Uccisi due soldati italiani in un attentato in Afghanistan

Uno era Luigi Pascazio, caporalmaggiore di Bitetto. A causarne la morte, l'esplosione di un ordigno

martedì 18 maggio 2010 20.05
Due soldati italiani sono stati uccisi e altri due, un uomo e una donna, sono stati gravemente feriti in seguito ad un attacco subito nel nordest dell'Afghanistan. Tra le due vittime dell'attentato c'è il caporalmaggiore Luigi Pascazio, di 25 anni, della provincia di Bari, precisamente di Bitetto. L'altro è il sergente Massimiliano Ramadù di 33 anni, di Velletri (Roma).

È stato un ordigno fatto esplodere contro un blindato Lince a causare la morte di due soldati italiani e il ferimento degli altri due. Il fatto è avvenuto ieri alle ore 9.15 locali. I quattro si trovavano a bordo di un blindato Lince posizionato nel nucleo di testa di una colonna composta da decine di automezzi di diverse nazionalità, partita da Herat e diretta a Bala Murghab, verso nord. Dalle prime ricostruzioni risulta che il veicolo colpito occupasse la quarta posizione lungo il convoglio che era in movimento e si trovava a 25 chilometri a sud di Bala Murghab. I feriti sono stati immediatamente evacuati presso l'ospedale da campo di Herat con elicotteri di Isaf.



Chi è Luigi Pascazio

Nato a Grumo Appula, ha vissuto a Bitetto con il papà Angelo, sovrintendente di polizia, la mamma Maria Lettieri e la sorella 15enne Valentina in una zona semicentrale della cittadina. Il sottufficiale 25enne era di stanza a Torino, aveva vinto nel 2006 il concorso da volontario in ferma prefissata di quattro anni (Vfp4) e faceva parte della Brigata Taurinense con base nella Caserma Garibaldi di Corso Quattro Novembre. Pochi i militari della brigata rimasti in Piemonte al momento: tutti gli effettivi, di fatto, sono schierati in Afghanistan. Per Pascazio si trattava della prima missione all'estero, in passato aveva partecipato a tre missioni in Italia, per due volte nell'operazione «Domino» e una volta in una operazione di sicurezza in pattuglie miste nelle città. Era partito per il Medio Oriente solo due mesi fa. La notizia dell'attentato è arrivata in tempo reale anche alla sede del comando torinese e ha lasciato scossi i colleghi dei militari uccisi e feriti.