Altamura, polo d’attrazione per la danza italiana
Un seminario intensivo di 21 giorni tenuto da Loris Petrillo
martedì 4 ottobre 2011
Quindici danzatori, provenienti da tutta Italia, si sono dati appuntamento nelle scorse settimane ad Altamura per un importante seminario intensivo di danza. La Compagnia Petrillo Danza ha organizzato l'evento in collaborazione con l'associazione sportiva dilettantistica altamurana Danzarte. Particolare attenzione è stata rivolta al mondo professionale della danza contemporanea, un'Arte che si comincia a coltivare sin da piccoli. A condurre il seminario, il maestro e coreografo Loris Petrillo, artista di fama internazionale e docente dei maggiori corsi di perfezionamento tenuti in Italia.
I partecipanti al seminario hanno portato ad Altamura un po' di Sicilia, di Abruzzo, di Piemonte, di Emilia Romagna. Sono stati selezionati per esperienza in ambito professionale. Tre i danzatori pugliesi, provenienti da San Giovanni Rotondo, Polignano a Mare e Gravina in Puglia.
L'organizzazione è promotrice da quattro anni di "Flounce Up", il seminario che si svolge nel mese di aprile per la durata di cinque giorni e che sino ad oggi ha convogliato ad Altamura un grande bacino di utenza. Quest'anno il progetto è stato più ampio, perché ha dato la possibilità ai partecipanti di approfondire la metodologia del maestro Petrillo soggiornando ad Altamura per 21 giorni.
I danzatori, dall'1 al 21 settembre, si sono allenati dal lunedì al sabato per cinque ore al giorno. «L'intento di costruire nel tempo un programma di lavoro sempre più ampio - spiegano gli organizzatori - sta prendendo forma con immensa soddisfazione sia da parte dell'organizzazione, che persevera nel raggiungimento del suo obiettivo con le proprie forze, sia da parte dei danzatori, che vi prendono parte e che ripartono con un grande bagaglio di conoscenza e di esperienza in campo pratico, indispensabile all'inserimento nel mondo professionale della danza, oggi in continua evoluzione».
«E' motivo di grande orgoglio - continuano - che Altamura, sino ad oggi molto lontana dalla minima conoscenza di questa meravigliosa Arte e dall'idea che possa attirare l'attenzione del turismo di settore, si accinga a diventare un importante ed interessante polo di attrazione per il mondo della danza italiana, e chissà che non lo diventi davvero! Chi potrebbe dirlo? Speriamo che la buona volontà dei singoli venga appoggiata anche istituzionalmente, perché un paese, una comunità, una società che non investono nella cultura, nell'educazione e nella ricerca sono una realtà che non nutre, non ossigena e non guarda avanti».
I partecipanti al seminario hanno portato ad Altamura un po' di Sicilia, di Abruzzo, di Piemonte, di Emilia Romagna. Sono stati selezionati per esperienza in ambito professionale. Tre i danzatori pugliesi, provenienti da San Giovanni Rotondo, Polignano a Mare e Gravina in Puglia.
L'organizzazione è promotrice da quattro anni di "Flounce Up", il seminario che si svolge nel mese di aprile per la durata di cinque giorni e che sino ad oggi ha convogliato ad Altamura un grande bacino di utenza. Quest'anno il progetto è stato più ampio, perché ha dato la possibilità ai partecipanti di approfondire la metodologia del maestro Petrillo soggiornando ad Altamura per 21 giorni.
I danzatori, dall'1 al 21 settembre, si sono allenati dal lunedì al sabato per cinque ore al giorno. «L'intento di costruire nel tempo un programma di lavoro sempre più ampio - spiegano gli organizzatori - sta prendendo forma con immensa soddisfazione sia da parte dell'organizzazione, che persevera nel raggiungimento del suo obiettivo con le proprie forze, sia da parte dei danzatori, che vi prendono parte e che ripartono con un grande bagaglio di conoscenza e di esperienza in campo pratico, indispensabile all'inserimento nel mondo professionale della danza, oggi in continua evoluzione».
«E' motivo di grande orgoglio - continuano - che Altamura, sino ad oggi molto lontana dalla minima conoscenza di questa meravigliosa Arte e dall'idea che possa attirare l'attenzione del turismo di settore, si accinga a diventare un importante ed interessante polo di attrazione per il mondo della danza italiana, e chissà che non lo diventi davvero! Chi potrebbe dirlo? Speriamo che la buona volontà dei singoli venga appoggiata anche istituzionalmente, perché un paese, una comunità, una società che non investono nella cultura, nell'educazione e nella ricerca sono una realtà che non nutre, non ossigena e non guarda avanti».