Virtus Basket Altamura, occasione persa
Partita emozionante per tre quarti di gara
martedì 2 febbraio 2010
Altamura, 02/02/2010 - Gran bella partita quella vista domenica pomeriggio ad Altamura. L'attesa gara-campionato Virtus Altamura – W.S. Barletta è stata degna delle aspettative: emozioni a non finire, almeno fino all'ultima frazione di gioco, dove gli altamurani si sono lasciati sfuggire una ghiotta occasione per riaprire il campionato.
Andiamo con ordine.
La Virtus, dopo i 2 punti persi nel derby, è in cerca di certezze, e con Derosa rientrante coach Ninivaggi avrebbe a disposizione maggiori soluzioni offensive. La W.S. Barletta non ha bisogno di presentazioni: prima in classifica a punteggio pieno con una media di quasi 70 punti a partita e un reparto lunghi di ottima qualità.
La sfida si presenta ardua ma i biancorossi credono nelle proprie capacità. Al fischio d'inizio i due quintetti sono nella cosiddetta "fase di studio", si cerca di capire come affondare le rispettive difese. La gara cambia registro a 4 minuti dal termine della prima frazione, sul punteggio di 10 – 14; i biancorossi recuperano pallone su pallone e ribaltano il punteggio, mettendo a segno un mini parziale di 6 a 0; a due minuti dallo scadere siamo sul 16 -14. Il gioco è frenetico e durante i 40 minuti si vedrà spesso un batti e ribatti con ora la Virtus ora il Barletta in vantaggio.
Gli ospiti, però, sono bravi a limitare la fuga altamurana, e nel giro di un minuto ritrovano la parità: al termine dei primi 10 minuti di gioco il punteggio è di 20 a 19 per i murgiani.
La seconda frazione ricalca il leit motiv del primo quarto, anche se con ritmi decisamente più bassi; comunque il match resta godibilissimo: ci sarà da soffrire! A metà frazione il punteggio è di 29 a 27, questa volta per gli ospiti, a conferma dell'equilibrio dei valori messi in campo dai due quintetti. Si va all'intervallo con la squadra di casa in svantaggio di sole quattro lunghezze.
Al rientro la gara decolla, le due contendenti cercano in tutti i modi di scardinare le rispettive difese, belle le giocate sia difensive che offensive che il pubblico, numeroso, gradisce. È sicuramente la frazione più bella del match, in cui tra gli altamurani si distinguono per carattere ed aggressività i due lunghi Cannito e Leone. Il distacco, però, non accenna a diminuire; a quattro minuti dallo scadere gli ospiti vanificano i tentativi di rimonta e sono ancora sul + 4 (37 a 43). È un momento topico della gara, i barlettani accusano un po' di stanchezza e gli altamurani ne approfittano (-3!). Azione successiva, palla recuperata! Mancano 20 secondi, un possesso. I virtussini superano la metà campo ed ecco che Leone, dopo una serie di passaggi a due "ubriacanti", decide di tirare da tre; un tiro ignorante, direbbero i commentatori televisivi: la palla accarezza il ferro, sbatte sul tabellone ed... entra! Parità! 44 – 44! Folla in delirio e partita ancora tutta da decidere!
Con questo spirito inizia l'ultima frazione di gioco, quella decisiva: tutto in soli 10 minuti!
I biancorossi sono quasi sfiniti, a causa, va detto, di una non proprio ragionata rotazione della panchina; inoltre lo sforzo mentale del terzo quarto incomincia a farsi sentire. Gli ospiti colgono immediamente l'unica opportunità della gara a disposizione e infilano un parziale da KO. La Virtus tenta di reagire, ma i "piccoli" messi in campo da coach Ninivaggi (Dipalma, Ferrulli e Lorusso) sono poco incisivi e combinano solo danni (palle perse, passaggi imprecisi). Dalla panchina finalmente arrivano, seppur in ritardo, dei cambi; ma mancano soltanto 3 minuti alla fine, e con il "parzialone" subito di 14 a 0 è francamente impossibile recuperare. Gli altamurani lo sanno, ma grazie all'apporto di Pugliese e Creanza cercano per lo meno una resa onorevole, per evitare di chiudere il quarto con 0 punti segnati.
La partita termina sul punteggio di 48 a 62, parziale di quarto inimmaginabile (4 a 18!!!) per i valori espressi in campo nei primi 30 minuti di gioco. Il pubblico applaude comunque la squadra per la voglia e il cuore che hanno dimostrato.
La Virtus ha superato in parte il test della capolista. Era necessario dimostrare di poter tener testa alla prima della classe, soprattutto dopo la sconfitta nel derby. Il riscatto è incompleto a causa di una insolita defaillance nell'ultima frazione, che denota a questo punto una "paura di vincere": insomma è mancato il sangue freddo.
Squadra da lodare per l'impegno e il sacrificio anche fisico messo sul parquet. Qualche pecca c'è stata, soprattutto nella gestione della palla e nella impostazione del gioco.
