Un laboratorio mobile per esami su latte e benessere animale

Concluso il progetto Mobilab. Presentati i risultati

lunedì 11 ottobre 2021
Un furgone, trasformato in laboratorio mobile, per raggiungere oltre 50 allevamenti dell'area murgiana, ed eseguire in modo gratuito analisi su latte e prodotti lattiero-caseari. Tutto questo con il progetto Mobilab, avviato nel 2019 e destinato alle aziende zootecniche, con capi ovini e ovicaprini, dell'Alta Murgia. Un progetto Interreg che è stato condiviso in Puglia dall'Università di Bari con il dipartimento di medicina veterinaria (Dimev) e dalla Città metropolitana di Bari, in collaborazione con l'Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata (sezione di Putignano) e l'associazione allevatori della Puglia, mentre sul versante greco il programma è stato portato avanti da centro di ricerca Demetra, Università di Salonicco e Regione delle isole ionie.

Con il progetto sono stati effettuati, direttamente negli allevamenti, dei controlli accurati sia sul benessere degli animali sia sulla qualità del latte. ''Da quanto abbiamo verificato - hanno spiegato i promotori - risultano rispettati gli standard di benessere degli animali, pulizia dei locali e livelli di gestione, a volte anche in condizioni eccellenti. Lì dove sono state individuate criticità, la presenza del laboratorio ha permesso di risolverle''.

I risultati conclusivi del progetto biennale sono stati illustrati a Bari, nel corso di un incontro a Villa de Grecis al quale sono intervenuti il consigliere delegato alle attività produttive della Città metropolitana di Bari Antonio Stragapede e il dirigente Maurizio Montalto, il Dimev con Marialaura Corrente e Viviana Mari, il partenariato greco con la capofila Loukia Ekateriniadou e il consulente statistico del Politecnico di Bari Claudia De Nicolò. Il convegno è stato coordinato dal giornalista Onofrio Bruno.

Il progetto è nato con l'idea di allestire un laboratorio attrezzato per i test microbiologici e attraverso strumentazioni sofisticate è stato possibile processare sul posto i campioni biologici o, quando necessario, trasportarli nei laboratori per controlli più approfonditi. ''Una possibilità concreta - sottolineano i referenti - per superare eventuali problemi sanitari, di natura microbiologica o gestionale in cui gli allevatori possono imbattersi e che incidono in maniera significativa sul benessere degli animali e la conseguente produttività".

L'attività è stata condotta principalmente nei Comuni di Altamura, Santeramo, Gioia del Colle, Gravina in Puglia e Corato, area in cui si concentra la maggior parte delle aziende zootecniche. Alcune a carattere familiare, con al massimo una quarantina di capi di bestiame, altre più strutturate, dove i capi sono centinaia. I risultati del progetto sono stati ritenuti positivi e anche dal questionario compilato dagli allevatori è emerso un elevato grado di soddisfazione. Ad Altamura ci sono il maggior numero di aziende zootecniche e il più elevato numero di capi della provincia di Bari.