ZTL e multe, il Comune di Altamura invaso dalla protesta
I cittadini chiedono l'annullamento. Il Sindaco fa richiesta di convocazione del Consiglio comunale d'urgenza
mercoledì 16 febbraio 2011
20.19
Una folla di cittadini si è radunata ieri intorno alle 17.00 in Piazza Municipio per chiedere al Sindaco l'annullamento delle multe ricevute nel periodo in cui è stata in vigore la ZTL. I più colpiti dalle sanzioni proprio i residenti e coloro che svolgono attività lavorative nel centro storico. Alcuni hanno affermato di aver ricevuto più di una decina di multe o più di una multa alla stessa ora. Alle 18.00 i portavoce del Comitato cittadino e associativo del Centro storico hanno avuto un primo confronto con il Sindaco e l'assessore Genco nei corridoi del Comune. La folla li ha raggiunti dopo pochi minuti.
L'assessore Genco ha sottolineato che l'Amministrazione comunale e la Polizia Municipale hanno diritto per legge a 90 giorni di tempo prima di prendere decisioni in merito alla diffida fatta dal Comitato e questi 90 giorni non sono scaduti. L'Assessore ha anche ribadito, insieme al Sindaco, giunto pochi minuti dopo, che l'Amministrazione non ha il potere di annullare le multe, che una simile decisione spetterebbe al Prefetto o al Giudice di Pace. Il Sindaco ha poi proposto al Comitato di fare il giorno dopo un incontro alla presenza del Maggiore Maiullari. La folla non ha accolto bene la proposta, non ha minimamente accennato a liberare i corridoi e con cori e urla di protesta ha chiesto un incontro in serata per due motivi: le multe dovranno essere pagate entro venerdì 18 febbraio e molti non possono non andare a lavoro per due pomeriggi di seguito.
Intorno alle 19.00 il Sindaco ha concesso un incontro nel suo ufficio con alcuni rappresentanti del Comitato alla presenza del Maggiore Maiullari. «Non sono d'accordo ad annullare, anche se non lo posso fare, le contravvenzioni in autotutela - ha affermato - perché non ci sono state le condizioni di disinformazione o altro che qualcuno avanza ed adotta come motivazione. Se siete convinti che queste motivazioni possano essere accettate dal giudice di pace potete fare tutti i ricorsi che volete. L'Amministrazione sarà felice di accettare una sentenza favorevole ai cittadini». Tuttavia i cittadini hanno continuato a ribadire la scarsa praticità delle scelte prese nel regolamentare la ZTL, l'ingiustizia di dover pagare multe per essere passati da dove adesso tutti passano impunemente e la scarsità e la confusione dell'informazione, facendo riferimento per quest'ultimo punto ad una proposta di mozione dei consiglieri di minoranza datata 14 febbraio 2011 e distribuita nel pomeriggio stesso in Piazza Municipio.
Vi si legge: «Considerato che la gestione amministrativa dell'intera vicenda, il tenore dei provvedimenti amministrativi che si sono succeduti e le dichiarazioni rese agli organi di stampa e in Consiglio Comunale da parte della maggioranza di governo, hanno ingenerato nei cittadini una tale confusione da non comprendere esattamente né da quando è stata effettivamente avviata la ZTL, né in quali orari, né a quali categorie di cittadini era interdetto l'accesso. Nonostante il contesto sopra descritto, il Comune di Altamura ha ritenuto comunque di notificare i verbali di contestazione a una serie di cittadini, tra i quali anche chi aveva diritto di transito sia nella ZTL, sia nell'area pedonale. La situazione creatasi, al fine di ridurre gli immaginabili costi dei contenziosi che saranno avviati a seguito delle sanzioni comminate, consiglia di annullare i verbali di contestazione notificati nelle more. Tutto ciò considerato e premesso, i sottoscritti consiglieri propongono l'approvazione della seguente mozione: il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a dare indirizzo e mandato al Dirigente del V Settore di annullare in autotutela tutti i verbali di contestazione notificati per la violazione della ZTL e dell'area pedonale, così come prevista nei precedenti atti amministrativi, anche per il periodo precedente il 29 ottobre 2010».
