Una festa dello sport al Palapiccinni

Vince il Cerignola ma onore agli sconfitti altamurani

sabato 10 marzo 2012 23.05
Le premesse sono state rispettate: doveva essere una gara spettacolare, dove le due squadre avrebbero sciorinato un bel basket e si sarebbero date battaglia fino all'ultimo, con una bella cornice di pubblico a tifare per i propri beniamini, e così e stato. Sabato ad Altamura è andato di scena uno dei più intensi incontri di basket che il campionato di serie D pugliese potesse regalare, con le due squadre che, dopo gli scambi di convenevoli del pre-partita, hanno lottato lealmente per portare a casa due punti fondamentali per il prosieguo del campionato. L'Udas ha vinto la partita ma entrambe le compagini sono risultate vincitrici, gli ospiti per la qualità del gioco e per i talenti di Sierra, Susbielles e Procacci, la Libertas per l'intensità con cui ha giocato e per averci creduto nonostante il periodo non sia dei migliori. Purtroppo la marcatura a uomo su Sierra non ha retto per 40 minuti, un vero peccato se si tiene conto che Ladisi, nel secondo quarto, lo ha annullato, concedendogli solo 2 punti. I tifosi udassini, quindi, hanno festeggiato una vittoria importante che li mantiene ancora in vetta alla classifica, mentre quelli altamurani hanno applaudito il team locale incitandolo a non demordere per il prosieguo del campionato.

La cronaca. Laterza per il match deve fare a meno di Barozzi, assente, e dell'infortunato Indrio, che comunque si accomoda in panchina per dar la carica ai suoi compagni. L'Altamura, quindi, parte con Calia, Fui, La Stella, Manicone e Lauriero; l'Udas risponde con Susbielles, Sierra, Totaro, Visaggio e Procacci, il quale era dato per assente alla vigilia del match per un probabile infortunio.

La gara comincia subito ad alti ritmi e a farla da padrone sono gli ospiti, che aprono le danze con una bomba di Sierra e una penetrazione di Susbielles, i due jolly della squadra. L'Altamura, invece, con Fui e La Stella, prova da tre, ma le due bocche da fuoco altamurane non vanno a segno. Procacci, allora, ne approfitta per aumentare il divario, 0-7, dopo appena 1' 30'' di gioco. A sbloccare la situazione di stallo per i padroni di casa ci pensa Calia che si libera di Totaro e scarica la palla che vale il 2-7. Ma i locali non hanno neanche il tempo di rifiatare che Sierra si libera di Fui e va a canestro subendo fallo. Sul risultato di 2-10, Laterza, non soddisfatto, chiama un time-out e impartisce l'ordine ai suoi di francobollare Sierra e Susbielles, inoltre lascia in panchina Fui per Ladisi. Al rientro il giovane Manicone prende per mano la Libertas e inizia a far vedere ciò di cui è capace. Prima una sua bomba, poi un paio di percussioni permettono alla Libertas di rifarsi sotto, 15-17. Quando mancano 100'' alla fine del primo quarto Saracino chiama un time-out per spezzare la verve avversaria e impartisce l'ordine di giocare su Procacci, viste le marcature strette su Sierra e Susbielles. Il numero 4 ofantino, il vero metronomo della squadra, lasciato libero, imperversa dalla distanza e con due bombe permette ai suoi di allungare. Il primo quarto si chiude sul risultato di 17-23.

Durante la pausa, Laterza carica i suoi i quali riprendono con un piglio diverso, più aggressivi e concentrati. In meno di 30'', prima Calia con un gancio, poi Manicone con una penetrazione riducono le distanze a soli due punti. Gli ospiti, disorientati dal ritmo elevatissimo imposto dai locali, non riescono a scardinare la difesa avversaria. Laterza, allora, rimanda in campo Fui che battezza il parquet con un bomba che vale il pari 26. L'Altamura alza un muro invalicabile in difesa che annulla puntualmente tutti i tentativi avversari, mentre d'avanti il rigenerato Fui mette dentro un'altra tripla la quale porta per la prima volta avanti i padroni di casa, 26-23. Il pubblico altamurano esplode e inizia a gran forza ad incitare la squadra. Susbielles risponde a Fui con una bomba e pareggia, ma Manicone con una penetrazione riporta avanti la Libertas. Visaggio accorcia con un 1 su 2, ma ancora Fui con una tripla ricaccia a -4 gli ospiti. Coach Saracino, allora, chiama un time-out, dopo 5' di gioco, e invita i suoi a ragionare in fase di possesso. Al rientro è ancora il folletto Manicone a penetrare tra le maglie bianco-blu, ma questa volta anziché provare a depositarla nel cesto, scarica su Calia che tutto solo firma il 36-30. Dall'altra parte Sierra sbaglia la tripla, ma sul contropiede Fui, anziché penetrare, forza la soluzione da tre. Laterza, allora, chiama un time-out e chiede ai suoi di far girare palla e di non provare soluzioni inutile, inoltre mette un uomo fisso anche su Procacci. Al rientro Calia conquista un prezioso rimbalzo e da il là ad una nuova azione biancorossa. Questa volta, sulla 3-2 avversaria, gli esterni altamurani fanno girare bene palla e liberano a tiro Manicone il quale non ci pensa due volte e mette dentro la bomba del 39-30. Le squadre continuano a darsi battaglia; L'Altamura d'avanti cerca di variare le soluzioni a canestro, mentre gli ospiti continuano imperterriti a cercare la soluzione Sierra, marcato stretto da Ladisi o da Ciaccia. Il primo tempo scivola via dopo una serie di botta e risposta entusiasmanti e si chiude con il risultato di 43-36.

