Visita on. Mantovano, i consiglieri di minoranza stilano un documento
Consegnato stamane ai partecipanti all'incontro tecnico di coordinamento sulla sicurezza. Ventricelli scrive al Sottosegretario all'Interno el prefetto Carlo Schilardi
lunedì 13 settembre 2010
19.39
I consiglieri di minoranza del Movimento civico Aria Fresca, del Partito Democratico, di Sinistra Ecologia e Libertà, di Altamura con Piglionica, hanno consegnato stamane, ai partecipanti all'incontro tecnico di coordinamento sulla sicurezza, un documento con cui richiedono "un'analisi franca e approfondita, che veda impegnati Istituzioni e cittadini per comprendere quanto sta accadendo ad Altamura".
Lo riportiamo integralmente di seguito.
Dopo l'ennesimo omicidio, le forze politiche di minoranza ritengono non più prorogabile un'analisi franca e approfondita, che veda impegnati Istituzioni e cittadini per comprendere quanto va accadendo ad Altamura. Ci pare alquanto singolare che importanti rappresentanti del Comune di Altamura, esponenti dell'amministrazione in carica e delle forze di maggioranza, abbiano descritto la vittima dell'ultimo efferato omicidio, Bartolo Dambrosio, come "personalità eccessivamente portata verso il prossimo", dal "grande charme", frequentatore di parrocchie e uomo sportivo che, addirittura, "si allenava con esponenti delle forze dell'ordine", dimenticando che lo stesso Dambrosio era pesantemente e notoriamente coinvolto in affari criminali (come da anni segnalavano le relazioni della DIA ed informavano i mezzi di informazione).
Tutto questo in una Città in cui il 27 marzo 2010, quasi a mezzogiorno, tra le affollate strade circostanti il mercato settimanale, nessuno ha visto o sentito niente mentre due persone venivano ammazzate in un altro agguato mafioso. In una Città in cui la maggior parte degli omicidi legati alla criminalità, verificatisi negli ultimi anni, sono rimasti irrisolti; in cui non sono mancati casi di lupara bianca; in cui, a distanza di anni ormai, ancora non si conoscono responsabili e motivi dei colpi di pistola indirizzati all'abitazione di un dirigente comunale e dell'aggressione ai danni di un cronista radiofonico; in cui usura ed estorsioni mietono vittime tra imprenditori, operatori economici e semplici cittadini in difficoltà economica.
È necessario ricordare la pesante e difficile condizione degli agricoltori ed allevatori della Murgia barese costretti al silenzio nonostante furti e danneggiamenti subiti.
Non bisogna dimenticare – ed è un nodo delicato al vaglio di indagini avviate dalla Procura di Bari – i rapporti privilegiati tra pezzi delle istituzioni, imprese concessionarie di servizi e lavori pubblici e personaggi alquanto discussi. Ombre e opacità che – auspicano gli scriventi – vengano presto rimosse. Né si può tacere delle denunce pubbliche (riportate da partiti, movimenti e organi di informazione) riguardanti fenomeni riconducibili a voto di scambio in occasione delle ultime elezioni comunali del marzo 2010. Questo quadro, sebbene sommariamente delineato, ci induce a ritenere che in questa fase sia fondamentale sottolineare che non si è più di fronte ad un generico, isolato, inaspettato, fatto criminale e ad un'ordinaria delinquenza, ma, forse, ad un'area grigia "che distribuisce equamente lavoro e morte, soperchieria e protezione" (L. Sciascia).
Per questi motivi, non condividendo l'interpretazione (ambigua ed affrettata) dei fatti fornita da esponenti dell'amministrazione comunale e della maggioranza alla guida della Città, riteniamo che per contrastare la criminalità organizzata, bisognerebbe partire da questi quattro punti:
1) Squarciare un velo fatto di indifferenza, imbarazzo, inquietante omertà o compiaciuta incoscienza.
2) Incoraggiare e sostenere – nel nostro piccolo già lo facciamo – il lavoro di validi magistrati della Procura di Bari. La loro azione va sostenuta, a tutti i livelli e con ogni mezzo, per arrivare alla conclusione di indagini delicate e complesse che interessano il territorio da tempo.
3) Dedicare maggiori energie repressive ad intercettare il flusso straripante del denaro frutto di attività criminali (droga, estorsioni, usura, su tutte), colpendo patrimoni e realtà economiche create e cresciute all'ombra della criminalità, non limitandosi a perseguire il piccolo spaccio di droga o il delinquente posto alla fine della catena organizzativa criminale. Una massa imponente di denaro che inquina e compromette la sana economia del territorio, quella degli onesti imprenditori ed operatori commerciali!
