Usura, una nuova legge regionale per contrastarla
Al via l'albo di confidi e associazioni a sostegno degli imprenditori
domenica 29 marzo 2015
Una nuova legge regionale per contrastare usura ed estorsione.
Questo quanto approvato dal Consiglio regionale della Puglia per rinnovare il sistema del contrasto a queste forme di criminalità, creando da un lato deterrenti per usurai e estorsori e dall'altro strumenti nuovi di risarcimento per le vittime.
"La crisi globale – ha detto l'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – ha determinato effetti nefasti sulla nostra economia a causa della stretta del credito. Secondo la Cgia di Mestre nel 2013 l'indice del rischio di usura per la Puglia è stato di 139,4. Siamo al quarto posto in Italia. Con questa legge – ha spiegato l'assessore, che se ne è fatta promotrice – la Regione Puglia è in grado di agire su più fronti per guarire questa piaga purulenta che a causa della crisi rischia di infettare il nostro sistema economico. Ecco perché da un lato agiamo sulla prevenzione e dall'altro sulla cura potenziando gli strumenti e soprattutto creando, attraverso la costituzione di parte civile, una fonte rinnovabile di liquidità a sostegno delle vittime potenziali ed effettive".
In una decina di articoli, la legge sostituisce le precedenti norme regionali, ridisegna il contrasto all'usura e all'estorsione rinnovando e semplificando organismi e strumenti, valorizzando il ruolo di confidi, associazioni e fondazioni competenti e delineando in maniera netta le competenze di Regione, enti locali e associazionismo di settore.
"La nuova legge – ha continuato l'assessore Capone – ci permette di prevenire il 'male', cioè la pratica della richiesta di danaro agli usurai, attraverso l'informazione e gli incontri con i diretti interessati per informarli, ad esempio, sull'attività di organismi, come i confidi, che in modo lecito possono fornire garanzie alle banche. Ci permette però anche di curare il 'male', recuperando i beni dell'usurato attraverso la costituzione di parte civile e, se ci sono vittime, di sostenere i figli con borse di studio e risarcimenti nei confronti delle famiglie".
In pratica, grazie alle attuali norme, i cittadini in difficoltà avranno a disposizione un nuovo percorso: innanzitutto la consultazione di un albo regionale pubblicato sui siti ufficiali nel quale troveranno i confidi, le fondazioni e le associazioni, accreditati dalla Regione. A questi organismi il cittadino e le imprese si rivolgeranno per ricevere informazioni sulle disponibilità finanziarie e sulle possibilità per accedere al sistema creditizio ottenendo un finanziamento. In sostanza, saranno proprio le organizzazioni inserite nell'albo a prospettare la soluzione del problema inclusa la possibilità di costituirsi esse stesse (cioè confidi, associazioni, fondazioni etc.) parte civile per confiscare e recuperare i beni dall'usuraio.
Tra le novità delle nuove norme, anche l'istituzione di una Consulta regionale antiusura e antiestorsione che costituirà la sede del confronto e della verifica sulle attività svolte, e di un Osservatorio, che diventa un vero e proprio sistema informatico munito di banca dati.
Per rimpinguare i fondi per il contrasto all'usura, sarà possibile ricevere anche donazioni e sottoscrizioni volontarie provenienti da benefattori.
La legge sarà operativa in tempi brevi: gli atti regionali per renderla attuativa saranno predisposti nell'arco di sei mesi.
Questo quanto approvato dal Consiglio regionale della Puglia per rinnovare il sistema del contrasto a queste forme di criminalità, creando da un lato deterrenti per usurai e estorsori e dall'altro strumenti nuovi di risarcimento per le vittime.
"La crisi globale – ha detto l'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – ha determinato effetti nefasti sulla nostra economia a causa della stretta del credito. Secondo la Cgia di Mestre nel 2013 l'indice del rischio di usura per la Puglia è stato di 139,4. Siamo al quarto posto in Italia. Con questa legge – ha spiegato l'assessore, che se ne è fatta promotrice – la Regione Puglia è in grado di agire su più fronti per guarire questa piaga purulenta che a causa della crisi rischia di infettare il nostro sistema economico. Ecco perché da un lato agiamo sulla prevenzione e dall'altro sulla cura potenziando gli strumenti e soprattutto creando, attraverso la costituzione di parte civile, una fonte rinnovabile di liquidità a sostegno delle vittime potenziali ed effettive".
In una decina di articoli, la legge sostituisce le precedenti norme regionali, ridisegna il contrasto all'usura e all'estorsione rinnovando e semplificando organismi e strumenti, valorizzando il ruolo di confidi, associazioni e fondazioni competenti e delineando in maniera netta le competenze di Regione, enti locali e associazionismo di settore.
"La nuova legge – ha continuato l'assessore Capone – ci permette di prevenire il 'male', cioè la pratica della richiesta di danaro agli usurai, attraverso l'informazione e gli incontri con i diretti interessati per informarli, ad esempio, sull'attività di organismi, come i confidi, che in modo lecito possono fornire garanzie alle banche. Ci permette però anche di curare il 'male', recuperando i beni dell'usurato attraverso la costituzione di parte civile e, se ci sono vittime, di sostenere i figli con borse di studio e risarcimenti nei confronti delle famiglie".
In pratica, grazie alle attuali norme, i cittadini in difficoltà avranno a disposizione un nuovo percorso: innanzitutto la consultazione di un albo regionale pubblicato sui siti ufficiali nel quale troveranno i confidi, le fondazioni e le associazioni, accreditati dalla Regione. A questi organismi il cittadino e le imprese si rivolgeranno per ricevere informazioni sulle disponibilità finanziarie e sulle possibilità per accedere al sistema creditizio ottenendo un finanziamento. In sostanza, saranno proprio le organizzazioni inserite nell'albo a prospettare la soluzione del problema inclusa la possibilità di costituirsi esse stesse (cioè confidi, associazioni, fondazioni etc.) parte civile per confiscare e recuperare i beni dall'usuraio.
Tra le novità delle nuove norme, anche l'istituzione di una Consulta regionale antiusura e antiestorsione che costituirà la sede del confronto e della verifica sulle attività svolte, e di un Osservatorio, che diventa un vero e proprio sistema informatico munito di banca dati.
Per rimpinguare i fondi per il contrasto all'usura, sarà possibile ricevere anche donazioni e sottoscrizioni volontarie provenienti da benefattori.
La legge sarà operativa in tempi brevi: gli atti regionali per renderla attuativa saranno predisposti nell'arco di sei mesi.