Storia e cultura
Giorno del ricordo per i martiri delle foibe e per i profughi, una messa e una visita al campo di accoglienza
domenica 6 febbraio 2022 fino a giovedì 10 febbraio
10 Febbraio "Giorno del Ricordo" in memoria dei Martiri delle foibe e degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati.
Iniziative dell'associazione CulturaIdentità di Altamura
Con la Legge 30 marzo 2004, n. 92 il Parlamento italiano ha istituito il 10 Febbraio quale "Giorno del Ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra (dall'armistizio dell' 8.09.1943 al 10.02.1947 e dopo) e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella stessa giornata sono previste, per legge, iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado ed è altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende.
"L'occupazione jugoslava di Trieste, Gorizia, Istria (primavera del 1945) - ricorda l'associazione - fu causa non solo del fenomeno delle foibe (cavità carsiche profonde dai 15 mt ad oltre 100 mt), ove furono gettati vivi dai partigiani comunisti slavi del Maresciallo Tito, dopo torture, decine di migliaia di uomini, donne, giovani e bambini innocenti, la cui unica colpa era quella di essere nati italiani, ma anche delle deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi di popolazioni inermi; in Istria, a Fiume e in Dalmazia, la repressione comunista jugoslava costrinse 350.000 persone ad abbandonare le loro case per fuggire dai massacri e poter mantenere la propria identità italiana. Nel febbraio 2006 a Roma presso il Quirinale, l'ex Presidente della Repubblica Sen. Carlo Azeglio Ciampi consegnò una medaglia d'oro al valor civile alla memoria di Norma Cossetto, 24 anni, seviziata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti titini nel settembre 1943 (Ciampi, nella motivazione, esaltò "il coraggio e l'amor patrio"); in quell'occasione l'ex Presidente Ciampi consegnò anche una ventina di riconoscimenti ad altri parenti di vittime delle foibe".
Due le iniziative organizzate per il giorno del ricordo.
Domenica 6 febbraio 2022 alle ore 11.30 è in programma una messa nella Cattedrale di Altamura in ricordo dei Martiri delle foibe.
Giovedì 10 febbraio 2022 alle ore 16.00, l'associazione CulturaIdentità visiterà il Centro Raccolta Profughi presso le casermette sito ad Altamura in via Gravina, che accolse numerosi profughi provenienti dal confine orientale, e per non dimenticare i Fratelli e Sorelle d'Italia, deporrà una corona di fiori.
"Diamo atto - dice ancora l'associazione - che da qualche anno, su nostro invito, l'Amministrazione comunale di Altamura fa affiggere un manifesto in occasione del "Giorno del Ricordo", ma chiediamo, altresì, alla stessa Amministrazione comunale, quali iniziative intende predisporre per ricordare i Martiri delle foibe e il dramma dell'esodo e rinnoviamo la richiesta di autorizzazione per l'apposizione della targa all'esterno del Campo 65 (richiesta già inoltrata oltre due anni fa dal Comitato 10 febbraio, unitamente alla petizione on line firmata di 300 persone) in memoria degli Esuli Istriani,Fiumani,Dalmati. Da ricordare che nel 1994 il Consiglio comunale di Altamura approvò l'intitolazione di una via di Altamura in onore dei "caduti delle foibe". Ancora oggi nella scuola italiana la tragedia delle foibe non viene adeguatamente affrontata e raccontata ai ragazzi; la memoria dei tanti italiani trucidati dalla violenza comunista non trova ancora il dovuto spazio, pertanto, si rivolge un appello alle varie istituzioni e ai giovani, affinché venga ricordata tale tragedia, per capire cosa è successo in quegli anni, invitandoli a partecipare alle varie manifestazioni. Se vogliamo realizzare un'identità nazionale, alla quale tutti indistintamente dobbiamo e possiamo riconoscerci, occorre costruire una memoria condivisa che travalichi ogni schieramento politico. È necessario, altresì, superare una volta per sempre la reticenza che ancora permane tra personalità istituzionali e intellettuali del mondo accademico, a trattare questa triste pagina della storia italiana, in nome di quello spirito di unità nazionale".
