Il campo “Cagnazzi” chiude i battenti?
L’Amministrazione Comunale ha meno di 60 giorni per mettere a norma lo storico impianto sportivo
venerdì 8 aprile 2011
12.00
Il campo "Cagnazzi" chiude i battenti! Si proprio così! A quanto pare, qualche settimana fa l'Amministrazione Comunale ha ricevuto una comunicazione da parte della Federazione Italiana Gioco Calcio seconda la quale se, in un breve lasso di tempo, presumibilmente entro la fine di maggio, non saranno effettuati lavori di risanamento per renderlo agibile e sicuro, lo storico campo da gioco, situato in Viale Martiri e al quale tutti siamo un po' affezionati, è destinato a chiudere i battenti.
I problemi che affliggono lo storico impianto sportivo cittadino sono noti da anni: recinzioni troppo vicine alle linee laterali e quindi pericolose per l'incolumità degli atleti, terreno di gioco che in caso di pioggia diventa un pantano e, soprattutto, una carenza, che non passa inosservata neanche al più distratto degli spettatori, dei servizi quali bagni, docce e spogliatoi. Si va avanti così da tanti anni con deroghe rinnovate di anno in anno che non hanno fatto altro che rinviare il momento in cui affrontare il problema. A quanto pare si è giunti al punto di non ritorno e, a farne le spese sono soprattutto le tante associazioni sportive dilettantistiche, molte delle quali operanti nel settore giovanile, che, da un giorno all'altro si vedranno privare dell'unico impianto sportivo cittadino in grado di poterle ospitare considerando anche tutti i problemi relativi all'altro impianto cittadino, lo stadio "D'Angelo" il cui uso, a causa del manto in erba naturale, deve essere centellinato.
Per non parlare poi di tutti gli abituali frequentatori del "Cagnazzi", soprattutto gente abbastanza avanti con l'età e legata ai ricordi di un glorioso passato in cui lo storico campo sportivo è stato teatro di alcune delle più amate società calcistiche cittadine, l'Edilsport, oggi US Altamura, la Fortitudo di Ciccio Fiore, l'Avanti di Giuseppe Clemente, il CS Altamura, per tutti "Barbone" di Angelo Colonna e la prima Polisportiva Puglia Sport di Nicola Genco. Oggi i nomi sono quelli della Puglia Sport Altamura, dell'Agon Club, della Pellegrino Sport, del Country Spot e del Boy Club, Real Altamura e Fortis Murgia, se ci limitiamo al solo settore giovanile, CS Altamura, Ultrattivi, Puglia Sport se ci allarghiamo anche ai campionati provinciali (3^ Categoria) e regionali (1^ e 2^ Categoria). Come potete ben comprendere, stiamo parlano di un numero notevole di utenti che dovrebbero trovare un'altra sistemazione per poter praticare il loro sport preferito.
Come è facile intuire le società dilettantistiche di casa al "Cagnazzi" sono sul piede di guerra e annunciano battaglia affinché venga trovata una soluzione al problema. Non mancano le proposte per fare in modo che il "Cagnazzi" continui a vivere: si parla di progetti che prevedono il rifacimento del terreno di gioco in erba sintetica, tribuna con spogliatoi e palestre sottostanti che potrebbe essere utilizzata dalle quattro scuole limitrofe al campo, oppure di un progetto polifunzionale a più livelli con parcheggio interrato e impianti sportivi polifunzionali a livello terra. Non dello stesso parere appare l'Amministrazione Comunale che, stando a quanto lamentato da alcuni rappresentanti delle società sportive, sembra avere colto la palla al balzo per potersi "sbarazzare" una volta per tutte della problematica del "Cagnazzi".
Interpellato l'Assessore allo Sport e alla Cultura, Giovanni Saponaro, ha rilasciato queste dichiarazioni: «L'Amministrazione Comunale di Altamura ha preso in seria considerazione le problematiche derivanti da un'eventuale chiusura del campo sportivo "Cagnazzi". Le strade da percorrere sono sostanzialmente due: ristrutturare il campo, decisione sulla quale si stanno effettuando le opportune valutazioni tecniche ed economie, decisione, comunque, subordinata all'approvazione del bilancio, o, in alternativa, individuare delle strutture alternative che possano accogliere le tante società sportive che fino ad oggi hanno utilizzato il "Cagnazzi"».
