Vino: Puglia si conferma seconda regione italiana
Si prevede un lieve calo della produzione
lunedì 13 settembre 2021
12.40
A fronte di una produzione nazionale di vino e mosto in calo del 9% rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020, con una forbice che oscilla tra un minimo di 43,7 a un massimo di 45,3 milioni di ettolitri, la Puglia registra una leggera flessione del 5% nel 2021. Lo hanno annunciato Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini alla presentazione delle stime vendemmiali 2021.
Nonostante l'andamento meteorologico molto incerto e le inevitabili conseguenze dei persistenti mutamenti climatici per la Puglia si stima una produzione di 8,55 milioni di ettolitri, con un andamento migliore della media nazionale; ponendosi al secondo posto per quantitativi.
I cambiamenti climatici impongono un sempre più attento monitoraggio della vigna, con particolare attenzione alla custodia e alla sostenibilità ambientale, elementi oramai necessari anche per un adeguato riconoscimento da parte dei consumatori. "Attraverso il percorso normativo avviato con un nostro emendamento al decreto Rilancio lo scorso anno – afferma Giuseppe L'Abbate, deputato M5S in commissione Agricoltura alla Camera – il comparto è in dirittura d'arrivo per la valorizzazione e la promozione della sostenibilità delle produzioni vitivinicole, attraverso un marchio e un disciplinare condiviso".
Sul fronte della promozione, poi, il Ministero delle Politiche agricole ha annunciato lo stanziamento di un extrabudget di 25 milioni di euro per i mercati esteri. "Il settore, che ci vede leader nel mondo, ha dimostrato tutto il suo valore nel fronteggiare la complicata chiusura del canale Ho.re.ca durante la pandemia – conclude il deputato 5 Stelle – Nel preservare le produzioni dai cambiamenti climatici, infine, una ulteriore occasione da cogliere la fornisce la nuova Politica Agricola Comune (PAC), dove si può lavorare per la realizzazione di un fondo di mutualizzazione nazionale dedicato".
Nonostante l'andamento meteorologico molto incerto e le inevitabili conseguenze dei persistenti mutamenti climatici per la Puglia si stima una produzione di 8,55 milioni di ettolitri, con un andamento migliore della media nazionale; ponendosi al secondo posto per quantitativi.
I cambiamenti climatici impongono un sempre più attento monitoraggio della vigna, con particolare attenzione alla custodia e alla sostenibilità ambientale, elementi oramai necessari anche per un adeguato riconoscimento da parte dei consumatori. "Attraverso il percorso normativo avviato con un nostro emendamento al decreto Rilancio lo scorso anno – afferma Giuseppe L'Abbate, deputato M5S in commissione Agricoltura alla Camera – il comparto è in dirittura d'arrivo per la valorizzazione e la promozione della sostenibilità delle produzioni vitivinicole, attraverso un marchio e un disciplinare condiviso".
Sul fronte della promozione, poi, il Ministero delle Politiche agricole ha annunciato lo stanziamento di un extrabudget di 25 milioni di euro per i mercati esteri. "Il settore, che ci vede leader nel mondo, ha dimostrato tutto il suo valore nel fronteggiare la complicata chiusura del canale Ho.re.ca durante la pandemia – conclude il deputato 5 Stelle – Nel preservare le produzioni dai cambiamenti climatici, infine, una ulteriore occasione da cogliere la fornisce la nuova Politica Agricola Comune (PAC), dove si può lavorare per la realizzazione di un fondo di mutualizzazione nazionale dedicato".