Positiva la prova dei due pilastri Leone e Cannito, del play Pugliese e della guardia Creanza. Partita a due tempi quella di Casiello e Ferrulli, che nel finale si sono persi causa stanchezza. Compitino svolto, invece, dall'altro lungo Scalera: non ha saputo incidere. Sfortunato il rientrante Derosa: i suoi tiri stavolta non sono entrati; ma è comprensibile, visto lo scarso minutaggio nelle gambe. Complessivamente negative le prestazioni di Lorusso (2 palle perse e una tripla a parziale compensazione) e Dipalma: avrebbero dovuto dare elasticità, velocità e profondità nel gioco e, invece, hanno portato solo una manciata di buone azioni e occasioni preziose perse.
Nota a margine la prestazione degli arbitri (uno in particolare). Una partita del genere non meritava una conduzione arbitrale superficiale e tecnicamente deficitaria, a volte al limite del ridicolo! Troppe le defezioni dimostrate dai due giudici di gara, che a onor del vero hanno sbagliato su entrambe le sponde.
"La società ringrazia il pubblico per l'affetto e l'incoraggiamento, solo per questo avrebbe meritato una vittoria. L'ultima frazione di gioco è stata gestita in maniera poco opulenta, cercheremo di risolvere i problemi in settimana. Il campionato è ancora lungo, c'è tempo per rifarsi, nonostante le due sconfitte consecutive la situazione in classifica è buona". Queste le dichiarazioni a caldo del direttore sportivo.
La situazione in classifica, come dichiarato dal direttore sportivo, non è pessima, anzi. La Virtus, nonostante le due sconfitte consecutive, è in piena lotta play off, terzo posto a pari merito con altre 3 contendenti. Ciò dimostra come il torneo sia equilibrato e come ogni singola partita può fare la differenza.
Il prossimo appuntamento, complice il calendario, sarà disputato ancora una volta in casa, tra le mura amiche del palazzetto di via Manzoni; questa volta alle ore 20 e 30 domenica 7 Febbraio, contro il Melphica Molfetta. Come sempre altamurabasket.it ci sarà!...E voi?
Andiamo con ordine.
La Virtus, dopo i 2 punti persi nel derby, è in cerca di certezze, e con Derosa rientrante coach Ninivaggi avrebbe a disposizione maggiori soluzioni offensive. La W.S. Barletta non ha bisogno di presentazioni: prima in classifica a punteggio pieno con una media di quasi 70 punti a partita e un reparto lunghi di ottima qualità.
La sfida si presenta ardua ma i biancorossi credono nelle proprie capacità. Al fischio d'inizio i due quintetti sono nella cosiddetta "fase di studio", si cerca di capire come affondare le rispettive difese. La gara cambia registro a 4 minuti dal termine della prima frazione, sul punteggio di 10 – 14; i biancorossi recuperano pallone su pallone e ribaltano il punteggio, mettendo a segno un mini parziale di 6 a 0; a due minuti dallo scadere siamo sul 16 -14. Il gioco è frenetico e durante i 40 minuti si vedrà spesso un batti e ribatti con ora la Virtus ora il Barletta in vantaggio.
Gli ospiti, però, sono bravi a limitare la fuga altamurana, e nel giro di un minuto ritrovano la parità: al termine dei primi 10 minuti di gioco il punteggio è di 20 a 19 per i murgiani.
La seconda frazione ricalca il leit motiv del primo quarto, anche se con ritmi decisamente più bassi; comunque il match resta godibilissimo: ci sarà da soffrire! A metà frazione il punteggio è di 29 a 27, questa volta per gli ospiti, a conferma dell'equilibrio dei valori messi in campo dai due quintetti. Si va all'intervallo con la squadra di casa in svantaggio di sole quattro lunghezze.
Al rientro la gara decolla, le due contendenti cercano in tutti i modi di scardinare le rispettive difese, belle le giocate sia difensive che offensive che il pubblico, numeroso, gradisce. È sicuramente la frazione più bella del match, in cui tra gli altamurani si distinguono per carattere ed aggressività i due lunghi Cannito e Leone. Il distacco, però, non accenna a diminuire; a quattro minuti dallo scadere gli ospiti vanificano i tentativi di rimonta e sono ancora sul + 4 (37 a 43). È un momento topico della gara, i barlettani accusano un po' di stanchezza e gli altamurani ne approfittano (-3!). Azione successiva, palla recuperata! Mancano 20 secondi, un possesso. I virtussini superano la metà campo ed ecco che Leone, dopo una serie di passaggi a due "ubriacanti", decide di tirare da tre; un tiro ignorante, direbbero i commentatori televisivi: la palla accarezza il ferro, sbatte sul tabellone ed... entra! Parità! 44 – 44! Folla in delirio e partita ancora tutta da decidere!
Con questo spirito inizia l'ultima frazione di gioco, quella decisiva: tutto in soli 10 minuti!
