Uno studente Erasmus altamurano ci scrive da Monaco di Baviera
Iniziative contro il Ddl Gelmini in diverse città europee. "Un attacco all'Università pubblica e di qualità"
lunedì 29 novembre 2010
10.41
Anche gli studenti italiani Erasmus si mobilitano contro il Disegno di Legge di riforma universitaria proposto dal ministro Gelmini, definito dal mondo accademico "un attacco all'Università pubblica e di qualità". Occupazioni ed iniziative si susseguono negli Atenei italiani già dalla scorsa settimana. Gli Erasmus presenti a Dublino, Madrid, Siviglia, Berlino, Londra, Trondheim, Cardiff, Anversa, Montpellier, Monaco di Baviera hanno deciso di scendere in piazza nelle città in cui si trovano per sostenere i loro coetanei, che stanno protestando in Italia. Il voto finale di Montecitorio sul Provvedimento, atteso lo scorso 25 novembre, è slittato a domani, poi il Ddl passerà al Senato.
Stamane, a Monaco di Baviera, gli stessi studenti si incontreranno per un "brainstorming". Definiranno insieme le iniziative da intraprendere, gli slogan da pronunciare e i cartelloni da esibire durante la manifestazione. "Alle 13.30 ci muoveremo in gruppo verso alcune location più importanti e verso i simboli della cultura della città", informa Saverio Massaro, studente Erasmus altamurano a Monaco di Baviera. "Proseguiremo verso il campus della Technische Universitat per scattare foto e realizzare magari qualche video-messaggio", continua Massaro.
La proposta, partita dall'UdU – Unione degli Universitari, è di scattare una foto in ogni città meta di Erasmus dietro uno striscione di dissenso al Ddl "in un luogo simbolo delle città o delle università, sui tetti o per le strade". Sul noto social network Facebook sono già nati diversi gruppi a sostegno dell'iniziativa. Tra questi, Anche noi studenti Erasmus contro il decreto Gelmini! e Gli Erasmus si mobilitano: "Fermate il DDL e la fuga dei cervelli".
Aggiornamento delle ore 16.30
"Per motivi climatici - scrive Saverio Massaro - non siamo riusciti a spostarci molto all'interno della città. Siamo però andati in giro per il campus della Technische Universitat, dove gli altri ragazzi italiani ci aspettavano per le foto. Oggi chiaramente è un giorno di lavoro e di studio intenso. Ci siamo spostati con il nostro striscione giallo-nero (che richiama la bandiera della Germania) per portare a termine la missione e per diffondere il messaggio del nostro dissenso in Italia. Siamo qui per la nostra preparazione e per la nostra cultura e tornando a casa non vogliamo che la situazione sia peggiore di quella attuale. Abbiamo delle già flebili speranze per il nostro futuro e non accettiamo che vengano minate ulteriormente. Siamo tutti uniti dalla Lombardia alla Puglia, dal Veneto alla Sicilia".
Stamane, a Monaco di Baviera, gli stessi studenti si incontreranno per un "brainstorming". Definiranno insieme le iniziative da intraprendere, gli slogan da pronunciare e i cartelloni da esibire durante la manifestazione. "Alle 13.30 ci muoveremo in gruppo verso alcune location più importanti e verso i simboli della cultura della città", informa Saverio Massaro, studente Erasmus altamurano a Monaco di Baviera. "Proseguiremo verso il campus della Technische Universitat per scattare foto e realizzare magari qualche video-messaggio", continua Massaro.
La proposta, partita dall'UdU – Unione degli Universitari, è di scattare una foto in ogni città meta di Erasmus dietro uno striscione di dissenso al Ddl "in un luogo simbolo delle città o delle università, sui tetti o per le strade". Sul noto social network Facebook sono già nati diversi gruppi a sostegno dell'iniziativa. Tra questi, Anche noi studenti Erasmus contro il decreto Gelmini! e Gli Erasmus si mobilitano: "Fermate il DDL e la fuga dei cervelli".
Aggiornamento delle ore 16.30
"Per motivi climatici - scrive Saverio Massaro - non siamo riusciti a spostarci molto all'interno della città. Siamo però andati in giro per il campus della Technische Universitat, dove gli altri ragazzi italiani ci aspettavano per le foto. Oggi chiaramente è un giorno di lavoro e di studio intenso. Ci siamo spostati con il nostro striscione giallo-nero (che richiama la bandiera della Germania) per portare a termine la missione e per diffondere il messaggio del nostro dissenso in Italia. Siamo qui per la nostra preparazione e per la nostra cultura e tornando a casa non vogliamo che la situazione sia peggiore di quella attuale. Abbiamo delle già flebili speranze per il nostro futuro e non accettiamo che vengano minate ulteriormente. Siamo tutti uniti dalla Lombardia alla Puglia, dal Veneto alla Sicilia".