Anche su questa seconda ipotesi , le società interessate hanno sollevato alcune perplessità in quanto secondo loro le intenzioni dell'Amministrazione comunale sono quelle di affidare eventuali strutture alternative a dei gestori privati che potranno stabilire a loro piacimento i prezzi e chi potrà utilizzarle.
Insomma le associazioni sportive dilettantistiche chiedono, con forza, che l'Amministrazione Comunale, prenda l'unica decisione possibile: ristrutturare il "Cagnazzi", magari accedendo al credito sportivo e non trasformarlo, come qualcuno vorrebbe, in un parcheggio con annesso un centro commerciale.
La situazione del "Cagnazzi" è solo la punta di un iceberg: mi riferisco al generale degrado in cui versano tutte le strutture sportive cittadine. Lo stadio "D'Angelo", infatti, non sta tanto meglio con problemi riguardanti i bagni, la tribuna stessa, i vecchi spogliatoi e la pista d'atletica, abbandonata al suo distino e diventata un campo di erbacce(ne sanno qualcosa le associazioni sportive di atletica che lamentano, da anni, la mancanza di una pista in cui poter far allenare i tanti ragazzi che negli ultimi anni hanno portato in alto i colori della nostra città). C'è, infine, il palazzetto dello sport di Via Manzoni con problemi di infiltrazioni di acqua dal tetto in caso di pioggia, riscaldamento che non funziona e servizi igienici ridotti in malo modo (gli spettatori che vogliono andare in bagno devono essere muniti di torcia elettrica). A riguardo di quest'ultima struttura, com'è risaputo, c'è una delibera del Comune di Altamura, la n. 1302, con la quale, in data 29.09.2009 è stato stanziato l'importo di € € 1.730.738,52 per effettuare lavori di manutenzione straordinaria (rifacimento della copertura) tanto del palazzetto in questione quanto quello sito in Via Piccinni, in completo decadimento. Infine, è notizia di questi giorni la chiusura del nuovo Palazzetto di Via Piccinni a causa del cedimento della struttura di sostegno di uno dei due canestri, chiusura che ha provocato notevoli disagi alle società sportive impegnate durante lo scorso fine settimana, costrette a traslocare in altri impianti.
Queste le dichiarazioni rilasciate dall'Assessore ai Lavori Pubblici, Nino Centonze, a proposito delle varie problematiche inerenti agli impianti sportivi altamurani: «Per quanto riguarda il campo "Cagnazzi", come già accennato da Saponaro, stiamo valutando l'opportunità di mettere in sicurezza il campo. Le priorità dettate dalla Federazione Italiana Gioco Calcio sono due: spostamento della recinzione in modo da aver più spazio per il campo di destinazione (lo spazio oltre le linee laterali) e sistemazione degli spogliatoi. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, stiamo pensando a soluzioni che prevedono l'utilizzo di prefabbricati. Abbiamo stimato un costo di circa 200 mila euro per il quale, ovviamente, bisogna trovare la copertura economica. L'alternativa è quella di dirottare tutte le attività che attualmente si svolgono al "Cagnazzi" sul centro sportivo "Delfinello", nei pressi della caserma del 31° reggimento Carri, attualmente gestito dall'ASD Avanti. Nel caso si concretizzasse questa ipotesi abbiamo giù previsto l'utilizzo di mezzi pubblici che possano consentire il raggiungimento della struttura da parte degli utenti. È, comunque, nostra volontà fare tutto il possibile per mantenere aperto il "Cagnazzi». Più concreta, invece, la questione riguardante il PalaBaldassarra e il vecchio palazzetto di via Piccinni: «Per quanto riguarda i lavori di rifacimento della copertura dei palazzetti in questione – aggiunge l'assessore Centonze – entro il 20 aprile conosceremo l'impresa che si è aggiudicata i lavori che partiranno entro il mese di maggio e saranno completati in tempo, prima dell'inizio della nuova stagione agonistica». In via di risoluzione, sembra, infine il problema legato alla temporanea chiusura del nuovo palazzetto di Via Piccinni: «Le strutture che sostengono i canestri sono state montate dalla "Radar" di Trento che abbiamo prontamente contattato. La ditta ci ha assicurato che, presto, saranno mandati dei tecnici, qui ad Altamura, per risistemare la struttura. Penso che la certezza ci arriverà in serata e, comunque, posso assicurare che faremo di tutto per risolvere il problema entro sabato, in modo che le attività sportive programmate possano svolgersi nella loro sede designata».
