Un'app per la visita virtuale al Museo Archeologico

Il progetto Vista permette una fruizione innovativa

sabato 28 novembre 2020 08.30
A cura di Onofrio Bruno
Una nuova forma di fruizione dei beni culturali. Un'app per la visita virtuale al Museo Nazionale Archeologico che continua ad arricchirsi di contenuti. Un'esperienza innovativa che è stata l'inizio di un percorso in cui alcune imprese del distretto della Puglia creativa si sono cimentate creando un'inedita sinergia tra i due mondi.

Il progetto "Vista" (Virtual and Social heritage Tour Application) è nato per aprire un confronto sulle politiche di sviluppo del sistema culturale, sulle nuove frontiere del patrimonio culturale e sulle tante possibilità di innovazione date dall'interazione con altri settori. Finanziato dalla Regione Puglia nell'ambito del POR Puglia FESR-FSE 2014-2020, bando Innolabs, ha sviluppato e testato un sistema tecnologico integrato che consente la visita virtuale del Museo di Altamura (è possibile dal link https://www.app-vista.it).

In questo periodo in cui i luoghi della cultura sono chiusi, l'applicativo consente una fruizione da remoto. Quando invece il museo è aperto (e lo sarà nuovamente), nel corso della visita in presenza diventa una guida multimediale bilingue: in prossimità di uno specifico settore del museo l'app fa partire in automatico un'audio guida con i contenuti relativi.

"Il progetto - dice la direttrice del Museo Elena Saponaro - continua ad evolversi, con un'integrazione dei contenuti. Rileviamo un riscontro positivo. L'esperienza della fruizione si arricchisce: oltre a vedere un cratere, il visitatore ha l'opportunità di conoscerne la funzione e di conoscere la storia di chi lo utilizzava". Infatti, come spiegano gli sviluppatori, l'applicativo risponde all'esigenza di favorire l'accesso ai luoghi della cultura, potenziare l'offerta del patrimonio culturale e museale pugliese, migliorarne la fruizione, sperimentare soluzioni tecnologiche innovative e non invasive che non compromettano l'integrità dei monumenti e non prevedano installazioni fisse. La partnership di progetto (formata da alcune imprese, dal Cnr – Istituto per le Tecnologie della Costruzione, dall'Università di Foggia – Dipartimento di Economia) ha visto appunto la collaborazione del Museo di Altamura e del distretto Puglia Creativa.