Presentazione libri
"Nato sul confine", due presentazioni del libro del giornalista e scrittore Fabrizio Gatti
giovedì 9 maggio 2024 fino a venerdì 10 maggio
Il giornalista e scrittore Fabrizio Gatti presenta il suo libro "Nato sul confine" in due presentazioni nelle scuole di Altamura, in collaborazione con Feltrinelli Librerie Altamura. Gli appuntamenti sono in programma:
9 maggio, ore 17.30, nell'aula magna del Liceo Cagnazzi, incontro aperto al pubblico;
10 maggio (mattinata), incontro con gli alunni della scuola secondaria di primo grado "Mercadante", nell'aula magna del Liceo Cagnazzi.
Scheda sul libro e sull'autore
Un Paese distrutto dalla guerra. Centinaia di persone da mettere in salvo. Fabrizio Gatti attraversa di nuovo il mare, dalla Libia al largo di Lampedusa, per raccontarci il viaggio di una famiglia siriana, e di tante altre famiglie dal destino simile, verso la salvezza. Lo fa affidandosi a una voce impossibile, ma più vera e più forte di qualunque altra. È la voce di un bambino non ancora nato, Mabruk, che tutto vede e ci fa vedere, mai accettare. Ed è insieme la voce dei suoi coraggiosi compagni di viaggio. E di tutte le persone cui sia toccato in sorte di scappare dal proprio Paese in guerra. Un romanzo ispirato a un'incredibile storia vera (passata alle cronache come "la nave dei bambini") e a tante storie vere dei nostri giorni. Un finale che ci interroga sul significato di essere figli, genitori e persone libere. E sulle responsabilità e i ruoli che la società ci affida. L'autore di Bilal e Viki che voleva andare a scuola torna alla narrativa con un romanzo avvincente e drammatico. E pone a tutti una domanda: noi, al loro posto, che cosa avremmo fatto?
Fabrizio Gatti, giornalista e scrittore, e` l'autore di Bilal (2007), diario di quattro anni da infiltrato lungo le rotte del Sahara tra i trafficanti e i migranti in viaggio dall'Africa verso l'Europa, e Gli anni della peste (2013), la storia del primo collaboratore di giustizia tradito dallo Stato. Ha inoltre pubblicato i libri per ragazzi Viki che voleva andare a scuola (2003) e L'Eco della frottola (2010). Lavora come inviato per il settimanale "L'Espresso" e ha scritto anche per "Il Giornale" diretto da Indro Montanelli e per il "Corriere della Sera". Le sue inchieste sono state tradotte in tutto il mondo e hanno vinto numerosi premi internazionali. Nel 2019 pubblica per la Nave di Teseo Educazione americana, del 2021 è L'infinito errore. La storia segreta di una pandemia che si doveva evitare.
A Gatti è stato assegnato iil Premio alla carriera John Fante Vini Contesa 2021. Questa la motivazione della scrittrice Melania Mazzucco, presidente della giuria: «In incognito, sotto falso nome, spogliandosi della propria identità e realtà per comprendere quella degli altri – gli sfruttati, gli schiavi, gli ultimi – il giornalista Fabrizio Gatti ha attuato, nelle sue inchieste, il mestiere dello scrittore, immergendosi, non solo metaforicamente, nelle vite altrui. E ha saputo poi raccontarle in libri vibranti di indignazione, impegno e pietà, capaci di scuotere le coscienze. In particolare, con Bilal (2007) ha scritto l'Odissea dei migranti del XXI secolo.»
9 maggio, ore 17.30, nell'aula magna del Liceo Cagnazzi, incontro aperto al pubblico;
10 maggio (mattinata), incontro con gli alunni della scuola secondaria di primo grado "Mercadante", nell'aula magna del Liceo Cagnazzi.
Scheda sul libro e sull'autore
Un Paese distrutto dalla guerra. Centinaia di persone da mettere in salvo. Fabrizio Gatti attraversa di nuovo il mare, dalla Libia al largo di Lampedusa, per raccontarci il viaggio di una famiglia siriana, e di tante altre famiglie dal destino simile, verso la salvezza. Lo fa affidandosi a una voce impossibile, ma più vera e più forte di qualunque altra. È la voce di un bambino non ancora nato, Mabruk, che tutto vede e ci fa vedere, mai accettare. Ed è insieme la voce dei suoi coraggiosi compagni di viaggio. E di tutte le persone cui sia toccato in sorte di scappare dal proprio Paese in guerra. Un romanzo ispirato a un'incredibile storia vera (passata alle cronache come "la nave dei bambini") e a tante storie vere dei nostri giorni. Un finale che ci interroga sul significato di essere figli, genitori e persone libere. E sulle responsabilità e i ruoli che la società ci affida. L'autore di Bilal e Viki che voleva andare a scuola torna alla narrativa con un romanzo avvincente e drammatico. E pone a tutti una domanda: noi, al loro posto, che cosa avremmo fatto?
Fabrizio Gatti, giornalista e scrittore, e` l'autore di Bilal (2007), diario di quattro anni da infiltrato lungo le rotte del Sahara tra i trafficanti e i migranti in viaggio dall'Africa verso l'Europa, e Gli anni della peste (2013), la storia del primo collaboratore di giustizia tradito dallo Stato. Ha inoltre pubblicato i libri per ragazzi Viki che voleva andare a scuola (2003) e L'Eco della frottola (2010). Lavora come inviato per il settimanale "L'Espresso" e ha scritto anche per "Il Giornale" diretto da Indro Montanelli e per il "Corriere della Sera". Le sue inchieste sono state tradotte in tutto il mondo e hanno vinto numerosi premi internazionali. Nel 2019 pubblica per la Nave di Teseo Educazione americana, del 2021 è L'infinito errore. La storia segreta di una pandemia che si doveva evitare.
A Gatti è stato assegnato iil Premio alla carriera John Fante Vini Contesa 2021. Questa la motivazione della scrittrice Melania Mazzucco, presidente della giuria: «In incognito, sotto falso nome, spogliandosi della propria identità e realtà per comprendere quella degli altri – gli sfruttati, gli schiavi, gli ultimi – il giornalista Fabrizio Gatti ha attuato, nelle sue inchieste, il mestiere dello scrittore, immergendosi, non solo metaforicamente, nelle vite altrui. E ha saputo poi raccontarle in libri vibranti di indignazione, impegno e pietà, capaci di scuotere le coscienze. In particolare, con Bilal (2007) ha scritto l'Odissea dei migranti del XXI secolo.»