I biancorossi sono quasi sfiniti, a causa, va detto, di una non proprio ragionata rotazione della panchina; inoltre lo sforzo mentale del terzo quarto incomincia a farsi sentire. Gli ospiti colgono immediamente l'unica opportunità della gara a disposizione e infilano un parziale da KO. La Virtus tenta di reagire, ma i "piccoli" messi in campo da coach Ninivaggi (Dipalma, Ferrulli e Lorusso) sono poco incisivi e combinano solo danni (palle perse, passaggi imprecisi). Dalla panchina finalmente arrivano, seppur in ritardo, dei cambi; ma mancano soltanto 3 minuti alla fine, e con il "parzialone" subito di 14 a 0 è francamente impossibile recuperare. Gli altamurani lo sanno, ma grazie all'apporto di Pugliese e Creanza cercano per lo meno una resa onorevole, per evitare di chiudere il quarto con 0 punti segnati.
La partita termina sul punteggio di 48 a 62, parziale di quarto inimmaginabile (4 a 18!!!) per i valori espressi in campo nei primi 30 minuti di gioco. Il pubblico applaude comunque la squadra per la voglia e il cuore che hanno dimostrato.
La Virtus ha superato in parte il test della capolista. Era necessario dimostrare di poter tener testa alla prima della classe, soprattutto dopo la sconfitta nel derby. Il riscatto è incompleto a causa di una insolita defaillance nell'ultima frazione, che denota a questo punto una "paura di vincere": insomma è mancato il sangue freddo.
Squadra da lodare per l'impegno e il sacrificio anche fisico messo sul parquet. Qualche pecca c'è stata, soprattutto nella gestione della palla e nella impostazione del gioco.
Positiva la prova dei due pilastri Leone e Cannito, del play Pugliese e della guardia Creanza. Partita a due tempi quella di Casiello e Ferrulli, che nel finale si sono persi causa stanchezza. Compitino svolto, invece, dall'altro lungo Scalera: non ha saputo incidere. Sfortunato il rientrante Derosa: i suoi tiri stavolta non sono entrati; ma è comprensibile, visto lo scarso minutaggio nelle gambe. Complessivamente negative le prestazioni di Lorusso (2 palle perse e una tripla a parziale compensazione) e Dipalma: avrebbero dovuto dare elasticità, velocità e profondità nel gioco e, invece, hanno portato solo una manciata di buone azioni e occasioni preziose perse.
Nota a margine la prestazione degli arbitri (uno in particolare). Una partita del genere non meritava una conduzione arbitrale superficiale e tecnicamente deficitaria, a volte al limite del ridicolo! Troppe le defezioni dimostrate dai due giudici di gara, che a onor del vero hanno sbagliato su entrambe le sponde.
"La società ringrazia il pubblico per l'affetto e l'incoraggiamento, solo per questo avrebbe meritato una vittoria. L'ultima frazione di gioco è stata gestita in maniera poco opulenta, cercheremo di risolvere i problemi in settimana. Il campionato è ancora lungo, c'è tempo per rifarsi, nonostante le due sconfitte consecutive la situazione in classifica è buona". Queste le dichiarazioni a caldo del direttore sportivo.
La situazione in classifica, come dichiarato dal direttore sportivo, non è pessima, anzi. La Virtus, nonostante le due sconfitte consecutive, è in piena lotta play off, terzo posto a pari merito con altre 3 contendenti. Ciò dimostra come il torneo sia equilibrato e come ogni singola partita può fare la differenza.
Il prossimo appuntamento, complice il calendario, sarà disputato ancora una volta in casa, tra le mura amiche del palazzetto di via Manzoni; questa volta alle ore 20 e 30 domenica 7 Febbraio, contro il Melphica Molfetta. Come sempre altamurabasket.it ci sarà!...E voi?
Alessandro Ceglie
7^ Giornata di andata
Virtus Cest. Corato – Olympia Andria 42 – 55
Cestistica Andria – Pall. Altamura 67 – 45
Virtus Altamura – Write System Barletta 48 – 62
A.G.S. Toritto – Virtus Bitonto 61 – 49
Meplhika Bk Molfetta – R.A.P. Barletta 49 - 41
Virtus Cest. Corato – Olympia Andria 42 – 55
Cestistica Andria – Pall. Altamura 67 – 45
Virtus Altamura – Write System Barletta 48 – 62
A.G.S. Toritto – Virtus Bitonto 61 – 49
Meplhika Bk Molfetta – R.A.P. Barletta 49 - 41
Classifica
Write System Barletta 14
Olympia Andria 10
Virtus Cest. Corato 8
A.G.S. Toritto 8
Virtus Bitonto 8
Virtus Altamura 8
Cestistica Andria 6
Pall. Altamura 6
Melphicta Bk Molfetta 2
R.A.P. Barletta 0
Write System Barletta 14
Olympia Andria 10
Virtus Cest. Corato 8
A.G.S. Toritto 8
Virtus Bitonto 8
Virtus Altamura 8
Cestistica Andria 6
Pall. Altamura 6
Melphicta Bk Molfetta 2
R.A.P. Barletta 0