Iniziative dell'associazione CulturaIdentità di Altamura
Con la Legge 30 marzo 2004, n. 92 il Parlamento italiano ha istituito il 10 Febbraio quale "Giorno del Ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra (dall'armistizio dell' 8.09.1943 al 10.02.1947 e dopo) e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella stessa giornata sono previste, per legge, iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado ed è altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende.
"L'occupazione jugoslava di Trieste, Gorizia, Istria (primavera del 1945) - ricorda l'associazione - fu causa non solo del fenomeno delle foibe (cavità carsiche profonde dai 15 mt ad oltre 100 mt), ove furono gettati vivi dai partigiani comunisti slavi del Maresciallo Tito, dopo torture, decine di migliaia di uomini, donne, giovani e bambini innocenti, la cui unica colpa era quella di essere nati italiani, ma anche delle deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi di popolazioni inermi; in Istria, a Fiume e in Dalmazia, la repressione comunista jugoslava costrinse 350.000 persone ad abbandonare le loro case per fuggire dai massacri e poter mantenere la propria identità italiana. Nel febbraio 2006 a Roma presso il Quirinale, l'ex Presidente della Repubblica Sen. Carlo Azeglio Ciampi consegnò una medaglia d'oro al valor civile alla memoria di Norma Cossetto, 24 anni, seviziata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti titini nel settembre 1943 (Ciampi, nella motivazione, esaltò "il coraggio e l'amor patrio"); in quell'occasione l'ex Presidente Ciampi consegnò anche una ventina di riconoscimenti ad altri parenti di vittime delle foibe".
Due le iniziative organizzate per il giorno del ricordo.
Domenica 6 febbraio 2022 alle ore 11.30 è in programma una messa nella Cattedrale di Altamura in ricordo dei Martiri delle foibe.
Giovedì 10 febbraio 2022 alle ore 16.00, l'associazione CulturaIdentità visiterà il Centro Raccolta Profughi presso le casermette sito ad Altamura in via Gravina, che accolse numerosi profughi provenienti dal confine orientale, e per non dimenticare i Fratelli e Sorelle d'Italia, deporrà una corona di fiori.
"Diamo atto - dice ancora l'associazione - che da qualche anno, su nostro invito, l'Amministrazione comunale di Altamura fa affiggere un manifesto in occasione del "Giorno del Ricordo", ma chiediamo, altresì, alla stessa Amministrazione comunale, quali iniziative intende predisporre per ricordare i Martiri delle foibe e il dramma dell'esodo e rinnoviamo la richiesta di autorizzazione per l'apposizione della targa all'esterno del Campo 65 (richiesta già inoltrata oltre due anni fa dal Comitato 10 febbraio, unitamente alla petizione on line firmata di 300 persone) in memoria degli Esuli Istriani,Fiumani,Dalmati. Da ricordare che nel 1994 il Consiglio comunale di Altamura approvò l'intitolazione di una via di Altamura in onore dei "caduti delle foibe". Ancora oggi nella scuola italiana la tragedia delle foibe non viene adeguatamente affrontata e raccontata ai ragazzi; la memoria dei tanti italiani trucidati dalla violenza comunista non trova ancora il dovuto spazio, pertanto, si rivolge un appello alle varie istituzioni e ai giovani, affinché venga ricordata tale tragedia, per capire cosa è successo in quegli anni, invitandoli a partecipare alle varie manifestazioni. Se vogliamo realizzare un'identità nazionale, alla quale tutti indistintamente dobbiamo e possiamo riconoscerci, occorre costruire una memoria condivisa che travalichi ogni schieramento politico. È necessario, altresì, superare una volta per sempre la reticenza che ancora permane tra personalità istituzionali e intellettuali del mondo accademico, a trattare questa triste pagina della storia italiana, in nome di quello spirito di unità nazionale".