Ufficio scolastico territoriale, allarme paralisi
Il provveditore Lacoppola scrive ai dirigenti scolastici. L'invito a non anticipare l'apertura dell'anno scolastico 2012/2013
lunedì 30 luglio 2012
La crisi si riversa in maniera determinante sul mondo scolastico. Il dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale Bari e Bat, Giovanni Lacoppola, ha illustrato un quadro di "estrema criticità" della situazione attuale dell'Ufficio. "Cronica carenza di personale e persistente insufficienza di risorse finanziarie". È l'incipit di una sua nota indirizzata ai dirigenti degli istituti scolastici, al ministro dell'Istruzione e alle rappresentanze sindacali.
E specifica che in dieci anni si è passati da 178 unità lavorative a 51. Un personale che deve fare i conti con 340 scuole, 258.217 alunni, 21.859 unità di personale docente e 5.581 di personale ATA a tempo indeterminato, 7.453 e 1.154 unità di personale a tempo determinato. Lavoro di ufficio, attività di supporto amministrativo al personale in quiescenza, "front office" per le famiglie degli alunni, attività istituzionali, adempimenti amministrativo-contabili rivenienti dalle funzioni di revisori dei conti.
Troppe difficoltà che "potrebbero impedire la regolare ed efficiente erogazione di tutti i servizi, necessari per l'avvio del prossimo anno scolastico 2012-2013, entro la fine del mese di agosto 2012".
"Per tutti questi motivi, - scrive Lacoppola - avevo lanciato all'Assessore Regionale al Diritto allo Studio la proposta di ripristinare la data d'inizio dell'apertura della Scuola, limitatamente alle sole attività didattiche, al 1° ottobre 2012, evitando in tal modo numerosi disagi non solo agli alunni, ma a tutta l'utenza scolastica".
Un allarme che sfocia nell'invito ai dirigenti a non anticipare la data di inizio delle attività didattiche, prevista quest'anno per il 17 settembre. Una data che potrebbe trovare non completate tutte le operazioni necessarie a dare il via al nuovo anno scolastico.
E specifica che in dieci anni si è passati da 178 unità lavorative a 51. Un personale che deve fare i conti con 340 scuole, 258.217 alunni, 21.859 unità di personale docente e 5.581 di personale ATA a tempo indeterminato, 7.453 e 1.154 unità di personale a tempo determinato. Lavoro di ufficio, attività di supporto amministrativo al personale in quiescenza, "front office" per le famiglie degli alunni, attività istituzionali, adempimenti amministrativo-contabili rivenienti dalle funzioni di revisori dei conti.
Troppe difficoltà che "potrebbero impedire la regolare ed efficiente erogazione di tutti i servizi, necessari per l'avvio del prossimo anno scolastico 2012-2013, entro la fine del mese di agosto 2012".
"Per tutti questi motivi, - scrive Lacoppola - avevo lanciato all'Assessore Regionale al Diritto allo Studio la proposta di ripristinare la data d'inizio dell'apertura della Scuola, limitatamente alle sole attività didattiche, al 1° ottobre 2012, evitando in tal modo numerosi disagi non solo agli alunni, ma a tutta l'utenza scolastica".
Un allarme che sfocia nell'invito ai dirigenti a non anticipare la data di inizio delle attività didattiche, prevista quest'anno per il 17 settembre. Una data che potrebbe trovare non completate tutte le operazioni necessarie a dare il via al nuovo anno scolastico.