Riceve convocazione a concorso due ore dopo l'inizio della prova
Così viene esclusa dalla partecipazione al Servizio Civile Nazionale
martedì 21 dicembre 2010
iReport
27 anni ed una storia in comune con tanti ragazzi della mia stessa età. Può capitare di non superare un concorso perché magari si è impreparati o per la difficoltà della prova selettiva, ma è assurdo vedersi preclusa la possibilità di parteciparvi perché la lettera di convocazione arriva due ore dopo l'inizio della prova. Così tanti anni di studio, sogni e speranze vanno in fumo. Spesso la società accusa i giovani di non darsi da fare, di sostare all'università perché «è comodo così». Ma non pensa che molti impiegano più anni per laurearsi perché contemporaneamente lavorano, e magari vengono pure sottopagati. Sono storie di ordinaria quotidianità. Compilare domande di partecipazione a concorsi e ad avvisi pubblici diventa quasi meccanico. Per non parlare dei progetti PON, che richiedono esperienze in altri PON senza che un giovane possa acquisirle perché «non ha esperienze pregresse». Un paradosso. Stesso discorso per i colloqui, dove fra i requisiti richiesti c'è, ancora una volta, l'esperienza. Mi chiedo come un giovane possa farsela questa esperienza! Concorsi che svaniscono nel nulla perché, a distanza di due anni, non si conosce la data della prova di svolgimento. Graduatorie che non scorrono o che scorrono in maniera "irregolare". I giovani partono sconfitti perché «tanto i nomi si conoscono già».
Vi racconto una storia vera. Bando di partecipazione al Servizio Civile Nazionale. Presento la domanda all'Ufficio Protocollo del Comune di Toritto. Chiedo se le date del colloquio di selezione saranno pubblicate sul sito dell'Ente, mi rispondono: «Signorina, non si preoccupi, le arriverà la comunicazione a casa». Nonostante la rassicurazione, controllo a giorni alterni il sito del Comune, dove c'è un'apposita sezione dedicata al Servizio Civile. La stessa sezione diventa mio punto di riferimento per tenermi aggiornata (se c'è un'apposita sezione, ragione vuole che debba contenere tutte le news riguardanti quella stessa sezione). Controllo e ricontrollo, ma nulla. Ieri, 20 dicembre, dopo le 10, arriva una lettera a casa da parte del Comune di Toritto: «Le prove selettive relative al progetto COMUN-I-CARE si terranno in data 20/12/2010 presso l'aula consiliare del Comune di Toritto. Le prove avranno inizio alle ore 9 e termineranno alle ore 13.30 circa. La prova orale seguirà alla prova scritta. Si comunica, inoltre, che sul sito internet del Comune di Toritto sono stati pubblicati i criteri selettivi che saranno seguiti per la valutazione dei candidati». Peccato che quando il postino porta la lettera di convocazione erano già trascorse due ore dall'inizio della prova. La lettera - si tratta di posta ordinaria - è datata 13 dicembre 2010 ed ha il timbro postale del 14 dicembre 2010. È sporca di fango.
Provo a telefonare al call center del Servizio Civile Nazionale. Mi risponde un'impiegata, che rassicura: «Vada al Comune di Toritto e spieghi la situazione. Non è stata colpa sua, sicuramente troveranno un modo per risolverla. Se ha problemi, richiami di nuovo qui, che vediamo come fare». Stamattina mi reco al Comune di Toritto. Parlo con uno degli impiegati dell'Ufficio Stato Civile, lo stesso che si occupa del Servizio Civile. Ripete più volte che ormai non si può fare nulla, che il problema non è dipeso da loro e che è inutile persino parlarne. Mi dice che doveva essere mia premura consultare il sito del Comune, come da bando, e che loro non erano tenuti nemmeno a spedire la comunicazione, definita un «di più». Spiego che consultavo quasi quotidianamente la sezione del sito dedicata al Servizio Civile e lui mi riferisce che la notizia era in home page e non nella sezione (aggiornata solo dopo la prova). Non mi da alcuna speranza, anzi, confessa che il giorno della prova sono stati costretti a ritardare l'inizio per aspettare che un ragazzo si facesse portare da un parente il documento d'identità dimenticato a casa. Telefono al centralino del Servizio Civile Nazionale: «Ci dispiace, ma se l'Ente ha deciso così non si può far nulla». Richiamo al call center contattato il giorno prima, confermano che la mia insistenza non avrà buon esito. Meno male che avevano detto: «Se ha problemi, richiami di nuovo qui, che vediamo come fare».
