Concerti
Suoni della Murgia 2024: il programma ad Altamura, Minervino e Terlizzi
giovedì 6 giugno 2024 fino a sabato 31 agosto
Da giugno ad agosto, in 24 concerti, ad Altamura, Minervino e Terlizzi si tiene la 23esima edizione di "Suoni della Murgia".
Apertura il 6 giugno, ore 20.30, a borgo di Sovereto a Terlizzi, con il concerto del pianista cubano Omar Sosa e il percussionista venezuelano Gustavo Ovalles.
Omar Sosa, solo per citare alcuni dei tanti riconoscimenti internazionali, al suo attivo conta ben sette nomination ai Grammy Award, nelle categorie Best Latin Jazz, Best Contemporary World Music Album, Best Instrumental Album. Inoltre ha vinto il premio della BBC Radio 3 Award per la categoria World Music. Artista giramondo a 360°, ha vissuto tra America Latina, Stati Uniti e Europa. La sua musica è stata in grado di conciliare la diversità di stili e generi originati dalla diaspora africana. Innumerevoli le collaborazioni con musicisti africani, arabi, europei, indiani, nord e sudamericani. In Italia collabora e tiene concerti di frequente con artisti come Paolo Fresu e Maria Pia De Vito. A livello internazionale si è esibito e ha inciso con musicisti come, tra gli altri, Trilok Gurtu e Seckou Keita.
Impegnato nei sei continenti con tournée che arrivano fino a duecento concerti l'anno, ha suonato in tutti i maggiori festival internazionali: JVC Jazz, North Sea Jazz, Helsinki, Grenoble Jazz, Montreux e in sale quali Blue Note (New York, Milano e Tokyo), Carnegie Hall, Barbican Center, Haus der Kulturen der Welt di Berlino. Il maestro Sosa vanta una produzione musicale che trascende le categorie e le barriere di genere, testimoniata anche dagli oltre 20 album come leader, in quasi 30 anni di attività professionale, che parlano da soli.
Il suo linguaggio jazz globale celebra la diversità delle anime della musica delle Americhe. "L'Africa e la Diaspora rappresentano una fonte musicale senza eguali", dice l'artista. "Ho provato a raccontare il profilo melodico del continente e la sua grande forza ritmica. Filosoficamente, attraverso il jazz, che è forse il genere più rappresentativo della Diaspora, abbiamo cercato di mettere insieme i Caraibi, l'America Latina e l'Africa in un'espressione di libertà, una celebrazione della Diaspora che sopravvive ancora oggi". Il sound che lo ha reso famoso coniuga jazz e tradizione afrocubana.
Il suono e lo stile unico di Omar Sosa si sposano perfettamente con le percussioni multicolori e multiformi (tamburi Bata, congas, bongos, quitiplas, maracas, guiro, piatti e altro) del percussionista venezuelano Gustavo Ovalles.
Allo spettacolo si accederà gratuitamente. Il concerto di Omar Sosa e Gustavo Ovalles è organizzato insieme al Comune di Terlizzi, in collaborazione con Kino Music.
In programma numerosi artisti. Tra gli altri Redi Hasa; Davide Casali-The New Original Klezmer Ensemble Trio; Vincenzo Cipriani & Israel Varela; Maria Moramarco & Trio Barocco in "Stella ariènte"; Marco Ambrosini e il gruppo de "La tasteggiata" (Anna-Liisa Eller, Angela Ambrosini, Valentin Cointot, Eva-Maria Rusche), con una rielaborazione del repertorio di Johan Sebastian Bach. E poi Suoni della Murgia ospiterà "Pizzicar de corda", il 1° festival musicale della figura storica del chitarrista compositore. Con Maurizio Colonna; Nicola Vito Paradiso e Balen Lopez de Munain; Julia Malischnig (guitar vocal), Elías Morales Pérez, (flamenco dance) nello spettacolo "Flamencotanz-Passiòn y danza"; Nico Berardi e Miguel Zepe Diaz nello spettacolo "Da Sud a Sud". E, ancora, Aiace; Mario Salvi; Corrado Corradi-Rachele Colombo-Roberto Tombesi; Chiara Casarico; Davide Ceddia (con regia di Vito Signorile); Enerbia; Radicanto; Claudio Prima; Santo Amore trio (Samuel Mele, Fabio Moschettini, Chiara Calignano); Vito Maria Laforgia e Rocco Capri Chiumarulo; Carlo Maver; Emar Laborante; Takis Kunelis trio; Sarita Schena; Hysterrae; Mundial; Paolo Maggi; Sandro Joyeaux; Pietro Balsamo; Valerio Danieli; Calle Mambo; Pubala Selectors e tanti altri.
