Truffa all'Unione europea sui contributi all'agricoltura
Indagine della Guardia di finanza
martedì 15 dicembre 2020
11.54
Due sorvegliati speciali, con condanne definitive, da oltre 10 anni percepivano contributi comunitari nel settore agricolo. E' quanto scoperto in un'indagine della Guardia di Finanza di Altamura per truffa e indebite percezioni di contributi per oltre 61.000 euro.
Nei loro confronti il Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione ha applicato la Sorveglianza Speciale di P.S. (con obbligo di soggiorno nei Comuni di residenza) e il relativo Decreto era divenuto definitivo rispettivamente nel 2006 e 2007, ma nonostante il conseguente divieto di ottenere "contributi, finanziamenti, mutui agevolati e ad altre erogazioni dello stesso tipo comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee, per lo svolgimento di attività imprenditoriali", previsto in questi casi dall'art. 67 del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, da oltre dieci anni due soggetti percepivano contributi nell'ambito della Politica Agricola Comune.
La truffa e le illecite percezioni – per oltre 61.000 € – sono state scoperte dai militari della Compagnia di Altamura, coordinati dal I Gruppo Bari. L'attività investigativa – avviata d'iniziativa e proseguita sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bari – è stata, quindi, prevalentemente incentrata all'individuazione di persone destinatarie, nell'ambito della Politica Agricola Comune (PAC) di provvidenze pubbliche non spettanti in relazione ai citati divieti previsti dal Codice Antimafia.
Le Fiamme Gialle altamurane hanno ricostruito sia i precedenti penali e di polizia dei due agricoltori controllati (risultati non soltanto Sorvegliati Speciali, ma anche condannati in via definitiva per diversi reati, fra gli altri: estorsione, rapina, furto aggravato, ricettazione, detenzione illegale di armi), sia le loro qualità di imprenditori agricoli. Con particolare riferimento a tale ultimo aspetto sono state analizzate dettagliatamente tutte le domande uniche di pagamento presentate (unitamente alla relativa documentazione a supporto) ed eseguiti specifici ulteriori approfondimenti mediante acquisizione di documentazione (anche presso Enti pubblici) e dichiarazioni da persone informate sui fatti, nonché sopralluoghi sui terreni.
All'esito delle complessive indagini sono stati accertati contributi comunitari illecitamente percepiti per oltre 61.000 € e in uno dei due casi, condotte truffaldine realizzate mediante artifici e raggiri consistiti nel simulare la disponibilità dei terreni indicati nelle domande di pagamento, attraverso la predisposizione e presentazione di "falsi" contratti di affitto. In entrambe i casi, comunque, gli indebiti percettori avevano dichiarato "falsamente" l'insussistenza nei propri confronti di cause di divieto per l'ottenimento dei contributi pubblici.
Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e illecita percezione di aiuti comunitari sono i reati contestati ai due agricoltori-Sorvegliati Speciali, che hanno percepito, dal 2008 a oggi, oltre 61.000 €. I Finanzieri hanno altresì verbalizzato i due soggetti per la commissione della violazione amministrativa, segnalato i fatti all'Organismo pagatore (AGEA) per la sospensione di ulteriori erogazioni e per il recupero dell'illecito percepito e, infine, deferito i predetti alla Procura presso la Corte dei conti di Bari, in relazione a un danno erariale cagionato pari a oltre (oltre 61.000 €).
La presente attività di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza di Bari nel contrasto agli illeciti nel settore della Politica Agricola Comune, a garanzia che le risorse pubbliche siano effettivamente destinate al sostegno degli agricoltori onesti.
Nei loro confronti il Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione ha applicato la Sorveglianza Speciale di P.S. (con obbligo di soggiorno nei Comuni di residenza) e il relativo Decreto era divenuto definitivo rispettivamente nel 2006 e 2007, ma nonostante il conseguente divieto di ottenere "contributi, finanziamenti, mutui agevolati e ad altre erogazioni dello stesso tipo comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee, per lo svolgimento di attività imprenditoriali", previsto in questi casi dall'art. 67 del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, da oltre dieci anni due soggetti percepivano contributi nell'ambito della Politica Agricola Comune.
La truffa e le illecite percezioni – per oltre 61.000 € – sono state scoperte dai militari della Compagnia di Altamura, coordinati dal I Gruppo Bari. L'attività investigativa – avviata d'iniziativa e proseguita sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bari – è stata, quindi, prevalentemente incentrata all'individuazione di persone destinatarie, nell'ambito della Politica Agricola Comune (PAC) di provvidenze pubbliche non spettanti in relazione ai citati divieti previsti dal Codice Antimafia.
Le Fiamme Gialle altamurane hanno ricostruito sia i precedenti penali e di polizia dei due agricoltori controllati (risultati non soltanto Sorvegliati Speciali, ma anche condannati in via definitiva per diversi reati, fra gli altri: estorsione, rapina, furto aggravato, ricettazione, detenzione illegale di armi), sia le loro qualità di imprenditori agricoli. Con particolare riferimento a tale ultimo aspetto sono state analizzate dettagliatamente tutte le domande uniche di pagamento presentate (unitamente alla relativa documentazione a supporto) ed eseguiti specifici ulteriori approfondimenti mediante acquisizione di documentazione (anche presso Enti pubblici) e dichiarazioni da persone informate sui fatti, nonché sopralluoghi sui terreni.
All'esito delle complessive indagini sono stati accertati contributi comunitari illecitamente percepiti per oltre 61.000 € e in uno dei due casi, condotte truffaldine realizzate mediante artifici e raggiri consistiti nel simulare la disponibilità dei terreni indicati nelle domande di pagamento, attraverso la predisposizione e presentazione di "falsi" contratti di affitto. In entrambe i casi, comunque, gli indebiti percettori avevano dichiarato "falsamente" l'insussistenza nei propri confronti di cause di divieto per l'ottenimento dei contributi pubblici.
Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e illecita percezione di aiuti comunitari sono i reati contestati ai due agricoltori-Sorvegliati Speciali, che hanno percepito, dal 2008 a oggi, oltre 61.000 €. I Finanzieri hanno altresì verbalizzato i due soggetti per la commissione della violazione amministrativa, segnalato i fatti all'Organismo pagatore (AGEA) per la sospensione di ulteriori erogazioni e per il recupero dell'illecito percepito e, infine, deferito i predetti alla Procura presso la Corte dei conti di Bari, in relazione a un danno erariale cagionato pari a oltre (oltre 61.000 €).
La presente attività di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza di Bari nel contrasto agli illeciti nel settore della Politica Agricola Comune, a garanzia che le risorse pubbliche siano effettivamente destinate al sostegno degli agricoltori onesti.