Le emozioni della Giornata Mondiale della Gioventù
I giovani della Diocesi scrivono ad Altamuralife.it
lunedì 19 settembre 2011
iReport
Siamo partiti in 10 (7 di Altamura e 3 di Gravina), con un gruppo di 100 persone da tutta la Puglia. Il 10 agosto a Napoli abbiamo preso il volo per Barcellona. In aereoporto, in attesa dell'altro volo per Granada, città in cui si è svolto il gemellaggio, abbiamo celebrato la Santa Messa con il carrello delle valigie come altare. Un'emozione unica e nuova. La sera del 10 finalmente siamo arrivati a Granada, dove ci hanno atteso ansiosi coloro che sono stati per cinque giorni i nostri papà e mamme spagnoli. Ci hanno condotto nel loro paese, ci hanno aperto le loro case e anche i loro cuori...
Noi di Altamura e Gravina, insieme ad altri giovani (in tutto eravamo 18 e a Granada ci hanno smistato in varie parrocchie), siamo stati ospitati dalle famiglie di una parrocchia il cui prete conosce l'italiano. Che fortuna! Lui e i parrocchiani ci hanno fatto camminare tanto sotto il sole cocente (40 gradi), sole che c'era fino alle 21.30. Ci hanno fatto visitare di tutto! In quei giorni abbiamo vissuto intensamente ogni momento, dalle Lodi della mattina alle passeggiate, alle visite a città, monumenti, paesaggi incantevoli della Sierra Nevada, agli spettacoli di flamenco. Ci sono state cene a base di piatti tipici come la mitica paella e la sangria, il party finale in piscina, le Messe celebrate in spagnolo e non per questo non comprese. Si sa, il cuore parla una lingua sola e tutti la capiscono. Considerato questo, erano ovvie le lacrime l'ultimo giorno, prima di andare via. Ci siamo detti arrivederci con la promessa di rivederci, appunto. Tra di noi si è creato un feeling particolare.
Gli spagnoli sono un po' come noi italiani, molto calorosi. Non era difficile fare amicizia. Il 15 agosto sera siamo arrivati in 100 di nuovo insieme a Madrid. Qui la nostra casa fino al 22 mattina è stata una scuola nei pressi del centro, a tre fermate metro da piazza Cibeles, dove si tenevano i vari momenti della Gmg. Ci siamo sistemati nelle classi con i sacchi a pelo, ragazzi da un lato, ragazze dall'altro.
Per le strade di Madrid si respirava aria di festa e nello stesso tempo di preghiera. Le strade erano invase da giovani di tutto il mondo. I più numerosi erano gli italiani... piu numerosi dei padroni di casa. Un tripudio di colori. Colori delle bandiere, dei cappellini, urla di gioia venivano elevate in ogni momento, così come venivano intonate canzoni, motti, mostrati striscioni. Eravamo tutti lì, a Madrid. Tutti giovani. A gridare che esta es la juventud del Papa (diventato poi il motto di questa Gmg). Che esiste una gioventù del Papa. Nessuno ci ha fermati, nemmeno gli indignados con le loro manifestazioni contro il Vaticano, contro il Papa. Noi eravamo più forti, siamo stati più forti anche del tempo inclemente il giorno della veglia finale, la sera del sabato 20 agosto all'aereoporto militare Cuatro Vientos. L'Adorazione, infatti, è stata interrotta per via di una tempesta scatenatasi su di noi. Pioggia e vento erano protagonisti. Scene da apocalisse, da film. Dopo la tempesta, però, c'è sempre la quiete. Infatti alla fine dell'Adorazione siamo riusciti a cenare e a dormire.
Il mattino seguente... sorpresa! Sole cocente, di nuovo 40 gradi. La Santa Messa con il Papa poteva essere celebrata. Dopo la Messa, il saluto del Papa e poi, pian piano, la spianata si è spopolata. Fiumi di persone si sono dirette verso l'uscita. La Gmg è finita, ma non nei nostri cuori. Siamo tornati come ci ha invitato il Papa a fare. Nelle nostre città, nelle nostre parrocchie a continuare la nostra missione, quella di essere testimoni di Cristo.
