Presentazione libri
Museo archeologico: Laura Marinaro presenta nuovo libro ambientato ad Altamura
venerdì 12 luglio 2024
Venerdì 12 luglio, alle ore 18.30, è l'ultimo appuntamento del ciclo di incontri "Storie nella Storia", aperitivo letterario organizzato dal Museo archeologico nazionale di Altamura, in via Santeramo 88. La giornalista e scrittrice Laura Marinaro presenta il nuovo libro "La fanciulla degli ori. Un'indagine da Milano ad Altamura tra delitti e una maledizione millenaria", edizioni Mursia.
Laura Marinaro (Altamura, 1968) è giornalista professionista ed esperta di cronaca nera e giudiziaria. Inviata per il settimanale «Giallo», collabora con Roberta Bruzzone a dirette crime e progetti editoriali, nonché per Radio Libertà scrive e conduce il programma settimanale Gialloradioclub. È scrittrice e organizzatrice di eventi legati al crime e al giallo letterario. Con Mursia ha pubblicato, insieme a Roberta Bruzzone, Yara. Autopsia di un'indagine (2023) e Maremoto a Varigotti (2023). Nei suoi romanzi l'Autrice utilizza conoscenze tecniche e investigative – imparate in tanti anni di professione – per rendere la narrazione mozzafiato. La fanciulla degli ori racconta la particolare "indagine" di Caterina Ferrari tra Milano e Altamura, attraverso i luoghi, il cibo e le atmosfere delle due città: una maledizione legata a una scoperta archeologica e un serial killer sono gli ingredienti principali del libro.
Dichiara l'Autrice: «Sono una giornalista crime e posso garantirvi che spesso la realtà supera di molto la fantasia. Tuttavia scrivere un giallo per me significa dare spazio alla creazione di personaggi sempre nuovi e sorprendenti e potermi dedicare alla descrizione di luoghi a cui sono affezionata, come in questo caso Milano e Altamura».
La trama: Caterina Ferrari, giovane archeologa neo assunta come ricercatrice nel nuovo Museo delle Scienze Antropologiche di Milano, nipote di Alina Ferrari, ex colonnello dei Carabinieri, si trasferisce temporaneamente ad Altamura per la vendita di una casa di famiglia nel centro storico. Nella cittadina famosa per il pane, Caterina si trova suo malgrado a fare una sensazionale scoperta archeologica, ma anche a dovere «indagare» su due omicidi legati in qualche modo proprio al museo e all'antica maledizione seguita alla scoperta della Fanciulla degli ori. Un romanzo che non è solo un viaggio nel passato, ma anche un'esplorazione dell'animo umano e delle sue ombre più oscure.
Prologo. Altamura, dicembre 2023
«Nooo!» Un urlo agghiacciante squarcia il silenzio della zona limitrofa al Claustro Tradimento, nel pieno centro storico di Altamura. Un urlo animalesco, primordiale. In un primo momento, nessuno scende in strada per vedere cosa possa essere accaduto. Quasi nessuno. Soltanto una donna apre la finestra della sua camera da letto, che si affaccia sulla via. Un istante dopo, risponde a quell'urlo con un altro urlo ferino, altrettanto terribile. Prima di perdere i sensi, dopo aver incontrato per la prima volta nella propria vita l'abisso, l'orrore: sull'asfalto giace esanime, sgozzata, in una pozza scura di sangue, sua figlia Marta. La sua unica figlia. Passanti e residenti, attratti dalle urla, accorrono in strada e avvertono i soccorsi, purtroppo ormai vani. Sul posto arrivano in pochi minuti due pattuglie dei Carabinieri e un'auto della sezione scientifica dell'Arma, i Sis, insieme al medico legale. La scena del crimine viene cintata col nastro rosso e bianco con la scritta «Carabinieri». Il giovane maresciallo Luca Caputo, che in città conosce praticamente tutti, si accosta alla madre di Marta e la conforta con banali parole di circostanza. Fa allontanare la donna, accompagnata da un sanitario del 118, e fissa la vittima. La conosceva bene, era una sua coetanea. Marta Lombardo, 33 anni, archeologa nel museo nazionale cittadino.
Laura Marinaro (Altamura, 1968) è giornalista professionista ed esperta di cronaca nera e giudiziaria. Inviata per il settimanale «Giallo», collabora con Roberta Bruzzone a dirette crime e progetti editoriali, nonché per Radio Libertà scrive e conduce il programma settimanale Gialloradioclub. È scrittrice e organizzatrice di eventi legati al crime e al giallo letterario. Con Mursia ha pubblicato, insieme a Roberta Bruzzone, Yara. Autopsia di un'indagine (2023) e Maremoto a Varigotti (2023). Nei suoi romanzi l'Autrice utilizza conoscenze tecniche e investigative – imparate in tanti anni di professione – per rendere la narrazione mozzafiato. La fanciulla degli ori racconta la particolare "indagine" di Caterina Ferrari tra Milano e Altamura, attraverso i luoghi, il cibo e le atmosfere delle due città: una maledizione legata a una scoperta archeologica e un serial killer sono gli ingredienti principali del libro.
Dichiara l'Autrice: «Sono una giornalista crime e posso garantirvi che spesso la realtà supera di molto la fantasia. Tuttavia scrivere un giallo per me significa dare spazio alla creazione di personaggi sempre nuovi e sorprendenti e potermi dedicare alla descrizione di luoghi a cui sono affezionata, come in questo caso Milano e Altamura».
La trama: Caterina Ferrari, giovane archeologa neo assunta come ricercatrice nel nuovo Museo delle Scienze Antropologiche di Milano, nipote di Alina Ferrari, ex colonnello dei Carabinieri, si trasferisce temporaneamente ad Altamura per la vendita di una casa di famiglia nel centro storico. Nella cittadina famosa per il pane, Caterina si trova suo malgrado a fare una sensazionale scoperta archeologica, ma anche a dovere «indagare» su due omicidi legati in qualche modo proprio al museo e all'antica maledizione seguita alla scoperta della Fanciulla degli ori. Un romanzo che non è solo un viaggio nel passato, ma anche un'esplorazione dell'animo umano e delle sue ombre più oscure.
Prologo. Altamura, dicembre 2023
«Nooo!» Un urlo agghiacciante squarcia il silenzio della zona limitrofa al Claustro Tradimento, nel pieno centro storico di Altamura. Un urlo animalesco, primordiale. In un primo momento, nessuno scende in strada per vedere cosa possa essere accaduto. Quasi nessuno. Soltanto una donna apre la finestra della sua camera da letto, che si affaccia sulla via. Un istante dopo, risponde a quell'urlo con un altro urlo ferino, altrettanto terribile. Prima di perdere i sensi, dopo aver incontrato per la prima volta nella propria vita l'abisso, l'orrore: sull'asfalto giace esanime, sgozzata, in una pozza scura di sangue, sua figlia Marta. La sua unica figlia. Passanti e residenti, attratti dalle urla, accorrono in strada e avvertono i soccorsi, purtroppo ormai vani. Sul posto arrivano in pochi minuti due pattuglie dei Carabinieri e un'auto della sezione scientifica dell'Arma, i Sis, insieme al medico legale. La scena del crimine viene cintata col nastro rosso e bianco con la scritta «Carabinieri». Il giovane maresciallo Luca Caputo, che in città conosce praticamente tutti, si accosta alla madre di Marta e la conforta con banali parole di circostanza. Fa allontanare la donna, accompagnata da un sanitario del 118, e fissa la vittima. La conosceva bene, era una sua coetanea. Marta Lombardo, 33 anni, archeologa nel museo nazionale cittadino.