Faccio il viaggio di ritorno cercando di inventarmi una soluzione. Voglio capire almeno perché la lettera è arrivata in ritardo. Al bando si può partecipare fino ai 28 anni, dunque si tratta della mia ultima possibilità. Decido di andare a chiedere informazioni presso la posta di Altamura in via Forlì (traversa di viale Martiri). Attendo la fila. Mi consigliano di andare presso la posta in via Gravina per parlare con il Direttore. Mi reco lì e riesco ad incontrarlo. Mi dice che «è assurdo mandare chiamate di lavoro per posta ordinaria», aggiungendo che le Asl e le scuole «mandano persino i telegrammi». E conclude con un «mi dispiace, non so che dirle, non so perché la lettera sia arrivata in ritardo, il timbro riporta 14 dicembre, ma può essere stata spedita anche il 15, il 16. In periodo natalizio, poi, siamo pienissimi».
Morale della favola, tutti si sono lavati le mani ed io ho visto con i miei occhi come si calpestano un diritto ed una speranza.
Anna Maria Colonna
Vi racconto una storia vera. Bando di partecipazione al Servizio Civile Nazionale. Presento la domanda all'Ufficio Protocollo del Comune di Toritto. Chiedo se le date del colloquio di selezione saranno pubblicate sul sito dell'Ente, mi rispondono: «Signorina, non si preoccupi, le arriverà la comunicazione a casa». Nonostante la rassicurazione, controllo a giorni alterni il sito del Comune, dove c'è un'apposita sezione dedicata al Servizio Civile. La stessa sezione diventa mio punto di riferimento per tenermi aggiornata (se c'è un'apposita sezione, ragione vuole che debba contenere tutte le news riguardanti quella stessa sezione). Controllo e ricontrollo, ma nulla. Ieri, 20 dicembre, dopo le 10, arriva una lettera a casa da parte del Comune di Toritto: «Le prove selettive relative al progetto COMUN-I-CARE si terranno in data 20/12/2010 presso l'aula consiliare del Comune di Toritto. Le prove avranno inizio alle ore 9 e termineranno alle ore 13.30 circa. La prova orale seguirà alla prova scritta. Si comunica, inoltre, che sul sito internet del Comune di Toritto sono stati pubblicati i criteri selettivi che saranno seguiti per la valutazione dei candidati». Peccato che quando il postino porta la lettera di convocazione erano già trascorse due ore dall'inizio della prova. La lettera - si tratta di posta ordinaria - è datata 13 dicembre 2010 ed ha il timbro postale del 14 dicembre 2010. È sporca di fango.
Provo a telefonare al call center del Servizio Civile Nazionale. Mi risponde un'impiegata, che rassicura: «Vada al Comune di Toritto e spieghi la situazione. Non è stata colpa sua, sicuramente troveranno un modo per risolverla. Se ha problemi, richiami di nuovo qui, che vediamo come fare». Stamattina mi reco al Comune di Toritto. Parlo con uno degli impiegati dell'Ufficio Stato Civile, lo stesso che si occupa del Servizio Civile. Ripete più volte che ormai non si può fare nulla, che il problema non è dipeso da loro e che è inutile persino parlarne. Mi dice che doveva essere mia premura consultare il sito del Comune, come da bando, e che loro non erano tenuti nemmeno a spedire la comunicazione, definita un «di più». Spiego che consultavo quasi quotidianamente la sezione del sito dedicata al Servizio Civile e lui mi riferisce che la notizia era in home page e non nella sezione (aggiornata solo dopo la prova). Non mi da alcuna speranza, anzi, confessa che il giorno della prova sono stati costretti a ritardare l'inizio per aspettare che un ragazzo si facesse portare da un parente il documento d'identità dimenticato a casa. Telefono al centralino del Servizio Civile Nazionale: «Ci dispiace, ma se l'Ente ha deciso così non si può far nulla». Richiamo al call center contattato il giorno prima, confermano che la mia insistenza non avrà buon esito. Meno male che avevano detto: «Se ha problemi, richiami di nuovo qui, che vediamo come fare».
Faccio il viaggio di ritorno cercando di inventarmi una soluzione. Voglio capire almeno perché la lettera è arrivata in ritardo. Al bando si può partecipare fino ai 28 anni, dunque si tratta della mia ultima possibilità. Decido di andare a chiedere informazioni presso la posta di Altamura in via Forlì (traversa di viale Martiri). Attendo la fila. Mi consigliano di andare presso la posta in via Gravina per parlare con il Direttore. Mi reco lì e riesco ad incontrarlo. Mi dice che «è assurdo mandare chiamate di lavoro per posta ordinaria», aggiungendo che le Asl e le scuole «mandano persino i telegrammi». E conclude con un «mi dispiace, non so che dirle, non so perché la lettera sia arrivata in ritardo, il timbro riporta 14 dicembre, ma può essere stata spedita anche il 15, il 16. In periodo natalizio, poi, siamo pienissimi».
Morale della favola, tutti si sono lavati le mani ed io ho visto con i miei occhi come si calpestano un diritto ed una speranza.
Anna Maria Colonna