XI Settimana Europea dei Giovani, ospiti in partenza

Tra escursioni e concerti… da non dimenticare

sabato 17 aprile 2010
A cura di Anna Maria Colonna
Si chiude oggi, con il saluto e la partenza degli ospiti stranieri, l'XI Settimana Europea dei Giovani, organizzata dal Liceo Scientifico e Linguistico Statale "Federico II di Svevia". Se il maggior arricchimento di una persona proviene dallo scambio di idee, di pensieri, di tradizioni e di storie, le giornate appena trascorse sono state, per ospiti e ospitanti, fonte inesauribile di crescita. Sicuramente non mancheranno le lacrime, che di solito incorniciamo ogni più bella esperienza. All'inizio c'è sempre diffidenza, dovuta, forse, ad un po' di timidezza. Poi c'è apertura, disponibilità al confronto costruttivo. Poi c'è amicizia e qualche amore. La promessa di mantenersi in contatto. Il ricordo sempre vivo di una complicità che solo durante l'adolescenza appare così spontanea e naturale. La scuola si fa portatrice di sacre lezioni di vita. Di quelle che nessun libro può spiegare. Di quelle che rifiutano la carta perché vogliono concretamente esistere.

Chi parte, porterà con sé un pezzo di Altamura e, quindi, dell'Italia. Chi rimane, conserverà un pezzo di Canarie, di Cipro, di Inghilterra, di Lettonia, di Lituania, di Malta, di Norvegia, di Polonia, di Slovenia, di Ungheria. Di tutti quei paesi europei, cioè, da cui proviene ogni singolo ospite.

Una settimana densa di eventi, quella appena trascorsa. Sin dal momento del loro arrivo, lo scorso 12 aprile, i giovani stranieri sono stati accolti con il più caloroso entusiasmo. Performance, convegni, laboratori, escursioni e persino una serata di gala (16 aprile) hanno permesso ai partecipanti di vivere questa città in tutti i suoi particolari. Due dei momenti clou sono stati la piantumazione delle rose di ciascun paese nel "Giardino fiorito dello Sved" (14 aprile) e "Europa in concerto", manifestazione che, all'ultimo momento, a causa della pioggia, è stata spostata dall'atrio del Monastero del Soccorso all'auditorium del Polivalente. Molto partecipato quest'ultimo spettacolo. Il numeroso pubblico presente ha ripetutamente applaudito dapprima l'esecuzione dell'Inno dello Sved, poi l'esibizione del coro dall'emblematico nome di "in…canto", composto da alcuni alunni dello stesso Liceo Scientifico di Altamura. Tra i brani interpretati, I migliori anni della nostra vita di Renato Zero e Il pescatore di Fabrizio De André. La presentazione della serata e i singoli interventi sono stati fatti in italiano e in inglese. I ragazzi (anche quelli in platea), inoltre, hanno indossato, ognuno, la maglietta con il colorato logo dello SVED.

A rendere particolare l'evento, il duetto folk Maria Moramarco di Uaragnaun (in partenza per un concerto a Città del Messico) e Ketil Stokkan (Italia-Norvegia). I canti della tradizione altamurana ed una tarantella finale hanno fatto danzare alcuni dei partecipanti, rallegrati dalla musica orecchiabile e armoniosa. Simpatico il brano da solista di Ketil Stokkan, che si è lasciato andare ad un ballo giovanile piuttosto moderno.

Non è mancato l'intervento della preside Bianca Tragni, che ha ricordato l'importanza della sintonia e della collaborazione tra scuola e famiglia e la bellezza della Puglia.