Prima di tornare, però, un salto a Barcellona, dove siamo arrivati in pullman da Madrid la sera del 22 agosto. L'abbiamo visitata di notte ed il mattino seguente. Visita alla Sagrada Familia di Gaudì, l'architetto di Dio, Messa nella cripta e preghiera sulla sua tomba. Poi pranzo e giro al Parco Guell e in altri luoghi. La notte l'abbiamo trascorsa in aereoporto. Alle 7 del 24 agosto, volo per Napoli e rientro. Casa dolce casa...
Il gruppo di giovani della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti che ha partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù 2011.
Noi di Altamura e Gravina, insieme ad altri giovani (in tutto eravamo 18 e a Granada ci hanno smistato in varie parrocchie), siamo stati ospitati dalle famiglie di una parrocchia il cui prete conosce l'italiano. Che fortuna! Lui e i parrocchiani ci hanno fatto camminare tanto sotto il sole cocente (40 gradi), sole che c'era fino alle 21.30. Ci hanno fatto visitare di tutto! In quei giorni abbiamo vissuto intensamente ogni momento, dalle Lodi della mattina alle passeggiate, alle visite a città, monumenti, paesaggi incantevoli della Sierra Nevada, agli spettacoli di flamenco. Ci sono state cene a base di piatti tipici come la mitica paella e la sangria, il party finale in piscina, le Messe celebrate in spagnolo e non per questo non comprese. Si sa, il cuore parla una lingua sola e tutti la capiscono. Considerato questo, erano ovvie le lacrime l'ultimo giorno, prima di andare via. Ci siamo detti arrivederci con la promessa di rivederci, appunto. Tra di noi si è creato un feeling particolare.
Gli spagnoli sono un po' come noi italiani, molto calorosi. Non era difficile fare amicizia. Il 15 agosto sera siamo arrivati in 100 di nuovo insieme a Madrid. Qui la nostra casa fino al 22 mattina è stata una scuola nei pressi del centro, a tre fermate metro da piazza Cibeles, dove si tenevano i vari momenti della Gmg. Ci siamo sistemati nelle classi con i sacchi a pelo, ragazzi da un lato, ragazze dall'altro.
Per le strade di Madrid si respirava aria di festa e nello stesso tempo di preghiera. Le strade erano invase da giovani di tutto il mondo. I più numerosi erano gli italiani... piu numerosi dei padroni di casa. Un tripudio di colori. Colori delle bandiere, dei cappellini, urla di gioia venivano elevate in ogni momento, così come venivano intonate canzoni, motti, mostrati striscioni. Eravamo tutti lì, a Madrid. Tutti giovani. A gridare che esta es la juventud del Papa (diventato poi il motto di questa Gmg). Che esiste una gioventù del Papa. Nessuno ci ha fermati, nemmeno gli indignados con le loro manifestazioni contro il Vaticano, contro il Papa. Noi eravamo più forti, siamo stati più forti anche del tempo inclemente il giorno della veglia finale, la sera del sabato 20 agosto all'aereoporto militare Cuatro Vientos. L'Adorazione, infatti, è stata interrotta per via di una tempesta scatenatasi su di noi. Pioggia e vento erano protagonisti. Scene da apocalisse, da film. Dopo la tempesta, però, c'è sempre la quiete. Infatti alla fine dell'Adorazione siamo riusciti a cenare e a dormire.
Il mattino seguente... sorpresa! Sole cocente, di nuovo 40 gradi. La Santa Messa con il Papa poteva essere celebrata. Dopo la Messa, il saluto del Papa e poi, pian piano, la spianata si è spopolata. Fiumi di persone si sono dirette verso l'uscita. La Gmg è finita, ma non nei nostri cuori. Siamo tornati come ci ha invitato il Papa a fare. Nelle nostre città, nelle nostre parrocchie a continuare la nostra missione, quella di essere testimoni di Cristo.
Prima di tornare, però, un salto a Barcellona, dove siamo arrivati in pullman da Madrid la sera del 22 agosto. L'abbiamo visitata di notte ed il mattino seguente. Visita alla Sagrada Familia di Gaudì, l'architetto di Dio, Messa nella cripta e preghiera sulla sua tomba. Poi pranzo e giro al Parco Guell e in altri luoghi. La notte l'abbiamo trascorsa in aereoporto. Alle 7 del 24 agosto, volo per Napoli e rientro. Casa dolce casa...
Il gruppo di giovani della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti che ha partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù 2011.