Un corteo contro la Centrale a biomasse

Le note dei Partiti. Proposto un referendum

giovedì 17 novembre 2011 09.00
Centrale biomasse in progetto a Santeramo. Si tratta della possibile realizzazione di un impianto di generazione di energia elettrica che utilizza il calore generato dalla combustione di biomasse, un argomento che ha portato molti alla mobilitazione, anche a seguito della indignazione dei cittadini.

Organizzata oggi, 17 novembre, una manifestazione cittadina contro la centrale a biomassa, con raduno alle ore 08.30 in via P. Sette, a Santeramo in Colle. Il corteo effettuerà un sit in davanti al Palazzo Comunale, in attesa che una delegazione del comitato venga ricevuta dal Commissario Marani.

Il consigliere regionale Michele Ventricelli, con una nota scritta, ha invitato il commissario prefettizio di Santeramo, l'assessore all'ambiente della Provincia di Bari e l'assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, a rivedere le disposizioni per l'iter della costruzione dell'impianto di produzione di energia elettrica alimentato da Biomasse prevista nel comune di Santeramo. "Questo tipo di provvedimento- spiega Ventricelli- secondo la legge regionale 31/2008 necessitava di una presa d'atto e di una delibera di ratifica da parte del consiglio comunale di Santeramo, per altro attualmente commissariato, cosa ovviamente che non è avvenuta. Inoltre non sono stati minimamente interpellati i cittadini né coinvolti nella decisione sulla costruzione di un impianto che ha un impatto non di poco conto sul nostro territorio. Non è assolutamente chiara la effettiva utilizzazione per il suo esercizio degli scarti della cosiddetta filiera corta: questione che più preoccupa i cittadini dei Comuni interessati. Per questo ho chiesto alle autorità competenti di sospendere l'ulteriore corso della procedura di avvio dell'impianto e verificare insieme l'entità delle preoccupazioni esposte dai cittadini in protesta".

La Destra – Sezione Altamura- propone un referendum per stabilire il consenso o meno delle popolazioni interessate. "È necessario – si legge in un comunicato a firma di Donato Lorusso -che i cittadini vengano messi a conoscenza con precisione dell'ubicazione del sito, costi e tempi di realizzazione, eventuali benefici fiscali, tipo di rifiuti utilizzati come combustibile e loro provenienza, effetti sull'ambiente e sulla salute dell'uomo. In pratica ogni informazione sensibile dovrà essere condivisa con la cittadinanza e quindi realizzato un referendum vincolante sia per i cittadini che, soprattutto, per le amministrazioni".

È, inoltre, a firma di Nicola Loizzo, capogruppo e coordinatore Pdl Altamura, una lettera inviata al commissario prefettizio di Santeramo. "La prego di volermi comunicare – si legge nel documento - se la stessa sarà alimentata con scarti vegetali o prodotti ottenuti da un processo agricolo o se sarà alimentata anche o solo con scarti di lavorazione di processi artigianali o industriali. La domanda nasce dal fatto che né il sottoscritto né i colleghi del gruppo consiliare ad oggi sono stati in grado di accedere a tutta la documentazione presso il vostro Comune. Consapevoli del fatto che il procedimento è in capo alla regione sarebbe stato comunque opportuno procurare e mettere a disposizione tutta la documentazione del caso".