Speriamo che alle parole possano seguire i fatti.
Morale della favola. Ancora una volta, a farne le spese, sono solo i cittadini, soprattutto quelli che credono allo sport come mezzo di aggregazione e, in alcuni casi, di riscatto sociale. Una città come la nostra merita ben altro, speriamo che chi di dovere riesca a capirlo.
I problemi che affliggono lo storico impianto sportivo cittadino sono noti da anni: recinzioni troppo vicine alle linee laterali e quindi pericolose per l'incolumità degli atleti, terreno di gioco che in caso di pioggia diventa un pantano e, soprattutto, una carenza, che non passa inosservata neanche al più distratto degli spettatori, dei servizi quali bagni, docce e spogliatoi. Si va avanti così da tanti anni con deroghe rinnovate di anno in anno che non hanno fatto altro che rinviare il momento in cui affrontare il problema. A quanto pare si è giunti al punto di non ritorno e, a farne le spese sono soprattutto le tante associazioni sportive dilettantistiche, molte delle quali operanti nel settore giovanile, che, da un giorno all'altro si vedranno privare dell'unico impianto sportivo cittadino in grado di poterle ospitare considerando anche tutti i problemi relativi all'altro impianto cittadino, lo stadio "D'Angelo" il cui uso, a causa del manto in erba naturale, deve essere centellinato.
Per non parlare poi di tutti gli abituali frequentatori del "Cagnazzi", soprattutto gente abbastanza avanti con l'età e legata ai ricordi di un glorioso passato in cui lo storico campo sportivo è stato teatro di alcune delle più amate società calcistiche cittadine, l'Edilsport, oggi US Altamura, la Fortitudo di Ciccio Fiore, l'Avanti di Giuseppe Clemente, il CS Altamura, per tutti "Barbone" di Angelo Colonna e la prima Polisportiva Puglia Sport di Nicola Genco. Oggi i nomi sono quelli della Puglia Sport Altamura, dell'Agon Club, della Pellegrino Sport, del Country Spot e del Boy Club, Real Altamura e Fortis Murgia, se ci limitiamo al solo settore giovanile, CS Altamura, Ultrattivi, Puglia Sport se ci allarghiamo anche ai campionati provinciali (3^ Categoria) e regionali (1^ e 2^ Categoria). Come potete ben comprendere, stiamo parlano di un numero notevole di utenti che dovrebbero trovare un'altra sistemazione per poter praticare il loro sport preferito.
Come è facile intuire le società dilettantistiche di casa al "Cagnazzi" sono sul piede di guerra e annunciano battaglia affinché venga trovata una soluzione al problema. Non mancano le proposte per fare in modo che il "Cagnazzi" continui a vivere: si parla di progetti che prevedono il rifacimento del terreno di gioco in erba sintetica, tribuna con spogliatoi e palestre sottostanti che potrebbe essere utilizzata dalle quattro scuole limitrofe al campo, oppure di un progetto polifunzionale a più livelli con parcheggio interrato e impianti sportivi polifunzionali a livello terra. Non dello stesso parere appare l'Amministrazione Comunale che, stando a quanto lamentato da alcuni rappresentanti delle società sportive, sembra avere colto la palla al balzo per potersi "sbarazzare" una volta per tutte della problematica del "Cagnazzi".
Interpellato l'Assessore allo Sport e alla Cultura, Giovanni Saponaro, ha rilasciato queste dichiarazioni: «L'Amministrazione Comunale di Altamura ha preso in seria considerazione le problematiche derivanti da un'eventuale chiusura del campo sportivo "Cagnazzi". Le strade da percorrere sono sostanzialmente due: ristrutturare il campo, decisione sulla quale si stanno effettuando le opportune valutazioni tecniche ed economie, decisione, comunque, subordinata all'approvazione del bilancio, o, in alternativa, individuare delle strutture alternative che possano accogliere le tante società sportive che fino ad oggi hanno utilizzato il "Cagnazzi"».
Anche su questa seconda ipotesi , le società interessate hanno sollevato alcune perplessità in quanto secondo loro le intenzioni dell'Amministrazione comunale sono quelle di affidare eventuali strutture alternative a dei gestori privati che potranno stabilire a loro piacimento i prezzi e chi potrà utilizzarle.
