Ufficiale rottura del Popolo della Libertà

Il Pdl comunica il disimpegno dalla maggioranza. Non condivise le recenti decisioni prese dal Sindaco

mercoledì 22 febbraio 2012 18.04
È ufficiale. All'interno del Pdl c'è una definitiva spaccatura. Il Pdl comunica il proprio disimpegno dalla maggioranza. Non solo, rimarca una netta non condivisione delle ultime decisioni prese "unilateralmente" dal sindaco Mario Stacca. Il riferimento è alle questioni relative alla centrale a biomassa, alla delibera riordino scolastico, alla mancata pubblicazione della gara "porta a porta" nella raccolta dei rifiuti, alla rimodulazione del PIRP e alla mancata individuazione di un dirigente responsabile del marketing. Un governo definito "padronale".

La nota è in risposta alla richiesta del Sindaco alla maggioranza di manifestare la propria posizione entro 48 ore dall'invio del comunicato. "Il Popolo della Libertà di Altamura – si legge nella nota del Pdl - manifesta sconcerto, incredulità e meraviglia di fronte al farneticante comunicato stampa del sindaco Mario Stacca, contenente un non tanto larvato ultimatum rivolto al gruppo consiliare, privo di senso politico, civico e di rispetto del ruoli e delle figure dei consiglieri comunali e degli organi di partito. Comunicato dall'inquietante stile epurativo, il cui metodo si pensava fosse stato consegnato alla naftalina del linguaggio politico. Tali dichiarazioni diramate dal sindaco seguono, in ordine cronologico, un sobrio, elegante e conciliante messaggio di disponibilità del gruppo a ricondurre la discussione all'interno dello stesso e alla presenza degli organi istituzionali di partito secondo quanto stabilito dalle regole di buon senso e dallo statuto. Invero, il PdL di Altamura, anche e soprattutto nel rispetto della fase congressuale del PdL di Terra di Bari, aveva comunicato la propria disponibilità e sensibilità ad illustri esponenti e responsabili provinciali e nazionali del partito a riparlare di politica amministrativa altamurana dopo il congresso provinciale del 25 e 26 febbraio prossimi".

L'accusa prosegue: "Come al solito il sindaco non rispetta i patti! Convoca i consiglieri e gli assessori ad personam, non convocando volutamente il coordinatore e capogruppo del PdL Nicola Loizzo per sottrarsi al confronto interno e per adottare il suo ormai collaudato metodo di intollerante stampo leninista volto all'isolamento e successivo accerchiamento del singolo consigliere, il cui unico obiettivo è centralizzare ulteriormente le decisioni amministrative e il suo ruolo di Padrone".