Workshop aperto per i precari del sud
Ieri e oggi a Bari. "Siamo tutti chiamati allo sciopero del 15 ottobre"
martedì 11 ottobre 2011
Nei giorni di ieri, 10 ottobre, e oggi, 11 ottobre, il Movimento dei precari del sud "La nuova resistenza 25 aprile 2011" si è riunito in un workshop aperto, in Via Capruzzi (Bari), nei pressi del Consiglio Regionale Pugliese.
"Siamo tutti chiamati allo sciopero precario del 15 ottobre", recita un comunicato del Movimento, ricordando il corteo che si terrà da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni a Roma il 15 ottobre alle ore 14.00. "Al workshop – precisa il Movimento - si riflette sulle questioni inerenti la precarietà, e in particolare quella dei sanitari (medici, infermieri, tecnici, terapisti, dietisti) pugliesi. In comune abbiamo la condizione precaria".
"Il nostro – continua la nota - è uno spazio aperto, di cooperazione, che vogliamo allargare a tutti coloro che hanno voglia di darne un contributo attivo. Il nostro movimento vuole inoltre in questi incontri gridare a tutti che la sanità pugliese è precaria perché garantita in prevalenza da precari ricattati a cui hanno rubato dignità e diritti".
E conclude: "Vogliamo ricordare in ultimo che nella sola provincia di Bari: vi sono alcune centinaia di infermieri precari a cui non sarà rinnovato il contratto, mandati a casa al solo fine di raggirare la norma europea e nazionale che impone l'assunzione a tempo indeterminato dopo 36 mesi interrotti di lavoro precario; che quasi mille infermieri attendono di essere ricollocati dopo aver lavorato per anni negli ospedali baresi; e che le ASL decidono ciò nonostante d'assumere infermieri vincitori di concorsi al Nord, e usare solo contratti atipici (co.co.co.) al fine di render i malcapitati, precari a vita".
"Siamo tutti chiamati allo sciopero precario del 15 ottobre", recita un comunicato del Movimento, ricordando il corteo che si terrà da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni a Roma il 15 ottobre alle ore 14.00. "Al workshop – precisa il Movimento - si riflette sulle questioni inerenti la precarietà, e in particolare quella dei sanitari (medici, infermieri, tecnici, terapisti, dietisti) pugliesi. In comune abbiamo la condizione precaria".
"Il nostro – continua la nota - è uno spazio aperto, di cooperazione, che vogliamo allargare a tutti coloro che hanno voglia di darne un contributo attivo. Il nostro movimento vuole inoltre in questi incontri gridare a tutti che la sanità pugliese è precaria perché garantita in prevalenza da precari ricattati a cui hanno rubato dignità e diritti".
E conclude: "Vogliamo ricordare in ultimo che nella sola provincia di Bari: vi sono alcune centinaia di infermieri precari a cui non sarà rinnovato il contratto, mandati a casa al solo fine di raggirare la norma europea e nazionale che impone l'assunzione a tempo indeterminato dopo 36 mesi interrotti di lavoro precario; che quasi mille infermieri attendono di essere ricollocati dopo aver lavorato per anni negli ospedali baresi; e che le ASL decidono ciò nonostante d'assumere infermieri vincitori di concorsi al Nord, e usare solo contratti atipici (co.co.co.) al fine di render i malcapitati, precari a vita".