Una politica che aiuti a crescere
Se n'è parlato in un incontro
domenica 13 ottobre 2013
9.43
La politica di bilancio si prospetta la possibilità per rilanciare l'economia e, di seguito, il lavoro mettendo a disposizione nuove risorse. E' il tema che è stato affrontato nel corso del convegno "Tra rigore e crescita. Intervento pubblico nell'economia e nel lavoro", organizzato dal Lions Club Host con la cortese partecipazione del sen. avv. Antonio Azzolini, presidente 5° Commissione Programmazione economia e bilancio del Senato della Repubblica e del prof. avv. Nicola De Marinis, ordinario di Diritto del lavoro e previdenza, Univ. Campobasso.
La situazione odierna assiste a gravi problematiche come ad esempio la carenza di liquidità delle imprese, la crisi dell'edilizia e naturalmente il progressivo indebolimento del mercato del lavoro. Soprattutto che gli interventi della politica economica andrebbero attentamente monitorati. Ciò che la politica attuale dovrebbe fare è guardare il futuro, capendo dal di dentro ciò che serve perché si superi la crisi di visione stessa della politica ed affrontare la grave situazione della società odierna. "Non bisogna nutrire un continuo pregiudizio per le imprese pur in questo momento di disagio economico - ha affermato Azzolini - ed i giovani stessi devono darsi da fare accettando e lavorando anche partendo da lavori più semplici e sacrificandosi anche se non sempre succede". Ma i politici stessi, è stato poi prontamente riposto, debbano uscire dalla loro situazione di comodità ed al pari di tuta la popolazione, compresa quella giovanile, adoperarsi seriamente per il benessere della collettività levandosi dalle loro poltrone.
Un confronto con la situazione passata e i paesi europei non è mancato nel dibattito ma sono tempi, che bisogna superare, utili nel momento in cui si possano trarre insegnamenti per essere tratti in merito al ruolo delle politiche economiche. Sebbene l'intervento pubblico nell'economia trovi non poche perplessità nel dibattito economico italiano occorre armarsi di uno spirito di progettazione mettendo in pratica una visione politica in termine di efficienza di lungo termine.
Gianni Scalera
La situazione odierna assiste a gravi problematiche come ad esempio la carenza di liquidità delle imprese, la crisi dell'edilizia e naturalmente il progressivo indebolimento del mercato del lavoro. Soprattutto che gli interventi della politica economica andrebbero attentamente monitorati. Ciò che la politica attuale dovrebbe fare è guardare il futuro, capendo dal di dentro ciò che serve perché si superi la crisi di visione stessa della politica ed affrontare la grave situazione della società odierna. "Non bisogna nutrire un continuo pregiudizio per le imprese pur in questo momento di disagio economico - ha affermato Azzolini - ed i giovani stessi devono darsi da fare accettando e lavorando anche partendo da lavori più semplici e sacrificandosi anche se non sempre succede". Ma i politici stessi, è stato poi prontamente riposto, debbano uscire dalla loro situazione di comodità ed al pari di tuta la popolazione, compresa quella giovanile, adoperarsi seriamente per il benessere della collettività levandosi dalle loro poltrone.
Un confronto con la situazione passata e i paesi europei non è mancato nel dibattito ma sono tempi, che bisogna superare, utili nel momento in cui si possano trarre insegnamenti per essere tratti in merito al ruolo delle politiche economiche. Sebbene l'intervento pubblico nell'economia trovi non poche perplessità nel dibattito economico italiano occorre armarsi di uno spirito di progettazione mettendo in pratica una visione politica in termine di efficienza di lungo termine.
Gianni Scalera