Un paradiso di bugie
In scena menzogne, equivoci e imbarazzanti situazioni. Quarto spettacolo di "Bombetta d'Oro"
martedì 26 luglio 2011
"La vita è un paradiso di bugie/Quelle tue, quelle mie/Che ci danno una calda ansietà/Son stelle risplendenti/Sulle vie profumate/Che cantate, e lontane dalla buia realtà".
Con questi versi di musica anni '50 si è aperto, domenica 24 luglio, il sipario sul quarto spettacolo di "Bombetta d'Oro 2011", festival nazionale del teatro comico organizzato da "La Banda degli Onesti". Note che annunciavano il mondo di bugie sulle quali si sarebbe svolta la commedia dal titolo "Biscotti alle noci", di Nino Criscione, rappresentata dalla compagnia siciliana "Il Canovaccio". Con la regia di Sandro Rossino, attore e protagonista della rappresentazione nei panni di Antonio, hanno saputo divertire il pubblico tutti gli attori della compagnia, Loredana Lo Pumo (Anna), Federico Fiorenza (Gioacchino), Sonia Inveninato (signorina Polentini), Alessandro Todaro (agente Specchi), Rosario Lo Grasso (Rocco), Azzurra Drago (Silvia) e Floriana Todaro (zia Pina).
Due giovani per motivi di lavoro, dopo una estenuante ricerca di una casa, si ritrovano a dover affrontare una convivenza forzata in un appartamento in fitto a Palermo. La sistemazione appare l'unica soluzione possibile in un tempo in cui scarseggiano altre possibilità di alloggio. Ma il condominio ha delle regole insolite dettate dalla bigotta "signorina" Polentini (sorella di un arciprete), come il divieto di affitto a single. I due, entrambi sposati, fingono, così, di essere una coppia. Una menzogna che di certo non può reggere a lungo, soprattutto di fronte all'impertinenza di un portiere come Gioacchino e alla curiosità della signorina Polentini che è solita portare in dono i suoi "biscotti alle noci" nelle visite ai malcapitati. A tutto ciò si aggiunge il disagio e gli equivoci dei reciproci consorti dei due che si precipitano sul posto per risolvere la situazione.
Una comicità pulita, proposta in un momento in cui il comune consumo del teatro comico spinge sulla tendenza dominante della battuta volgare. Eppure si può far ridere con rappresentazioni garbate, si possono toccare temi quali il tradimento, la coppia, la quotidianità della convivenza tra due sconosciuti, senza cadere nella scontata villania. È più difficile, ma possibile. E la compagnia "Il Canovaccio" ne ha dato ampia dimostrazione.
La serata particolarmente fredda ha scoraggiato qualche spettatore rinunciatario alla manifestazione, tuttavia l'evento ha registrato ugualmente un pubblico numeroso, attento e assai divertito.
Con questi versi di musica anni '50 si è aperto, domenica 24 luglio, il sipario sul quarto spettacolo di "Bombetta d'Oro 2011", festival nazionale del teatro comico organizzato da "La Banda degli Onesti". Note che annunciavano il mondo di bugie sulle quali si sarebbe svolta la commedia dal titolo "Biscotti alle noci", di Nino Criscione, rappresentata dalla compagnia siciliana "Il Canovaccio". Con la regia di Sandro Rossino, attore e protagonista della rappresentazione nei panni di Antonio, hanno saputo divertire il pubblico tutti gli attori della compagnia, Loredana Lo Pumo (Anna), Federico Fiorenza (Gioacchino), Sonia Inveninato (signorina Polentini), Alessandro Todaro (agente Specchi), Rosario Lo Grasso (Rocco), Azzurra Drago (Silvia) e Floriana Todaro (zia Pina).
Due giovani per motivi di lavoro, dopo una estenuante ricerca di una casa, si ritrovano a dover affrontare una convivenza forzata in un appartamento in fitto a Palermo. La sistemazione appare l'unica soluzione possibile in un tempo in cui scarseggiano altre possibilità di alloggio. Ma il condominio ha delle regole insolite dettate dalla bigotta "signorina" Polentini (sorella di un arciprete), come il divieto di affitto a single. I due, entrambi sposati, fingono, così, di essere una coppia. Una menzogna che di certo non può reggere a lungo, soprattutto di fronte all'impertinenza di un portiere come Gioacchino e alla curiosità della signorina Polentini che è solita portare in dono i suoi "biscotti alle noci" nelle visite ai malcapitati. A tutto ciò si aggiunge il disagio e gli equivoci dei reciproci consorti dei due che si precipitano sul posto per risolvere la situazione.
Una comicità pulita, proposta in un momento in cui il comune consumo del teatro comico spinge sulla tendenza dominante della battuta volgare. Eppure si può far ridere con rappresentazioni garbate, si possono toccare temi quali il tradimento, la coppia, la quotidianità della convivenza tra due sconosciuti, senza cadere nella scontata villania. È più difficile, ma possibile. E la compagnia "Il Canovaccio" ne ha dato ampia dimostrazione.
La serata particolarmente fredda ha scoraggiato qualche spettatore rinunciatario alla manifestazione, tuttavia l'evento ha registrato ugualmente un pubblico numeroso, attento e assai divertito.