Un sondaggio sulla "Notte dei Claustri"

La parola ai cittadini. Evento positivo per il 60% degli intervistati

venerdì 14 settembre 2012 10.34
Ad Altamura, come da programma e nonostante il maltempo, anche quest'anno si è svolta la V edizione della "Notte dei Claustri". L'evento da 5 anni conquista sempre più spazio sui mass media e all'interno dei circuiti turisti provinciali, regionali e nazionali. Tuttavia cosa ne pensano gli Altamurani di questa festa? Quali sono le ricadute effettive sul nostro territorio?

Attraverso un sondaggio abbiamo cercato di dare risposte a queste domande. Il campione è stato realizzato tramite interviste dirette durante l'evento e attraverso i social network: sono emersi diversi dati, che idealmente riportano quello che è stato il risultato della "Notte dei Claustri 2012". L'indagine è stata fatta seguendo alcuni parametri indispensabili per recepire al meglio le sensazioni e le richieste di turisti e cittadini e capire i pro e i contro in merito.

Dai dati raccolti, con una percentuale approssimativa, è emerso che erano presenti persone di diverse età, in maggioranza comprese tra i 20-30 anni con una percentuale del 50 %, la restante metà è divisa fra persone dai 30 ai 60 anni. Riguardo la località di provenienza, l'indagine fatta ha riportato una percentuale del 70% per residenti ad Altamura, il 25% approssimativamente tra i Comuni di Bari, Matera e Gravina e il restante 5% da altri territori, di cui il 20% circa soggiornava in città (per lo più ospitati da parenti, sono l'1% alloggiava in alberghi o B&B). Il sondaggio ha decretato una preferenza per stand culinari, con una percentuale del 62%, a seguire stand artistici (compresa musica, danza e mostre d'arte) con una percentuale del 38%.

Al fine di rendere migliore una possibile e prossima edizione, sono stati evidenziati dagli intervistati alcuni accorgimenti: in primis quello di migliorare l'organizzazione della città (bagni pubblici, spazi parcheggio, servizio rifiuti, maggiore segnaletica), in secondo luogo rafforzare l'informazione durante l'evento, quindi più informativi e più personale a disposizione per viali e claustri.

Rilevante è stato l'esito della serata per quanto riguarda le attività ristorative nel centro storico: per il 60% degli intervistati il risultato è stato più che positivo, il 20% ha lavorato con gli stessi ritmi degli altri giorni festivi, il restante 20% non è soddisfatto delle conseguenze economiche ottenute durante la serata.

I dati di questa V edizione, per la prima volta monitorati, dimostrano la bontà e un generale apprezzamento per l'iniziativa. I risultati, anche a detta degli stessi organizzatori sono tuttavia compromessi dal fattore meteo che ha impedito, in termini di visitatori e ricadute economiche, di esprimere il massimo potenziale dell'evento. Secondo la stragrande maggioranza degli intervistati una cosa è certa: più che interrogarsi sulla necessità di mantenere o meno la "Notte dei Claustri", bisognerebbe migliorare gli appuntamenti già esistenti e crearne dei nuovi.

Maria Bruno