Zaccaria: “Lo stallo amministrativo? L’avevo previsto”
L’ex assessore ritorna a parlare ai nostri microfoni
giovedì 17 ottobre 2013
9.47
L'ex assessore Vito Zaccaria, dopo un lungo silenzio, ritorna a parlare e lo fa davanti alle telecamere di Altamuralife in un'intervista video che sarà pubblicata a breve. Passaggi significativi nei quali schiettezza e franchezza fanno da denominatore comune.
Emerge tutta la soddisfazione per l'iter processuale conclusosi con l'assoluzione e poi non può mancare una riflessione sulla situazione politica locale. Non ci sono mezzi termini. Schietto come sempre, senza parlare il politichese, dichiara ai nostri microfoni: "lo stallo amministrativo, che sta caratterizzando quest'amministrazione, l'avevo predetto già in tempi non sospetti", quando cioè si dimise. "Anche la cittadinanza –afferma- ha potuto rendersi conto che poco o nulla è stato fatto in questi anni".
Solo per rinfrescare la memoria, alla data delle sue dimissioni (nel 2011), aveva sbattuto la porta e, con una lettera di "commiato", manifestava tutto il dissapore nei confronti di un'amministrazione che, a suo dire, "manca di una progettualità politica forte[…]C'è una stasi, che pregiudica sia la giunta sia il consiglio". Nella stessa lettera parlava anche di "politica di bottega" e di "atteggiamenti parassitari, di sbandamento politico della maggioranza su ogni provvedimento".
Concetti ormai datati, ma che conservano la loro attualità. Senza voler far irritare nessuno, si rimanda all'intervista, dove capiremo anche se Zaccaria è pronto al rientro in politica.
Emerge tutta la soddisfazione per l'iter processuale conclusosi con l'assoluzione e poi non può mancare una riflessione sulla situazione politica locale. Non ci sono mezzi termini. Schietto come sempre, senza parlare il politichese, dichiara ai nostri microfoni: "lo stallo amministrativo, che sta caratterizzando quest'amministrazione, l'avevo predetto già in tempi non sospetti", quando cioè si dimise. "Anche la cittadinanza –afferma- ha potuto rendersi conto che poco o nulla è stato fatto in questi anni".
Solo per rinfrescare la memoria, alla data delle sue dimissioni (nel 2011), aveva sbattuto la porta e, con una lettera di "commiato", manifestava tutto il dissapore nei confronti di un'amministrazione che, a suo dire, "manca di una progettualità politica forte[…]C'è una stasi, che pregiudica sia la giunta sia il consiglio". Nella stessa lettera parlava anche di "politica di bottega" e di "atteggiamenti parassitari, di sbandamento politico della maggioranza su ogni provvedimento".
Concetti ormai datati, ma che conservano la loro attualità. Senza voler far irritare nessuno, si rimanda all'intervista, dove capiremo anche se Zaccaria è pronto al rientro in politica.