Studi medici non accettano le richieste degli esenti ticket
"Siamo destinati a tenerci le nostre malattie?"
lunedì 11 ottobre 2010
iReport
A nome di tutti gli esenti ticket (quelli veri!). Come dobbiamo fare ad usufruire dei servizi della ASL dato che i laboratori di analisi e gli studi medici convenzionati non accettano le nostre richieste di analisi e prestazioni specialistiche?
Non è giusto che gli sprechi fatti nella sanità debbano ricadere sui più deboli (in tutti i sensi). Il tetto massimo di budget imposto dall'ASL costringe gli utenti a servirsi delle strutture pubbliche con conseguenze e disagi prevedibili: lunghe attese nelle prenotazioni, dottori che a volte rimandano le visite etc... Senza contare che, portando il mio caso personale come esempio, un dente in ambulatorio possono solo estrarlo. Quindi noi esenti ticket (disoccupati, pensionati a basso reddito o comunque tutte le famiglie in grave difficoltà economiche) siamo destinati a tenerci le nostre malattie perché non abbiamo la possibilità di permetterci un dottore privato?
E pensare che in tutti gli anni che ho lavorato (prima di perdere il lavoro a causa della crisi) anch'io ho versato i contributi per l'assistenza sanitaria nazionale.
Luca Lorusso
Non è giusto che gli sprechi fatti nella sanità debbano ricadere sui più deboli (in tutti i sensi). Il tetto massimo di budget imposto dall'ASL costringe gli utenti a servirsi delle strutture pubbliche con conseguenze e disagi prevedibili: lunghe attese nelle prenotazioni, dottori che a volte rimandano le visite etc... Senza contare che, portando il mio caso personale come esempio, un dente in ambulatorio possono solo estrarlo. Quindi noi esenti ticket (disoccupati, pensionati a basso reddito o comunque tutte le famiglie in grave difficoltà economiche) siamo destinati a tenerci le nostre malattie perché non abbiamo la possibilità di permetterci un dottore privato?
E pensare che in tutti gli anni che ho lavorato (prima di perdere il lavoro a causa della crisi) anch'io ho versato i contributi per l'assistenza sanitaria nazionale.
Luca Lorusso