Soft-air, continuano le attività dell’A-Team

A parlarcene è il presidente dell’associazione, Antonio Petrara

martedì 17 settembre 2013 21.03
A cura di Domenico Olivieri
È partita da qualche settimana la nuova campagna di tesseramento dell'Altamura Team, abbreviato in A-Team, associazione che raccoglie gli appassionati di soft-air del territorio. Questa disciplina, a tutti gli effetti uno sport, è basata sulla simulazione di tattiche militari ed è caratterizzata dall'uso di armi ad aria compressa, in inglese soft air gun, da cui, quindi, prende il nome.

L'associazione altamurana, nata nel 2009 per volere dell'attuale presidente, Antonio Petrara, e di un gruppo di amici, è composta da alcune decine di unità che ogni domenica si riuniscono per praticare questa disciplina. Teatro abituale è la Murgia che, grazie alla sua conformazione geografica, si presta molto a questo tipo di attività. Non mancano, comunque, sortite nelle città vicine e, di tanto in tanto, anche fuori regione per partecipare al campionato interregionale o a contest a livello nazionale

Nella passata stagione la squadra altamurana ha ottenuto dei buoni risultati, diversi riconoscimenti e qualche piazzamento a podio. Bene anche nella stagione in corso, con l'A-Team che, domenica 8 settembre, ha preso parte al contest "No Easy Day", andato in scena nei dintorni di Cosenza, ottenendo il 3° posto ed il riconoscimento come migliore squadra in fase di intelligence.

Per approfondire l'argomento, abbiamo sentito il presidente del team Altamura, Antonio Petrara, al quale abbiamo rivolto alcune domande.

Presidente, grazie per aver accolto il mio invito. La prima domanda è scontata: ci puoi spiegare, in breve, in cosa consiste il soft-air?

"Il soft-air è l'evoluzione tattico-sportiva di quello che ogni ragazzino fa da piccolo, giocare con i propri compagni o cuginetti con le pistore giocattolo ad aria compressa. Rientra nella categoria dei "war game" ed è uno sport nazionale, riconosciuto dal C.O.N.I.. Consiste, principalmente, in una simulazione di azioni militari, con riproduzioni di armi elettriche, a gas o ad aria compressa non atte ad arrecare danno e di una potenza inferiore ad 1J. Il tutto si svolge in scenari all'aperto, in zone boschive, preferibilmente in presenza di casolari dismessi o strutture private adibite a tale attività".

D'obbligo anche la seconda domanda. Com'è nata questa passione?

"La passione nasce un po' per caso nel 2005, quando navigando su internet mi sono imbattuto in un sito che parlava di soft-air. Ho iniziato a frequentare il club più vicino ad Altamura, quello di Corato, e dopo una domenica di prova, per cinque stagioni sportive ho giocato con loro portando con me alcuni amici altamurani. Nel settembre 2009 nasce l'idea di portare questo sport nella nostra città dando vita all' A.S.D. A-Team".

Da quanti membri è composta la vostra squadra?

"La nostra associazione conta oggi circa trenta soci, ma puntiamo a raggiungere i quaranta tesserati entro dicembre. Nel corso dei quattro anni di vita dell'associazione sono passati all'interno del club una sessantina di ragazzi".

Nel dettaglio, come si svolge la vs. attività?

"La nostra attività sportiva ha diversi tipi di gioco: si va da giocate semplici come un ruba bandiera con due campi base e due squadre che si scontrano, ad assalti di postazioni difensive, magari simulando piazzamenti di esplosivi, liberazione di ostaggi, o scorte VIP, fino ad arrivare a giocate molto più complesse che prevedono una storia scritta, prove speciali e diversi obbiettivi da conquistare e distruggere che possono portare ad attività continue di 24/48h di gioco in diurno e notturno".

Anche nel soft-air ci sono specialità diverse?

"Sì, come in una squadra di calcio dove c'è l'attaccante il portiere, anche nel soft-air ci son dei ruoli : c'è il Team leader ossia il caposquadra, colui che prende le decisioni e pianifica i movimenti e la disposizione degli operatori in gioco con un vice che fa da supporto, il Navigatore, colui che con cartina bussola e gps conduce la squadra sugli obbiettivi, c'è lo Sniper, comunemente chiamato cecchino, che fa magari operazioni di precisione, o di disturbo se piazzato in difesa, poi ci sono gli scout che sarebbero gli occhi avanzati di una pattuglia e, infine, il resto degli operatori che magari chiameremo fucilieri".

L'organizzazione dell'attività è libera o ci sono delle federazioni di riferimento?

"In realtà una federazione nazionale non esiste o, per lo meno, non è riconosciuta da tutti. Esistono in compenso una serie di comitati regionali e interregionali a cui i singoli club si affiliano per organizzare campionati, gare o corsi. Il nostro comitato di riferimento è il CISA, acronimo di Comitato Interregionale Soft-Air. Come ente nazionale di promozione sportiva, invece, siamo affiliati allo C.S.EN, Centro Sportivo Educativo Nazionale".

Avete programmato degli aventi anche ad Altamura?

"Si. Il 22 Settembre abbiamo organizzato un "Open day" durante il quale daremo la possibilità ai ragazzi interessati a provare quest'attività, fornendogli un'adeguata attrezzatura per trascorrere una domenica con noi. Questa è un iniziativa che ripetiamo almeno due o tre volte durante l'anno sportivo. Poi come ogni anno, dal 2012 , siamo gli organizzatori di una tappa di campionato CISA, una gara di 24h dove vi partecipano circa venti club provenienti un po' da tutto il sud Italia e non solo.

Un messaggio a chi è diffidente: perché avvicinarsi al soft-air?

"Nel 2013 essere diffidenti o discriminanti nei confronti di uno sport secondo me è qualcosa di tragicomico. Il soft-air non è assolutamente violenza, né istigazione alla guerra anzi, ti rende cosciente di quanto può essere brutta e infame la guerra, dove basta una distrazione per perdere la tua vita o quelle di chi ti sta a cuore. È lo sport di squadra per eccellenza dove i tuoi compagni, che diventano fratelli negli anni, sono la tua unica sicurezza e l'attività singola non è mai premiata sul campo. È uno sport di sani valori, l'unico al mondo in cui devi fidarti del tuo nemico, in quanto la sua onestà è la tua unica certezza di aver colpito il bersaglio. È uno sport che ti mette a stretto contatto con la natura, dove impari a conoscerla meglio ad apprezzarla e tutelarne l'integrità. Il soft air viene anche utilizzato a scopi terapeutici per chi ha difficoltà di relazione o soffre di attacchi di panico, è utilizzato dalle aziende ai fini migliorativi del team building e del problem solving, o a livello manageriale per aumentare la capacità decisionale sotto stress. Il soft-air quello vero , fatto di adrenalina, divertimento, goliardia, amicizia e sana competizione è lo sport più bello del mondo!"

Insomma, molto convincenti le parole di Antonio Petrara. Per chi volesse approfondire l'argomento e provare questo sport, l'appuntamento è per domenica 22 settembre