Cinema e Teatro
La banda degli onesti in scena con "Miseria e nobiltà" al Teatro Mercadante
venerdì 4 marzo 2022 fino a domenica 6 marzo
Venerdì 4 alle 21, Sabato 5 alle 21 e Domenica 6 Marzo alle ore 18,30 al Teatro Mercadante di Altamura la compagnia "La banda degli onesti" va in scena con "Miseria e nobiltà" di Eduardo Scarpetta. Interpreti: Silvano Picerno, Leo Coviello, Giacinto Bolognese, Felice Tafuno, Mariolina Popolizio, Elisabetta Rubini, Pasquale Ceglie, Francesco Venturo, Rosanna Tafuno, Antonella Nicoletti, Pasquale Carlucci, Biagio Capurso, Irene Giorgio, Franco Laico e con Luigi Greco. Regia di Silvano Picerno - Direttore di scena Mariella Labianca - suggeritore Alessandra Caminiti - Cuoco Nicolò Genco - Attrezzista Marco Picerno - Scenografia Michele Puntillo – Audio/Luci Dante Zizzari.
Info e prenotazioni: 080 3101222 (anche WhatsApp)
"Miseria e nobiltà" è la più famosa commedia di Eduardo Scarpetta, resa immortale dalla trasposizione filmica di Totò, con la celeberrima scena degli spaghetti. La vicenda gira attorno all'amore di Eugenio per la figlia di Gaetano, un ex cuoco arricchito. I suoi parenti, però, ostacolano il matrimonio proprio per le umili origini della ragazza. Il giovane allora si rivolge a Felice e Pasquale, due spiantati, i quali con le loro rispettive famiglie si fingono i suoi ricchi parenti, per ottenere il consenso alle nozze di Gaetano. Il tutto si complica perché il vero padre di Eugenio corteggia la stessa ragazza e ne frequenta la casa sotto uno pseudonimo. Una trama complessa che procede con ritmo incalzante, inanellando intrighi e rivelazioni, macchinazioni, inganni, "incidenti" che sembrano minacce fatali per ridicoli castelli di carte, fino al suo scoppiettante finale. Lo spettacolo nella riduzione di Silvano Picerno, fa tesoro del testo di Scarpetta, dell'adattamento di Eduardo e della sceneggiatura del film con Totò. La messa in scena di questo capolavoro è una sorta di equilibrio fra tradimento e tradizione, con un doppio adattamento di epoca e di lingua che rende la commedia più universale e che avvicinano il mondo immaginato dall'autore al nostro. Si è deciso di percorrere la via della creatività, smontando e rimontando anche i tormentoni più famosi, per incuriosire e stupire lo spettatore, ma lasciando intatto il suo scopo originale: scatenare il buonumore e la risata incontenibile.
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"Miseria e nobiltà" è la più famosa commedia di Eduardo Scarpetta, resa immortale dalla trasposizione filmica di Totò, con la celeberrima scena degli spaghetti. La vicenda gira attorno all'amore di Eugenio per la figlia di Gaetano, un ex cuoco arricchito. I suoi parenti, però, ostacolano il matrimonio proprio per le umili origini della ragazza. Il giovane allora si rivolge a Felice e Pasquale, due spiantati, i quali con le loro rispettive famiglie si fingono i suoi ricchi parenti, per ottenere il consenso alle nozze di Gaetano. Il tutto si complica perché il vero padre di Eugenio corteggia la stessa ragazza e ne frequenta la casa sotto uno pseudonimo. Una trama complessa che procede con ritmo incalzante, inanellando intrighi e rivelazioni, macchinazioni, inganni, "incidenti" che sembrano minacce fatali per ridicoli castelli di carte, fino al suo scoppiettante finale. Lo spettacolo nella riduzione di Silvano Picerno, fa tesoro del testo di Scarpetta, dell'adattamento di Eduardo e della sceneggiatura del film con Totò. La messa in scena di questo capolavoro è una sorta di equilibrio fra tradimento e tradizione, con un doppio adattamento di epoca e di lingua che rende la commedia più universale e che avvicinano il mondo immaginato dall'autore al nostro. Si è deciso di percorrere la via della creatività, smontando e rimontando anche i tormentoni più famosi, per incuriosire e stupire lo spettatore, ma lasciando intatto il suo scopo originale: scatenare il buonumore e la risata incontenibile.