4) Incrementare gli attuali organici e le dotazioni di Carabinieri e Guardia di Finanza, già presenti in Città, favorendo i necessari investimenti in ulteriori e qualificate energie investigative.
Attendiamo risposte in merito. Per il resto, la fiduciosa partecipazione del cittadino nelle istituzioni va coerentemente coltivata attivando e promuovendo VERA TRASPARENZA e CULTURA DELLE REGOLE nell'attività amministrativa, nella gestione del denaro e degli appalti pubblici, nell'attività politica in senso più generale. Tocca perciò alla politica ed alle istituzioni locali (amministrative, civili, religiose, economiche), ascoltare, non fare finta di nulla, costituire un'efficiente rete sociale baluardo di un'efficace azione preventiva e reagire con le armi della legalità, della trasparenza, della partecipazione, dell'impegno, del lavoro quotidiano, della denuncia, della solidarietà, della leale e fiduciosa collaborazione con le istituzioni preposte alla giustizia e alla sicurezza collettiva.
SOTTOSCRIVONO I CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA ANCHE IN RAPPRESENTANZA DEI RISPETTIVI PARTITI E MOVIMENTI:
Saverio Diperna, Dionigi Loiudice, Saverio Loiudice (Partito Democratico) - Raffaele Rella (Sinistra Ecologia e Libertà) - Enzo Colonna (Movimento cittadino Aria Fresca) - Rosa Melodia, Donato Piglionica (Altamura con Piglionica).
Intanto il consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Michele Ventricelli, ha scritto in data odierna al prefetto Carlo Schilardi e al sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano "per rinnovare l'invito ad intensificare la presenza delle istituzioni sul territorio e soprattutto far sì che proprio queste ultime siano specchio di trasparenza, chiarezza e legalità".
"Le ultime notizie apparse sugli organi di stampa - spiega Ventricelli- circa le possibili commistioni tra la criminalità organizzata e alcuni esponenti politici cittadini, inevitabilmente hanno gettato un velo d'ombra sull'immagine di legalità che le istituzioni devono mantenere se si vuole veramente incidere nella lotta a questi fenomeni. Ovviamente le informazioni dovranno essere accertate, ma nel frattempo tutti i rappresentanti politici ed istituzionali, insieme al lavoro delle associazioni e dei singoli cittadini, devono continuare a denunciare e stigmatizzare senza tentennamenti tutti gli episodi criminali che purtroppo stanno angosciando la nostra città".
Lo riportiamo integralmente di seguito.
Dopo l'ennesimo omicidio, le forze politiche di minoranza ritengono non più prorogabile un'analisi franca e approfondita, che veda impegnati Istituzioni e cittadini per comprendere quanto va accadendo ad Altamura. Ci pare alquanto singolare che importanti rappresentanti del Comune di Altamura, esponenti dell'amministrazione in carica e delle forze di maggioranza, abbiano descritto la vittima dell'ultimo efferato omicidio, Bartolo Dambrosio, come "personalità eccessivamente portata verso il prossimo", dal "grande charme", frequentatore di parrocchie e uomo sportivo che, addirittura, "si allenava con esponenti delle forze dell'ordine", dimenticando che lo stesso Dambrosio era pesantemente e notoriamente coinvolto in affari criminali (come da anni segnalavano le relazioni della DIA ed informavano i mezzi di informazione).
Tutto questo in una Città in cui il 27 marzo 2010, quasi a mezzogiorno, tra le affollate strade circostanti il mercato settimanale, nessuno ha visto o sentito niente mentre due persone venivano ammazzate in un altro agguato mafioso. In una Città in cui la maggior parte degli omicidi legati alla criminalità, verificatisi negli ultimi anni, sono rimasti irrisolti; in cui non sono mancati casi di lupara bianca; in cui, a distanza di anni ormai, ancora non si conoscono responsabili e motivi dei colpi di pistola indirizzati all'abitazione di un dirigente comunale e dell'aggressione ai danni di un cronista radiofonico; in cui usura ed estorsioni mietono vittime tra imprenditori, operatori economici e semplici cittadini in difficoltà economica.
È necessario ricordare la pesante e difficile condizione degli agricoltori ed allevatori della Murgia barese costretti al silenzio nonostante furti e danneggiamenti subiti.
