Laboratorio Giovanile, che fine ha fatto?
Lo "immaginavo come un posto colorito e di facile accesso a tutti"
lunedì 11 ottobre 2010
iReport
Ma che fine ha fatto il Laboratorio Urbano (ex Mattatoio) di Altamura? Doveva ospitare "attività e servizi legati ai settori produzione e promozione audiovisiva, produzione e promozione teatrale, produzione e promozione musicale, mobilità e scambi giovanili, territorio e ambiente". In realtà è ancora un contenitore vuoto, un posto che io invece immaginavo colorito e di facile accesso a tutti, dove chi, come me, avrebbe potuto trovare un piccolo studio fotografico senza il bisogno di fare spese ingenti, ma solo pagando il servizio offerto, oppure molto più semplicemente uno spazio mostre/esposizioni di facile accesso.
La musica, con tutto il movimento di ragazzi che c'è ad Altamura, avrebbe forse uno spazio decente di aggregazione, una sala prove accessibile a tanti, un posto dove scambiarsi stili e modi di fare arte. Territorio e ambiente? Macché, è l'ennesimo simbolo del degrado, una struttura che diventerà vecchia prima di essere realmente inaugurata (non come è stato già fatto propagandisticamente). L'ex mattatoio è diventato come un piatto sporco messo in mano ad una persona pigra, viziata e interessata solo al proprio interesse che affida, dopo aver mangiato, il compito di pulire il piatto a qualcun altro; il laboratorio urbano di Altamura è così, ci hanno mangiato su, e ora che non c'è granché da ricavare, si aspetta, tanto quello che poteva dare in termini economici e di campagna elettorale l'ha dato, poco conta della vera ricchezza, ovvero quella culturale, che era destinato a produrre.
Pietro Viti
La musica, con tutto il movimento di ragazzi che c'è ad Altamura, avrebbe forse uno spazio decente di aggregazione, una sala prove accessibile a tanti, un posto dove scambiarsi stili e modi di fare arte. Territorio e ambiente? Macché, è l'ennesimo simbolo del degrado, una struttura che diventerà vecchia prima di essere realmente inaugurata (non come è stato già fatto propagandisticamente). L'ex mattatoio è diventato come un piatto sporco messo in mano ad una persona pigra, viziata e interessata solo al proprio interesse che affida, dopo aver mangiato, il compito di pulire il piatto a qualcun altro; il laboratorio urbano di Altamura è così, ci hanno mangiato su, e ora che non c'è granché da ricavare, si aspetta, tanto quello che poteva dare in termini economici e di campagna elettorale l'ha dato, poco conta della vera ricchezza, ovvero quella culturale, che era destinato a produrre.
Pietro Viti