In programma anche la proiezione del video "Il grano il cielo il filo spinato", visioni e memoria dei prigionieri del Campo 65, alla presenza di uno dei due registi, il documentarista Gianfranco Pannone, insieme a Maria Moramarco quartet (Maria Moramarco, voce e autrice dei testi, Luigi Bolognese, chitarra classica e preparata, Francesco Marcello Sette, percussioni etniche, Angelo Michele Di Donna, voce recitante), che eseguirà i brani che hanno ispirato il film.
Nata nel segno del genere folk e popolare, pur mantenendo stretti i suoi legami con la world music, la rassegna "Suoni della Murgia", organizzata dall'associazione omonima, si è evoluta nel corso degli anni, indirizzandosi anche verso altri orizzonti sonori con performance artistiche e musicali di genere e segno stilistico molto diversi tra loro. Non solo Mediterraneo e non solo Europa, dunque. Suoni della Murgia, come negli anni passati, ospiterà nell''edizione 2024 musicisti provenienti da diverse parti del mondo.
Un progetto che ha portato nel territorio oltre 200 artisti (tra solisti e gruppi) e ha permesso l'ascolto di musiche e l'approccio a lingue e dialetti poco conosciuti. Suoni della Murgia fa parte della Rete italiana World Music, una fraternità di musicisti, festival, operatori culturali diffusa su tutto il territorio nazionale nata per dare corpo e forza ad un genere tra i più amati e diffusi in Italia.
Diretto da Luigi Bolognese il festival ha all'attivo più di 200 artisti in cartellone, provenienti da trenta nazionalità diverse, quasi ottanta luoghi storici e beni monumentali della Murgia coinvolti, diverse produzioni e collaborazioni artistiche all'attivo e un nutrito gruppo di fan e appassionati che è il cibo che fa ricominciare l'avventura ogni anno.
Apertura il 6 giugno, ore 20.30, a borgo di Sovereto a Terlizzi, con il concerto del pianista cubano Omar Sosa e il percussionista venezuelano Gustavo Ovalles.
Omar Sosa, solo per citare alcuni dei tanti riconoscimenti internazionali, al suo attivo conta ben sette nomination ai Grammy Award, nelle categorie Best Latin Jazz, Best Contemporary World Music Album, Best Instrumental Album. Inoltre ha vinto il premio della BBC Radio 3 Award per la categoria World Music. Artista giramondo a 360°, ha vissuto tra America Latina, Stati Uniti e Europa. La sua musica è stata in grado di conciliare la diversità di stili e generi originati dalla diaspora africana. Innumerevoli le collaborazioni con musicisti africani, arabi, europei, indiani, nord e sudamericani. In Italia collabora e tiene concerti di frequente con artisti come Paolo Fresu e Maria Pia De Vito. A livello internazionale si è esibito e ha inciso con musicisti come, tra gli altri, Trilok Gurtu e Seckou Keita.
Impegnato nei sei continenti con tournée che arrivano fino a duecento concerti l'anno, ha suonato in tutti i maggiori festival internazionali: JVC Jazz, North Sea Jazz, Helsinki, Grenoble Jazz, Montreux e in sale quali Blue Note (New York, Milano e Tokyo), Carnegie Hall, Barbican Center, Haus der Kulturen der Welt di Berlino. Il maestro Sosa vanta una produzione musicale che trascende le categorie e le barriere di genere, testimoniata anche dagli oltre 20 album come leader, in quasi 30 anni di attività professionale, che parlano da soli.
