Truffe con polizze assicurative false, sequestrati soldi a carico di indagati
Indagini della Compagnia di Altamura della Guardia di finanza
mercoledì 3 gennaio 2024
14.54
Somme di denaro per un totale di 300mila euro sono state sequestrate dai finanzieri della Compagnia di Altamura della Guardia di Finanza, in un'indagine su polizze assicurative false, in cui a vari indagati residenti nelle province di Bari, Matera e Milano si contestano le accuse di associazione per delinquere, truffa aggravata, abusivismo finanziario, autoriciclaggio e riciclaggio.
I militari hanno eseguito un provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca, emesso dal gip del Tribunale di Bari, in un'indagine coordinata dalla Procura del capoluogo pugliese. Già nello scorso aprile erano state sequestrate due polizze vita del valore di oltre 115.000 euro. Stando alla ricostruzione accusatoria, gli indagati (persone fisiche e giuridiche) di diverse regioni d'Italia hanno acquistato crediti riconducibili a polizze assicurative cosiddette dormienti, cioè non riscosse dai beneficiari e giacenti prima di prescriversi, che risulterebbero false. Il loro valore complessivo è di oltre 3 milioni di euro. Secondo l'ipotesi accusatoria, esisteva un'associazione a delinquere che avrebbe operato in tutta Italia, dal 2016 al 2021, mediante il raggiro di ignari sottoscrittori.
Questi ultimi, rassicurati sulla genuinità dell'investimento con la garanzia del riscatto alla scadenza e l'aspettativa di ottenere lauti guadagni, subentravano al contraente originario delle polizze in scadenza convinti che, nell'arco di pochi mesi, avrebbero potuto ottenere il vantaggio economico prospettato. Nonostante il tempo trascorso dall'acquisto (in alcuni casi più di 5 anni), i truffati né hanno ottenuto il guadagno atteso né hanno ricevuto le somme investite di cui hanno chiesto la restituzione. Peraltro, gli indagati si sarebbero serviti di società dichiaratamente operanti in base ad autorizzazioni rilasciate da primarie compagnie assicurative di livello internazionale, del tutto ignare, che hanno disconosciuto l'esistenza delle polizze e qualunque rapporto con i presunti responsabili.
L'operazione testimonia la costante azione assicurata dal Corpo della Guardia di Finanza - in stretta sinergia con l'Autorità Giudiziaria alla sede di Bari – a contrasto dei fenomeni di abusivismo finanziario per la tutela del trasparente investimento dei risparmi dei cittadini e a prevenzione delle diverse forme di truffa diffuse sul territorio. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
I militari hanno eseguito un provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca, emesso dal gip del Tribunale di Bari, in un'indagine coordinata dalla Procura del capoluogo pugliese. Già nello scorso aprile erano state sequestrate due polizze vita del valore di oltre 115.000 euro. Stando alla ricostruzione accusatoria, gli indagati (persone fisiche e giuridiche) di diverse regioni d'Italia hanno acquistato crediti riconducibili a polizze assicurative cosiddette dormienti, cioè non riscosse dai beneficiari e giacenti prima di prescriversi, che risulterebbero false. Il loro valore complessivo è di oltre 3 milioni di euro. Secondo l'ipotesi accusatoria, esisteva un'associazione a delinquere che avrebbe operato in tutta Italia, dal 2016 al 2021, mediante il raggiro di ignari sottoscrittori.
Questi ultimi, rassicurati sulla genuinità dell'investimento con la garanzia del riscatto alla scadenza e l'aspettativa di ottenere lauti guadagni, subentravano al contraente originario delle polizze in scadenza convinti che, nell'arco di pochi mesi, avrebbero potuto ottenere il vantaggio economico prospettato. Nonostante il tempo trascorso dall'acquisto (in alcuni casi più di 5 anni), i truffati né hanno ottenuto il guadagno atteso né hanno ricevuto le somme investite di cui hanno chiesto la restituzione. Peraltro, gli indagati si sarebbero serviti di società dichiaratamente operanti in base ad autorizzazioni rilasciate da primarie compagnie assicurative di livello internazionale, del tutto ignare, che hanno disconosciuto l'esistenza delle polizze e qualunque rapporto con i presunti responsabili.
L'operazione testimonia la costante azione assicurata dal Corpo della Guardia di Finanza - in stretta sinergia con l'Autorità Giudiziaria alla sede di Bari – a contrasto dei fenomeni di abusivismo finanziario per la tutela del trasparente investimento dei risparmi dei cittadini e a prevenzione delle diverse forme di truffa diffuse sul territorio. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.