Dopo la pausa lunga, l'Altamura subisce il ritorno degli avversari che con Sierra e Procacci si riportano sul -4. L'Altamura d'avanti s'incaponisce con tiri dalla lunga distanza, ma è fortunata a trovare Calia sotto le plance attento a recuperare palla. Dall'altra parte Sierra, nervoso, protesta con gli arbitri e gli viene fischiato un tecnico. Fui è freddo dalla lunetta, 47-41. Sul possesso successivo l'Altamura sbaglia ad impostare e Laterza chiama subito un time-out per impartire nuovi ordini ai suoi. La Libertas, però, non riesce più a ritrovare il bandolo della matassa in attacco e cede il fianco agli avversari che cominciano a martellare. Sierra sfrutta il momento di affaticamento del suo marcatore diretto e, saltandolo con più facilità, puntualmente, va a canestro riuscendo a riportare in parità il match, poi ci pensa Visaggio con un 1 su 2 dalla lunetta a far rimettere la testa avanti ai suoi. Gli ofantini, allora, cercano di approfittarne e di assestare il parziale decisivo, dovendo gestire 4 punti di vantaggio, ma è Fui, con una bomba, a far sentire agli udassini il fiato sul collo degli altamurani. Gli ospiti, però, sono in un periodo positivo e trasformano in oro ogni palla. Il terzo quarto si chiude sul risultato di 58-65, con L'Udas che, spinta dal proprio pubblico, ha in mano le redini della partita.

Al rientro entrambe le squadre sbagliano molto d'avanti, ma la Libertas sfrutta gli errori da tre di Susbielles e Sierra e si riporta sul -5. Tanto basta per scuotere, nuovamente, gli avversari che si rianimano in fretta e iniziano a rispondere colpo su colpo ai tentativi di rimonta dei locali. Laterza a 3'43'' dalla fine chiama immediatamente un time-out e rimprovera Fui, reo di aver cercato un'azione personale improbabile, anziché scaricare su La Stella libero e pronto per provare da tre. Al rientro l'Altamura non demorde e ci prova ancora, ma tutti i tentativi di cambiare l'inerzia del match sono rispediti al mittente dagli ofantini. La Libertas si arrende solo dopo lo squillo della sirena e sul risultato di 79-86, sotto gli applausi scroscianti delle due tifoserie.

Il campionato è ancora lungo e sabato si ritorna in campo. L'Altamura sarà impegnata contro la Cestistica Bari, per un'altra gara che avrà il sapore di una finale, mentre l'Udas riceverà in casa il fanalino di coda Fulgor Molfetta. La corsa play-off non è ancora finita i punti di distacco dal Manfredonia sono sempre 6. Coraggio ragazzi.

Libertas BK Altamura
www.libertasaltamura.it

COBAR LIBESTA ALTAMURA - UDAS CERIGNOLA 79-88
Parziali: 17-23, 43-36, 58-65, 79-88

COBAR LIBESTA ALTAMURA: Manicone 24, Fui 20, La Stella 9, Calia 19, Ladisi 7, Ciaccia, Verrone, Lauriero, Picerno, Indrio, All. Laterza
UDAS CERIGNOLA: Procacci 17, Sierra 34, Totaro 1, Susbielles 19, Visaggio 11, Ricco 6, Mancini, Curci, Rizzi, Marinelli, All. Saracino
ARBITRI: Recanelli A. di Matera e Salerno L. di Tursi