A questo punto il Sindaco ha proposto di sottoporre l'approvazione di tale mozione al Consiglio comunale convocandolo entro 10 giorni, ma il Comitato ha fatto presente che il termine per pagare le multe scade il 18 febbraio. Allora il Sindaco ha concesso di convocare il Consiglio d'urgenza entro 48 ore, tempo necessario per avviare l'iter burocratico, che consiste nel fare richiesta di convocazione al Presidente del Consiglio, il quale a sua volta ha il compito di convocare la Conferenza dei Capigruppo per decidere la data. I cittadini non hanno preso bene neanche questa notizia e la protesta si è protratta oltre le 20.00.
L'assessore Genco ha sottolineato che l'Amministrazione comunale e la Polizia Municipale hanno diritto per legge a 90 giorni di tempo prima di prendere decisioni in merito alla diffida fatta dal Comitato e questi 90 giorni non sono scaduti. L'Assessore ha anche ribadito, insieme al Sindaco, giunto pochi minuti dopo, che l'Amministrazione non ha il potere di annullare le multe, che una simile decisione spetterebbe al Prefetto o al Giudice di Pace. Il Sindaco ha poi proposto al Comitato di fare il giorno dopo un incontro alla presenza del Maggiore Maiullari. La folla non ha accolto bene la proposta, non ha minimamente accennato a liberare i corridoi e con cori e urla di protesta ha chiesto un incontro in serata per due motivi: le multe dovranno essere pagate entro venerdì 18 febbraio e molti non possono non andare a lavoro per due pomeriggi di seguito.
Intorno alle 19.00 il Sindaco ha concesso un incontro nel suo ufficio con alcuni rappresentanti del Comitato alla presenza del Maggiore Maiullari. «Non sono d'accordo ad annullare, anche se non lo posso fare, le contravvenzioni in autotutela - ha affermato - perché non ci sono state le condizioni di disinformazione o altro che qualcuno avanza ed adotta come motivazione. Se siete convinti che queste motivazioni possano essere accettate dal giudice di pace potete fare tutti i ricorsi che volete. L'Amministrazione sarà felice di accettare una sentenza favorevole ai cittadini». Tuttavia i cittadini hanno continuato a ribadire la scarsa praticità delle scelte prese nel regolamentare la ZTL, l'ingiustizia di dover pagare multe per essere passati da dove adesso tutti passano impunemente e la scarsità e la confusione dell'informazione, facendo riferimento per quest'ultimo punto ad una proposta di mozione dei consiglieri di minoranza datata 14 febbraio 2011 e distribuita nel pomeriggio stesso in Piazza Municipio.
Vi si legge: «Considerato che la gestione amministrativa dell'intera vicenda, il tenore dei provvedimenti amministrativi che si sono succeduti e le dichiarazioni rese agli organi di stampa e in Consiglio Comunale da parte della maggioranza di governo, hanno ingenerato nei cittadini una tale confusione da non comprendere esattamente né da quando è stata effettivamente avviata la ZTL, né in quali orari, né a quali categorie di cittadini era interdetto l'accesso. Nonostante il contesto sopra descritto, il Comune di Altamura ha ritenuto comunque di notificare i verbali di contestazione a una serie di cittadini, tra i quali anche chi aveva diritto di transito sia nella ZTL, sia nell'area pedonale. La situazione creatasi, al fine di ridurre gli immaginabili costi dei contenziosi che saranno avviati a seguito delle sanzioni comminate, consiglia di annullare i verbali di contestazione notificati nelle more. Tutto ciò considerato e premesso, i sottoscritti consiglieri propongono l'approvazione della seguente mozione: il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a dare indirizzo e mandato al Dirigente del V Settore di annullare in autotutela tutti i verbali di contestazione notificati per la violazione della ZTL e dell'area pedonale, così come prevista nei precedenti atti amministrativi, anche per il periodo precedente il 29 ottobre 2010».
A questo punto il Sindaco ha proposto di sottoporre l'approvazione di tale mozione al Consiglio comunale convocandolo entro 10 giorni, ma il Comitato ha fatto presente che il termine per pagare le multe scade il 18 febbraio. Allora il Sindaco ha concesso di convocare il Consiglio d'urgenza entro 48 ore, tempo necessario per avviare l'iter burocratico, che consiste nel fare richiesta di convocazione al Presidente del Consiglio, il quale a sua volta ha il compito di convocare la Conferenza dei Capigruppo per decidere la data. I cittadini non hanno preso bene neanche questa notizia e la protesta si è protratta oltre le 20.00.