Non bisogna dimenticare – ed è un nodo delicato al vaglio di indagini avviate dalla Procura di Bari – i rapporti privilegiati tra pezzi delle istituzioni, imprese concessionarie di servizi e lavori pubblici e personaggi alquanto discussi. Ombre e opacità che – auspicano gli scriventi – vengano presto rimosse. Né si può tacere delle denunce pubbliche (riportate da partiti, movimenti e organi di informazione) riguardanti fenomeni riconducibili a voto di scambio in occasione delle ultime elezioni comunali del marzo 2010. Questo quadro, sebbene sommariamente delineato, ci induce a ritenere che in questa fase sia fondamentale sottolineare che non si è più di fronte ad un generico, isolato, inaspettato, fatto criminale e ad un'ordinaria delinquenza, ma, forse, ad un'area grigia "che distribuisce equamente lavoro e morte, soperchieria e protezione" (L. Sciascia).
Per questi motivi, non condividendo l'interpretazione (ambigua ed affrettata) dei fatti fornita da esponenti dell'amministrazione comunale e della maggioranza alla guida della Città, riteniamo che per contrastare la criminalità organizzata, bisognerebbe partire da questi quattro punti:
1) Squarciare un velo fatto di indifferenza, imbarazzo, inquietante omertà o compiaciuta incoscienza.
2) Incoraggiare e sostenere – nel nostro piccolo già lo facciamo – il lavoro di validi magistrati della Procura di Bari. La loro azione va sostenuta, a tutti i livelli e con ogni mezzo, per arrivare alla conclusione di indagini delicate e complesse che interessano il territorio da tempo.
3) Dedicare maggiori energie repressive ad intercettare il flusso straripante del denaro frutto di attività criminali (droga, estorsioni, usura, su tutte), colpendo patrimoni e realtà economiche create e cresciute all'ombra della criminalità, non limitandosi a perseguire il piccolo spaccio di droga o il delinquente posto alla fine della catena organizzativa criminale. Una massa imponente di denaro che inquina e compromette la sana economia del territorio, quella degli onesti imprenditori ed operatori commerciali!
4) Incrementare gli attuali organici e le dotazioni di Carabinieri e Guardia di Finanza, già presenti in Città, favorendo i necessari investimenti in ulteriori e qualificate energie investigative.
Attendiamo risposte in merito. Per il resto, la fiduciosa partecipazione del cittadino nelle istituzioni va coerentemente coltivata attivando e promuovendo VERA TRASPARENZA e CULTURA DELLE REGOLE nell'attività amministrativa, nella gestione del denaro e degli appalti pubblici, nell'attività politica in senso più generale. Tocca perciò alla politica ed alle istituzioni locali (amministrative, civili, religiose, economiche), ascoltare, non fare finta di nulla, costituire un'efficiente rete sociale baluardo di un'efficace azione preventiva e reagire con le armi della legalità, della trasparenza, della partecipazione, dell'impegno, del lavoro quotidiano, della denuncia, della solidarietà, della leale e fiduciosa collaborazione con le istituzioni preposte alla giustizia e alla sicurezza collettiva.
SOTTOSCRIVONO I CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA ANCHE IN RAPPRESENTANZA DEI RISPETTIVI PARTITI E MOVIMENTI:
Saverio Diperna, Dionigi Loiudice, Saverio Loiudice (Partito Democratico) - Raffaele Rella (Sinistra Ecologia e Libertà) - Enzo Colonna (Movimento cittadino Aria Fresca) - Rosa Melodia, Donato Piglionica (Altamura con Piglionica).
Intanto il consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Michele Ventricelli, ha scritto in data odierna al prefetto Carlo Schilardi e al sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano "per rinnovare l'invito ad intensificare la presenza delle istituzioni sul territorio e soprattutto far sì che proprio queste ultime siano specchio di trasparenza, chiarezza e legalità".
"Le ultime notizie apparse sugli organi di stampa - spiega Ventricelli- circa le possibili commistioni tra la criminalità organizzata e alcuni esponenti politici cittadini, inevitabilmente hanno gettato un velo d'ombra sull'immagine di legalità che le istituzioni devono mantenere se si vuole veramente incidere nella lotta a questi fenomeni. Ovviamente le informazioni dovranno essere accertate, ma nel frattempo tutti i rappresentanti politici ed istituzionali, insieme al lavoro delle associazioni e dei singoli cittadini, devono continuare a denunciare e stigmatizzare senza tentennamenti tutti gli episodi criminali che purtroppo stanno angosciando la nostra città".