Il suo linguaggio jazz globale celebra la diversità delle anime della musica delle Americhe. "L'Africa e la Diaspora rappresentano una fonte musicale senza eguali", dice l'artista. "Ho provato a raccontare il profilo melodico del continente e la sua grande forza ritmica. Filosoficamente, attraverso il jazz, che è forse il genere più rappresentativo della Diaspora, abbiamo cercato di mettere insieme i Caraibi, l'America Latina e l'Africa in un'espressione di libertà, una celebrazione della Diaspora che sopravvive ancora oggi". Il sound che lo ha reso famoso coniuga jazz e tradizione afrocubana.
Il suono e lo stile unico di Omar Sosa si sposano perfettamente con le percussioni multicolori e multiformi (tamburi Bata, congas, bongos, quitiplas, maracas, guiro, piatti e altro) del percussionista venezuelano Gustavo Ovalles.
Allo spettacolo si accederà gratuitamente. Il concerto di Omar Sosa e Gustavo Ovalles è organizzato insieme al Comune di Terlizzi, in collaborazione con Kino Music.
In programma numerosi artisti. Tra gli altri Redi Hasa; Davide Casali-The New Original Klezmer Ensemble Trio; Vincenzo Cipriani & Israel Varela; Maria Moramarco & Trio Barocco in "Stella ariènte"; Marco Ambrosini e il gruppo de "La tasteggiata" (Anna-Liisa Eller, Angela Ambrosini, Valentin Cointot, Eva-Maria Rusche), con una rielaborazione del repertorio di Johan Sebastian Bach. E poi Suoni della Murgia ospiterà "Pizzicar de corda", il 1° festival musicale della figura storica del chitarrista compositore. Con Maurizio Colonna; Nicola Vito Paradiso e Balen Lopez de Munain; Julia Malischnig (guitar vocal), Elías Morales Pérez, (flamenco dance) nello spettacolo "Flamencotanz-Passiòn y danza"; Nico Berardi e Miguel Zepe Diaz nello spettacolo "Da Sud a Sud". E, ancora, Aiace; Mario Salvi; Corrado Corradi-Rachele Colombo-Roberto Tombesi; Chiara Casarico; Davide Ceddia (con regia di Vito Signorile); Enerbia; Radicanto; Claudio Prima; Santo Amore trio (Samuel Mele, Fabio Moschettini, Chiara Calignano); Vito Maria Laforgia e Rocco Capri Chiumarulo; Carlo Maver; Emar Laborante; Takis Kunelis trio; Sarita Schena; Hysterrae; Mundial; Paolo Maggi; Sandro Joyeaux; Pietro Balsamo; Valerio Danieli; Calle Mambo; Pubala Selectors e tanti altri.
In programma anche la proiezione del video "Il grano il cielo il filo spinato", visioni e memoria dei prigionieri del Campo 65, alla presenza di uno dei due registi, il documentarista Gianfranco Pannone, insieme a Maria Moramarco quartet (Maria Moramarco, voce e autrice dei testi, Luigi Bolognese, chitarra classica e preparata, Francesco Marcello Sette, percussioni etniche, Angelo Michele Di Donna, voce recitante), che eseguirà i brani che hanno ispirato il film.
Nata nel segno del genere folk e popolare, pur mantenendo stretti i suoi legami con la world music, la rassegna "Suoni della Murgia", organizzata dall'associazione omonima, si è evoluta nel corso degli anni, indirizzandosi anche verso altri orizzonti sonori con performance artistiche e musicali di genere e segno stilistico molto diversi tra loro. Non solo Mediterraneo e non solo Europa, dunque. Suoni della Murgia, come negli anni passati, ospiterà nell''edizione 2024 musicisti provenienti da diverse parti del mondo.
Un progetto che ha portato nel territorio oltre 200 artisti (tra solisti e gruppi) e ha permesso l'ascolto di musiche e l'approccio a lingue e dialetti poco conosciuti. Suoni della Murgia fa parte della Rete italiana World Music, una fraternità di musicisti, festival, operatori culturali diffusa su tutto il territorio nazionale nata per dare corpo e forza ad un genere tra i più amati e diffusi in Italia.
Diretto da Luigi Bolognese il festival ha all'attivo più di 200 artisti in cartellone, provenienti da trenta nazionalità diverse, quasi ottanta luoghi storici e beni monumentali della Murgia coinvolti, diverse produzioni e collaborazioni artistiche all'attivo e un nutrito gruppo di fan e appassionati che è il cibo che fa ricominciare l'avventura ogni anno.