati Indipendenti.
"Sui problemi del 118 della ASL Bari e sulle criticità dell'Ospedale della Murgia – si legge in una nota sindacale - abbiamo più volte fatto sentire la nostra voce come sindacato FSI sia con lettere indirizzate ai direttori generali della ASL e ai vertici del governo regionale che con comunicati stampa. Abbiamo organizzato ben due convegni, uno del 13 aprile 2013 e l'ultimo del 20 marzo 2015 peraltro disertato dai vertici dell'ASL. L'epilogo è rappresentato dal fatto che la ASL, sorda ad ogni sollecitazione, ha deciso di usare le maniere forti contro due medici, Francesco Papappicco, nostro dirigente, e Francesca Mangiatordi dirigente USPPI, colpevoli di aver segnalato, nell'esercizio dei ruoli sindacali, le numerose criticità esistenti sia nel 118 che presso l'Ospedale della Murgia, avviando nei loro confronti due distinti procedimenti disciplinari" si legge in una nota sottoscritta dai responsabili sindacali.
Come si ricorderà nei primi giorni di agosto, dopo 48 ore di protesta, i due dottori avevano incontrato insieme ai rappresentanti sindacali di FSI e USPPI, il sindaco di Altamura e il Direttore Generale della ASL, Vito Montanaro, che si era impegnato a risolvere la vicenda evitando il procedimento disciplinare avviato contro i due medici, chiedendo contestualmente ai due delle controdeduzioni scritte.
Controdeduzioni giunte sulla scrivania di Montanaro appena 24 ore dopo. Da allora, il silenzio.
"Nel frattempo i problemi al 118 e all'Ospedale della Murgia sono continuati e per tutta risposta i procedimenti disciplinari hanno continuato il loro iter, in barba agli impegni assunti dal dottor Montanaro- attaccano dal sindacato - È evidente che il direttore generale non ha mantenuto la sua parola, prendendosi gioco delle organizzazioni sindacali e in spregio alla buona fede e alla lealtà istituzionale dei due medici".
Per questo, in mattinata i due sindacati daranno vita ad un presidio "confidando nella sensibilità e nella serietà dei vertici regionali, ai quali i dirigenti delle ASL rispondono. Il sindacato a tutti i livelli si mobiliterà in difesa della libertà di espressione e del diritto dei cittadini ad avere una sanità efficiente".
Eppure il direttore Vito Montanaro aveva promesso entro agosto la risoluzione della vicenda anticipando anche il ritiro dei provvedimenti disciplinari emessi dalla stessa Asl nei confronti dei due medici rei di aver portato all'attenzione dell'opinione pubblica tutti i disservizi e le carenze dell'ospedale della Murgia.
Questa mattina presso la sede del Consiglio Regionale in via Capruzzi, in concomitanza con la convocazione dello stesso Consiglio, i due medici torneranno a incatenarsi nella speranza di richiamare l'attenzione di consiglieri e dello stesso presidente Emiliano che pure aveva chiesto lumi sulla vicenda ma senza dar seguito ad eventuali prese di posizione.
Accanto a loro però oltre ad alcuni colleghi ci saranno i rappresentanti della Federazione Sindacati Indipendenti.
"Sui problemi del 118 della ASL Bari e sulle criticità dell'Ospedale della Murgia – si legge in una nota sindacale - abbiamo più volte fatto sentire la nostra voce come sindacato FSI sia con lettere indirizzate ai direttori generali della ASL e ai vertici del governo regionale che con comunicati stampa. Abbiamo organizzato ben due convegni, uno del 13 aprile 2013 e l'ultimo del 20 marzo 2015 peraltro disertato dai vertici dell'ASL. L'epilogo è rappresentato dal fatto che la ASL, sorda ad ogni sollecitazione, ha deciso di usare le maniere forti contro due medici, Francesco Papappicco, nostro dirigente, e Francesca Mangiatordi dirigente USPPI, colpevoli di aver segnalato, nell'esercizio dei ruoli sindacali, le numerose criticità esistenti sia nel 118 che presso l'Ospedale della Murgia, avviando nei loro confronti due distinti procedimenti disciplinari" si legge in una nota sottoscritta dai responsabili sindacali.
Come si ricorderà nei primi giorni di agosto, dopo 48 ore di protesta, i due dottori avevano incontrato insieme ai rappresentanti sindacali di FSI e USPPI, il sindaco di Altamura e il Direttore Generale della ASL, Vito Montanaro, che si era impegnato a risolvere la vicenda evitando il procedimento disciplinare avviato contro i due medici, chiedendo contestualmente ai due delle controdeduzioni scritte.
Controdeduzioni giunte sulla scrivania di Montanaro appena 24 ore dopo. Da allora, il silenzio.
"Nel frattempo i problemi al 118 e all'Ospedale della Murgia sono continuati e per tutta risposta i procedimenti disciplinari hanno continuato il loro iter, in barba agli impegni assunti dal dottor Montanaro- attaccano dal sindacato - È evidente che il direttore generale non ha mantenuto la sua parola, prendendosi gioco delle organizzazioni sindacali e in spregio alla buona fede e alla lealtà istituzionale dei due medici".
Per questo, in mattinata i due sindacati daranno vita ad un presidio "confidando nella sensibilità e nella serietà dei vertici regionali, ai quali i dirigenti delle ASL rispondono. Il sindacato a tutti i livelli si mobiliterà in difesa della libertà di espressione e del diritto dei cittadini ad avere una sanità efficiente".