Piazza Duomo, dissuasore "pazzo" danneggia le auto
Diverse le segnalazioni degli utenti
venerdì 20 febbraio 2015
13.13
iReport
Dissuasori che spuntano "a tradimento" causando disagi agli automobilisti.
E' quanto denunciato da più cittadini altamurani in rete, anche con video, in riferimento al pistone pilomat posto in piazza Duomo per regolare il traffico nel centro storico.
Secondo le segnalazioni, il dissuasore retrattile, forse per un difetto meccanico, sarebbe entrato in funzione al momento sbagliato, danneggiando diverse auto ma anche creando problemi ai passanti.
Il pilomat venne installato nel 2010 per inibire il transito dei veicoli non autorizzati e quindi rendere la zona pedonale di corso Federico II di Svevia e piazza Duomo sicure e non percorribili dai veicoli
I cittadini che abitano nel tratto compreso fra piazza Duomo e via Già Corte d'Appello, fino al numero civico 49, furono dotati dal comune di un apposito telecomando per la gestione del dissuasore di velocità collocato in piazza Duomo, angolo via Nicola Melodia.
In attesa di risposte da parte delle autorità, invitiamo i lettori a segnalare eventuali altri casi simili.
E' quanto denunciato da più cittadini altamurani in rete, anche con video, in riferimento al pistone pilomat posto in piazza Duomo per regolare il traffico nel centro storico.
Secondo le segnalazioni, il dissuasore retrattile, forse per un difetto meccanico, sarebbe entrato in funzione al momento sbagliato, danneggiando diverse auto ma anche creando problemi ai passanti.
Il pilomat venne installato nel 2010 per inibire il transito dei veicoli non autorizzati e quindi rendere la zona pedonale di corso Federico II di Svevia e piazza Duomo sicure e non percorribili dai veicoli
I cittadini che abitano nel tratto compreso fra piazza Duomo e via Già Corte d'Appello, fino al numero civico 49, furono dotati dal comune di un apposito telecomando per la gestione del dissuasore di velocità collocato in piazza Duomo, angolo via Nicola Melodia.
In attesa di risposte da parte delle autorità, invitiamo i lettori a segnalare eventuali altri casi simili.