Turismo ad Altamura, proposte dalla Capitale
Il Presidente nazionale dell'Aigo interviene nel dibattito con alcune riflessioni. Nei prossimi giorni sarà inviata all'Amministrazione comunale una lettera d'intenti
mercoledì 2 novembre 2011
12.23
Da un incontro possono nascere spunti di riflessione ed importanti proposte. E l'eco del dibattito sul turismo che si è tenuto lo scorso 21 ottobre nella sala consiliare del Palazzo di Città è giunta fino a Roma.
Agostino Ingenito, presidente nazionale dell'Aigo (Associazione Italiana Gestori Ospitalità diffusa), con sede nella Capitale, ha inviato una nota ad Altamuralife.it per dichiararsi disponibile, insieme all'associazione nazionale del comparto ricettivo extralberghiero che rappresenta, «ad affiancare le forze politiche e produttive della bella città di Altamura per intraprendere un percorso verso la realizzazione di un centro di ospitalità diffusa».
La lettera, inviata alla redazione «in relazione alla questione sollevata da alcuni esponenti politici ed ai tavoli intrapresi dall'Amministrazione comunale vertenti sul turismo e le sue possibile forme di attuazione per la città di Altamura», contiene l'invito a creare una rete anche con realtà esterne alla Puglia. Per Ingenito «le caratteristiche architettoniche della città si prestano a diversificare gli immobili in strutture ricettive in grado di attirare un turismo che è sempre più tematico ed individuale».
E fa un'analisi della situazione, presentando dei dati. «Il trend degli ultimi anni sui flussi turistici internazionali ed interni ci consegna un target particolare di visitatori che intende costruirsi la vacanza da sé, utilizzando per l'80% la rete internet ed individuando luoghi che siano in grado di soddisfare diverse e variegate esigenze senza tener conto della necessità di ridurre al minimo la permanenza. Questo target è sempre più presente in località turistiche alternative, non facenti parte cioè di un itinerario tradizionale, ma che stanno assumendo maggiore appeal in forza di una domanda molto particolare, che intende nei week-end vivere intensamente luoghi caratteristici ed in grado di offrire un mix di buona enogastronomia, accoglienza ed ospitalità».
Ingenito torna sull'incontro organizzato dall'Amministrazione comunale a Palazzo di Città. «Dalla lettura degli interventi a mezzo stampa ed internet emergono, seppur con voci diverse, medesime esigenze di proporre alternative economiche per garantire sviluppo della città. Ritengo che sia un primo ed importante segnale di una sensibilità comune che non deve essere sprecata, ma che deve trovare in un tavolo operativo e coeso una risposta ad un percorso possibile ed auspicabile per Altamura».
Per il Presidente nazionale dell'Aigo occorre «lavorare ad un brand unico, in grado di esaltare le peculiarità tradizionali della città ed intraprendere l'avvio verso la creazione di una rete di ospitalità diffusa che coinvolga direttamente i proprietari delle abitazioni del centro e lo stesso ente per determinare un numero minimo di posti letto in grado di realizzare un pacchetto. Una sfida non difficile se si intende operare in coesione».
Nella lettera, il richiamo alla grande responsabilità delle istituzioni e «ancor di più di chi ama questa vostra terra, capace di donare un'accoglienza ed ospitalità che solo la gente di Puglia può offrire. Ecco, si lavori ad una sinergica azione condivisa, si utilizzino i fondi del programma europeo dedicati al turismo e si intraprenda un percorso senza ostracismi e posizioni personalistiche. Chi, come me, ha conosciuto Altamura da turista, ne apprezza la veracità e l'eccezionale patrimonio enogastronomico e culturale. Utile è, infatti, partire da quello che si è e si può dare. Solo in tal modo si è in grado di conoscere i propri limiti e di aprirsi a nuovi orizzonti. Altamura potrebbe rappresentare un avamposto low coast dell'eccezionale incubatore Puglia, che ha solo la necessità di aprirsi ancora di più ad un turismo di qualità ed ecosostenibile».
