Un atto di ribellione civile e morale
È l'invito del Pd ai cittadini. "Sansone deve morire insieme ai Filistei"
lunedì 5 marzo 2012
10.09
Non due visioni politiche della città, ma "due gruppi di poteri" che hanno dilapidato il consenso e la fiducia smisurata ricevuta dagli elettori. È la considerazione mossa da Pd nei confronti del centrodestra. E se da un lato c'è la parte che chiede "una discussione su provvedimenti che li hanno visti latitanti per anni", dall'altra si eludono i veri prezzi politici. Il riferimento è alla questione "dirigente del marketing".
Il Pd invita i cittadini ad una rilettura del programma elettorale del centrodestra di 7 anni fa, perché si possa constatare che altre sono state le attenzioni. Il partito rammenta che i disoccupati, le famiglie, gli imprenditori, i professionisti, gli artigiani i commercianti, i giovani sono stanchi e preoccupati di questo malgoverno e delle tante promesse non mantenute (3 mila posti di lavoro).
"Il sindaco Stacca – si legge in una nota - venuto dalla società civile, si è arroccato nel castello a difesa del suo orgoglio e del sapore del potere che lo inebria mentre la città brucia, non ha il coraggio di liberarla: Sansone deve morire insieme ai Filistei".
"Noi lanciamo un accorato invito, a tutti i concittadini, a tutte le istituzioni che hanno a cuore le sorti della nostra città senza distinzione di appartenenza politica e di credo religioso, tanto a cuore a questa maggioranza. Gli strumenti in nostro possesso sono limitati, ci vuole un atto di ribellione civile e morale paragonabile a quello dei nostri avi nel lontano 1799; per restituire dignità a questa gloriosa città, ingannata e ferita".
Il Pd invita i cittadini ad una rilettura del programma elettorale del centrodestra di 7 anni fa, perché si possa constatare che altre sono state le attenzioni. Il partito rammenta che i disoccupati, le famiglie, gli imprenditori, i professionisti, gli artigiani i commercianti, i giovani sono stanchi e preoccupati di questo malgoverno e delle tante promesse non mantenute (3 mila posti di lavoro).
"Il sindaco Stacca – si legge in una nota - venuto dalla società civile, si è arroccato nel castello a difesa del suo orgoglio e del sapore del potere che lo inebria mentre la città brucia, non ha il coraggio di liberarla: Sansone deve morire insieme ai Filistei".
"Noi lanciamo un accorato invito, a tutti i concittadini, a tutte le istituzioni che hanno a cuore le sorti della nostra città senza distinzione di appartenenza politica e di credo religioso, tanto a cuore a questa maggioranza. Gli strumenti in nostro possesso sono limitati, ci vuole un atto di ribellione civile e morale paragonabile a quello dei nostri avi nel lontano 1799; per restituire dignità a questa gloriosa città, ingannata e ferita".