Il rito della vestizione, un nuovo inizio per la Confraternita di San Biagio
Dott. Mastrorilli: «Gli amici confratelli sono tutti molto motivati». Rag. Martimucci: «Siamo arcicontenti, oggi abbiamo raccolto i frutti del cammino compiuto quest'anno»
sabato 5 febbraio 2011
09.00
È stato celebrato giovedì 3 febbraio, giorno di San Biagio, il rito della vestizione dei nuovi membri dell'omonima Confraternita. «Abbiamo raccolto la sollecitazione del parroco precedente, don Giovanni Monitillo, il quale ha avvicinato dopo Pasqua alcuni di noi - ha spiegato il prof. Giovanni Sardone, responsabile delle pubbliche relazioni della Confraternita - abbiamo cominciato in due o tre ad avvicinare altri amici, persone che erano interessate alla rinascita di questa aggregazione laicale». Del vecchio nucleo della Confraternita rimane un unico membro ultranovantenne. «Fino a novembre scorso – ha spiegato sempre Giovanni Sardone - abbiamo approfondito lo statuto delle nuove Confraternite, emanato dal Vescovo quattro anni fa. Poi, avendo raggiunto un numero congruo, abbiamo eletto il Priore, il ragionire Carlo Martimucci, e iniziato un minimo di attività. Il senso della vestizione è, come scrive San Paolo, il vestirsi di Cristo e il testimoniarlo quanto più possibile in pubblico, il testimoniare la fede». Il responsabile delle pubbliche relazioni ha accennato anche ad alcune iniziative che la Confraternita si propone di attuare: «abbiamo in mente delle attività culturali, la prima è stata la conferenza tenuta dal dott. Tommaso Berloco, studioso delle chiese e delle Confraternite altamurane, sul pittore altamurano Nicola Maramonti, che ha decorato la chiesa di San Biagio, e altre opere come, per esempio, il quadro della Madonna del Buon Cammino e il San Cristoforo. L'altra attività prevista dallo statuto è l'azione caritatevole, le così dette opere di misericordia. Nostra intenzione è quella di svolgere opera di beneficenza, senza farne pubblicità, dedicandoci soprattutto ai bambini che vengono operati alla gola, giacché San Biagio avrebbe compiuto il miracolo della gola. Poi forse, se avremo fortuna, riprenderemo un vecchio progetto di restauro della chiesa, che pare sia depositato in Curia, abbandonato forse per mancanza di fondi. Abbiamo intenzione di riprenderlo con l'aiuto della sovraintendenza».
«Una Confraternita è praticamente il braccio armato della Chiesa per fare beneficienza - ha affermato un altro Confratello, il dott. Alessandro Mastrorilli - gli amici Confratelli sono tutti molto motivati, molto attivi. Io spero che questo gruppo di paladini della solidarietà possa essere di esempio a tutti nel'opera di beneficienza e solidarietà. La cosa più importante che ci prefiggiamo è quella di riportare la chiesa alle antiche gesta quando era una delle più attive di Altamura». I Confratelli si sono incontrati nella chiesa di S. Biagio per organizzare la cerimonia. Dopo di che si sono recati in processione presso la vicina chiesa di San Nicola, dove si è tenuto il rito della benedizione delle mantelle e della vestizione. Alla fine della Messa, Don Vito ha celebrato il tradizionale rito della benedizione della gola a cui ha partecipato anche il sindaco di Altamura, il dott. Mario Stacca. «È stata una cerimonia eccellentissima – ha affermato il priore della confraternita, Carlo Martimucci - proprio indimenticabile, veramente. Siamo arcicontenti, oggi abbiamo raccolto i frutti del cammino compiuto quest'anno. Spero che questo avvenga anche nel futuro per i nuovi confratelli».
«Una Confraternita è praticamente il braccio armato della Chiesa per fare beneficienza - ha affermato un altro Confratello, il dott. Alessandro Mastrorilli - gli amici Confratelli sono tutti molto motivati, molto attivi. Io spero che questo gruppo di paladini della solidarietà possa essere di esempio a tutti nel'opera di beneficienza e solidarietà. La cosa più importante che ci prefiggiamo è quella di riportare la chiesa alle antiche gesta quando era una delle più attive di Altamura». I Confratelli si sono incontrati nella chiesa di S. Biagio per organizzare la cerimonia. Dopo di che si sono recati in processione presso la vicina chiesa di San Nicola, dove si è tenuto il rito della benedizione delle mantelle e della vestizione. Alla fine della Messa, Don Vito ha celebrato il tradizionale rito della benedizione della gola a cui ha partecipato anche il sindaco di Altamura, il dott. Mario Stacca. «È stata una cerimonia eccellentissima – ha affermato il priore della confraternita, Carlo Martimucci - proprio indimenticabile, veramente. Siamo arcicontenti, oggi abbiamo raccolto i frutti del cammino compiuto quest'anno. Spero che questo avvenga anche nel futuro per i nuovi confratelli».