Sono senza lavoro, ho una famiglia e 53 anni
Quali prospettive e speranze per il futuro?
lunedì 20 settembre 2010
iReport
Gentile redazione di Altamuralife,
vorrei proporre all'attenzione della città un problema che, per quanto personale, credo sia condiviso e vissuto da un considerevole numero di persone. Mi riferisco alla difficoltà (per non chiamarla impossibilità) di chi, come il sottoscritto (ho 53 anni), a causa della crisi, ha perso il lavoro. Ormai sono quasi due anni e dovunque e a chiunque chiedi lavoro, ti senti rispondere le stesse cose: sei troppo grande (alias vecchio), non sei specializzato, i tempi sono duri, lascia il curriculum, ripassa, e tante altre "scuse" dello stesso genere. Ora, premesso che da parte mia ci possa essere tutta la buona volontà, sicuro che l'impegno profuso sia massimo, fiducioso che mi si presenti quell'opportunità che ad oggi non c'è stata, in tutta franchezza non vedo come uno della mia età possa avere davanti a sé il tempo per imparare un altro mestiere (dimenticavo di dire che provengo da un lavoro ventennale nel settore del mobile imbottito).
La suddetta opportunità, scopro casualmente, viene offerta a tutti i disoccupati dai 50 ai 65 anni, sottoforma di un corso per "operatore per la manutenzione del verde pubblico" finanziato dalla Regione Puglia, dallo Stato e dal Fondo Sociale Europeo, gestito e organizzato dal consorzio Murgia For di Altamura. È una manna dal cielo! Un colpo di fortuna! Una possibilità enorme per venire in possesso di un titolo che mi permetterebbe di propormi come giardiniere in qualche ente pubblico o (soprattutto) in uno dei numerosissimi parchi e giardini privati di cui la Puglia è ricchissima. Rimango ancora deluso e questa volta ancor più amareggiato quando nei requisiti chiesti per l'ammissione al suddetto corso è prevista la condizione di assoluta disoccupazione e quindi la mia domanda viene accettata "con riserva", senza nessuna speranza (detto in termini realistici), essendo io in "mobilità". Giustamente non posso vantare priorità nei confronti di chi è senza lavoro e senza assistenza sociale, ma posso certamente chiedere gli stessi diritti perché comunque la mia è una condizione di disoccupazione.
Giacomo
Nota di redazione: il bando a cui il nostro lettore fa riferimento è quello pubblicato a luglio scorso. Per leggere la notizia, clicca qui.
vorrei proporre all'attenzione della città un problema che, per quanto personale, credo sia condiviso e vissuto da un considerevole numero di persone. Mi riferisco alla difficoltà (per non chiamarla impossibilità) di chi, come il sottoscritto (ho 53 anni), a causa della crisi, ha perso il lavoro. Ormai sono quasi due anni e dovunque e a chiunque chiedi lavoro, ti senti rispondere le stesse cose: sei troppo grande (alias vecchio), non sei specializzato, i tempi sono duri, lascia il curriculum, ripassa, e tante altre "scuse" dello stesso genere. Ora, premesso che da parte mia ci possa essere tutta la buona volontà, sicuro che l'impegno profuso sia massimo, fiducioso che mi si presenti quell'opportunità che ad oggi non c'è stata, in tutta franchezza non vedo come uno della mia età possa avere davanti a sé il tempo per imparare un altro mestiere (dimenticavo di dire che provengo da un lavoro ventennale nel settore del mobile imbottito).
La suddetta opportunità, scopro casualmente, viene offerta a tutti i disoccupati dai 50 ai 65 anni, sottoforma di un corso per "operatore per la manutenzione del verde pubblico" finanziato dalla Regione Puglia, dallo Stato e dal Fondo Sociale Europeo, gestito e organizzato dal consorzio Murgia For di Altamura. È una manna dal cielo! Un colpo di fortuna! Una possibilità enorme per venire in possesso di un titolo che mi permetterebbe di propormi come giardiniere in qualche ente pubblico o (soprattutto) in uno dei numerosissimi parchi e giardini privati di cui la Puglia è ricchissima. Rimango ancora deluso e questa volta ancor più amareggiato quando nei requisiti chiesti per l'ammissione al suddetto corso è prevista la condizione di assoluta disoccupazione e quindi la mia domanda viene accettata "con riserva", senza nessuna speranza (detto in termini realistici), essendo io in "mobilità". Giustamente non posso vantare priorità nei confronti di chi è senza lavoro e senza assistenza sociale, ma posso certamente chiedere gli stessi diritti perché comunque la mia è una condizione di disoccupazione.
Giacomo
Nota di redazione: il bando a cui il nostro lettore fa riferimento è quello pubblicato a luglio scorso. Per leggere la notizia, clicca qui.