Ingenito fa sapere di voler offrire un proprio contributo in rappresentanza dell'associazione nazionale Aigo, che fa capo alla Confesercenti. E annuncia che invierà nei prossimi giorni una lettera di intenti all'Amministrazione comunale.
Agostino Ingenito, presidente nazionale dell'Aigo (Associazione Italiana Gestori Ospitalità diffusa), con sede nella Capitale, ha inviato una nota ad Altamuralife.it per dichiararsi disponibile, insieme all'associazione nazionale del comparto ricettivo extralberghiero che rappresenta, «ad affiancare le forze politiche e produttive della bella città di Altamura per intraprendere un percorso verso la realizzazione di un centro di ospitalità diffusa».
La lettera, inviata alla redazione «in relazione alla questione sollevata da alcuni esponenti politici ed ai tavoli intrapresi dall'Amministrazione comunale vertenti sul turismo e le sue possibile forme di attuazione per la città di Altamura», contiene l'invito a creare una rete anche con realtà esterne alla Puglia. Per Ingenito «le caratteristiche architettoniche della città si prestano a diversificare gli immobili in strutture ricettive in grado di attirare un turismo che è sempre più tematico ed individuale».
E fa un'analisi della situazione, presentando dei dati. «Il trend degli ultimi anni sui flussi turistici internazionali ed interni ci consegna un target particolare di visitatori che intende costruirsi la vacanza da sé, utilizzando per l'80% la rete internet ed individuando luoghi che siano in grado di soddisfare diverse e variegate esigenze senza tener conto della necessità di ridurre al minimo la permanenza. Questo target è sempre più presente in località turistiche alternative, non facenti parte cioè di un itinerario tradizionale, ma che stanno assumendo maggiore appeal in forza di una domanda molto particolare, che intende nei week-end vivere intensamente luoghi caratteristici ed in grado di offrire un mix di buona enogastronomia, accoglienza ed ospitalità».
Ingenito torna sull'incontro organizzato dall'Amministrazione comunale a Palazzo di Città. «Dalla lettura degli interventi a mezzo stampa ed internet emergono, seppur con voci diverse, medesime esigenze di proporre alternative economiche per garantire sviluppo della città. Ritengo che sia un primo ed importante segnale di una sensibilità comune che non deve essere sprecata, ma che deve trovare in un tavolo operativo e coeso una risposta ad un percorso possibile ed auspicabile per Altamura».
Per il Presidente nazionale dell'Aigo occorre «lavorare ad un brand unico, in grado di esaltare le peculiarità tradizionali della città ed intraprendere l'avvio verso la creazione di una rete di ospitalità diffusa che coinvolga direttamente i proprietari delle abitazioni del centro e lo stesso ente per determinare un numero minimo di posti letto in grado di realizzare un pacchetto. Una sfida non difficile se si intende operare in coesione».
Nella lettera, il richiamo alla grande responsabilità delle istituzioni e «ancor di più di chi ama questa vostra terra, capace di donare un'accoglienza ed ospitalità che solo la gente di Puglia può offrire. Ecco, si lavori ad una sinergica azione condivisa, si utilizzino i fondi del programma europeo dedicati al turismo e si intraprenda un percorso senza ostracismi e posizioni personalistiche. Chi, come me, ha conosciuto Altamura da turista, ne apprezza la veracità e l'eccezionale patrimonio enogastronomico e culturale. Utile è, infatti, partire da quello che si è e si può dare. Solo in tal modo si è in grado di conoscere i propri limiti e di aprirsi a nuovi orizzonti. Altamura potrebbe rappresentare un avamposto low coast dell'eccezionale incubatore Puglia, che ha solo la necessità di aprirsi ancora di più ad un turismo di qualità ed ecosostenibile».
Ingenito fa sapere di voler offrire un proprio contributo in rappresentanza dell'associazione nazionale Aigo, che fa capo alla Confesercenti. E annuncia che invierà nei prossimi giorni una lettera di intenti all'Amministrazione comunale.