Insomma le associazioni sportive dilettantistiche chiedono, con forza, che l'Amministrazione Comunale, prenda l'unica decisione possibile: ristrutturare il "Cagnazzi", magari accedendo al credito sportivo e non trasformarlo, come qualcuno vorrebbe, in un parcheggio con annesso un centro commerciale.
La situazione del "Cagnazzi" è solo la punta di un iceberg: mi riferisco al generale degrado in cui versano tutte le strutture sportive cittadine. Lo stadio "D'Angelo", infatti, non sta tanto meglio con problemi riguardanti i bagni, la tribuna stessa, i vecchi spogliatoi e la pista d'atletica, abbandonata al suo distino e diventata un campo di erbacce(ne sanno qualcosa le associazioni sportive di atletica che lamentano, da anni, la mancanza di una pista in cui poter far allenare i tanti ragazzi che negli ultimi anni hanno portato in alto i colori della nostra città). C'è, infine, il palazzetto dello sport di Via Manzoni con problemi di infiltrazioni di acqua dal tetto in caso di pioggia, riscaldamento che non funziona e servizi igienici ridotti in malo modo (gli spettatori che vogliono andare in bagno devono essere muniti di torcia elettrica). A riguardo di quest'ultima struttura, com'è risaputo, c'è una delibera del Comune di Altamura, la n. 1302, con la quale, in data 29.09.2009 è stato stanziato l'importo di € € 1.730.738,52 per effettuare lavori di manutenzione straordinaria (rifacimento della copertura) tanto del palazzetto in questione quanto quello sito in Via Piccinni, in completo decadimento. Infine, è notizia di questi giorni la chiusura del nuovo Palazzetto di Via Piccinni a causa del cedimento della struttura di sostegno di uno dei due canestri, chiusura che ha provocato notevoli disagi alle società sportive impegnate durante lo scorso fine settimana, costrette a traslocare in altri impianti.
Queste le dichiarazioni rilasciate dall'Assessore ai Lavori Pubblici, Nino Centonze, a proposito delle varie problematiche inerenti agli impianti sportivi altamurani: «Per quanto riguarda il campo "Cagnazzi", come già accennato da Saponaro, stiamo valutando l'opportunità di mettere in sicurezza il campo. Le priorità dettate dalla Federazione Italiana Gioco Calcio sono due: spostamento della recinzione in modo da aver più spazio per il campo di destinazione (lo spazio oltre le linee laterali) e sistemazione degli spogliatoi. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, stiamo pensando a soluzioni che prevedono l'utilizzo di prefabbricati. Abbiamo stimato un costo di circa 200 mila euro per il quale, ovviamente, bisogna trovare la copertura economica. L'alternativa è quella di dirottare tutte le attività che attualmente si svolgono al "Cagnazzi" sul centro sportivo "Delfinello", nei pressi della caserma del 31° reggimento Carri, attualmente gestito dall'ASD Avanti. Nel caso si concretizzasse questa ipotesi abbiamo giù previsto l'utilizzo di mezzi pubblici che possano consentire il raggiungimento della struttura da parte degli utenti. È, comunque, nostra volontà fare tutto il possibile per mantenere aperto il "Cagnazzi». Più concreta, invece, la questione riguardante il PalaBaldassarra e il vecchio palazzetto di via Piccinni: «Per quanto riguarda i lavori di rifacimento della copertura dei palazzetti in questione – aggiunge l'assessore Centonze – entro il 20 aprile conosceremo l'impresa che si è aggiudicata i lavori che partiranno entro il mese di maggio e saranno completati in tempo, prima dell'inizio della nuova stagione agonistica». In via di risoluzione, sembra, infine il problema legato alla temporanea chiusura del nuovo palazzetto di Via Piccinni: «Le strutture che sostengono i canestri sono state montate dalla "Radar" di Trento che abbiamo prontamente contattato. La ditta ci ha assicurato che, presto, saranno mandati dei tecnici, qui ad Altamura, per risistemare la struttura. Penso che la certezza ci arriverà in serata e, comunque, posso assicurare che faremo di tutto per risolvere il problema entro sabato, in modo che le attività sportive programmate possano svolgersi nella loro sede designata».
Speriamo che alle parole possano seguire i fatti.
Morale della favola. Ancora una volta, a farne le spese, sono solo i cittadini, soprattutto quelli che credono allo sport come mezzo di aggregazione e, in alcuni casi, di riscatto sociale. Una città come la nostra merita ben altro, speriamo che chi di dovere riesca a capirlo.