Toto-nomi per il presidente del Parco dell'Alta Murgia

Tra i papabili Massimo Cassano. Ma Enzo Colonna dice no: "Meglio una persona del territorio"

lunedì 24 settembre 2018
Da un anno e mezzo il Parco nazionale dell'Alta Murgia non ha un presidente anche se gli organi amministrativi sono nel pieno delle loro funzioni con un vice presidente, l'andriese Cesareo Troia. Per la nomina del presidente la legge prevede un'intesa tra il Ministero dell'Ambiente e la Regione Puglia. Negli ultimi giorni a sorpresa è stato fatto il nome di Massimo Cassano, ex sottosegretario del Governo Renzi e attualmente in Forza Italia. Ma questa indicazione arriverebbe - udite udite - dal presidente pugliese Michele Emiliano e s'inserirebbe in una politica di riposizionamenti in vista delle elezioni regionali del 2020.

Dice "no" il consigliere regionale Enzo Colonna. "E' del tutto inopportuno affidare la presidenza di un ente così strategico per la crescita e il progresso di un'area tanto delicata quanto ricca di potenzialità a personalità che nulla hanno a che fare con il territorio murgiano, per biografia, sensibilità, ambiti di interesse toccati nel proprio percorso professionale, civico o politico", sostiene l'esponente della maggioranza che sostiene Emiliano.

"Per queste ragioni confido che il presidente Michele Emiliano (cui compete ricercare un'intesa con il Ministro dell'Ambiente, come prevede la legge n. 394/91, spettando poi a quest'ultimo la nomina) terrà presente gli auspici, espressi da me più volte e, soprattutto, da tanti cittadini del territorio murgiano - aggiunge - e cioè che a guidare le valutazioni e la scelta siano la stessa attenzione e sensibilità che in diverse occasioni il presidente Emiliano ha già riservato in questi anni alle comunità della Murgia, guardando solo alla salvaguardia e valorizzazione dei tratti peculiari del territorio, del suo paesaggio, delle sue ricchezze ambientali e culturali.

"Il prossimo presidente del Parco dell'Alta Murgia - dice ancora Enzo Colonna - dovrà essere profondamente, direi intimamente, legato al territorio così da avere la capacità di connettere amministrazione e politica con le comunità di base e, in questo caso, con i movimenti e le organizzazioni che hanno ispirato e guidato il processo di istituzione del Parco, con il mondo dell'agricoltura e della zootecnica, con quanti, insomma, vivono l'Alta Murgia tutti i giorni e al Parco guardano come strumento e occasione preziosa per un progresso possibile e duraturo".