Torrenti Jesce e Gravina
Un tavolo tecnico per analizzare lo stato di inquinamento. Accertamenti sul funzionamento del depuratore di Altamura
sabato 21 aprile 2012
09.10
Si è svolto a Matera un Tavolo tecnico-istituzionale presso la sala riunioni della sede della Regione Basilicata sulla questione dei torrenti Jesce e Gravina. Il 3 maggio si svolgerà un altro incontro nel quale saranno analizzati, congiuntamente tra Basilicata e Puglia, i dati completi. Si procederà poi alla stesura di un crono programma di interventi atti a fronteggiare il disinquinamento dei due corsi d'acqua.
Presenti alla riunione, tra gli altri, Vilma Mazzocco (assessore all'Ambiente Regione Basilicata) e Fabiano Amati (assessore alle Opere pubbliche Regione Puglia) che hanno dichiarato di voler approfondire le analisi e gli accertamenti sul funzionamento del depuratore di Altamura, a valle del quale sono emersi dati di inquinamento. Saranno effettuati sopralluoghi tecnici. E' stato altresì richiesto alla Puglia di effettuare un censimento degli scarichi che immettono sulle aste fluviali interessate.
"Le indagini eseguite dalle Arpa di Puglia e Basilicata – ha affermato Amati - fino ad oggi paiono confermare la necessità di ampliare le verifiche ad ulteriori cause, ben oltre il sistema di trattamento delle acque reflue gestito da AQP ed Acquedotto Lucano".
"Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti - ha continuato l'assessore - perché con un metodo ad esclusione, stiamo cercando di venire a capo delle ragioni che determinano l'inquinamento del torrente. È un metodo certamente impegnativo e faticoso, ma la denuncia dei cittadini merita la massima attenzione. Ci resta ora da eseguire solo un'ulteriore verifica di approfondimento sulle portate trattate dall'impianto di Altamura".
Presenti alla riunione, tra gli altri, Vilma Mazzocco (assessore all'Ambiente Regione Basilicata) e Fabiano Amati (assessore alle Opere pubbliche Regione Puglia) che hanno dichiarato di voler approfondire le analisi e gli accertamenti sul funzionamento del depuratore di Altamura, a valle del quale sono emersi dati di inquinamento. Saranno effettuati sopralluoghi tecnici. E' stato altresì richiesto alla Puglia di effettuare un censimento degli scarichi che immettono sulle aste fluviali interessate.
"Le indagini eseguite dalle Arpa di Puglia e Basilicata – ha affermato Amati - fino ad oggi paiono confermare la necessità di ampliare le verifiche ad ulteriori cause, ben oltre il sistema di trattamento delle acque reflue gestito da AQP ed Acquedotto Lucano".
"Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti - ha continuato l'assessore - perché con un metodo ad esclusione, stiamo cercando di venire a capo delle ragioni che determinano l'inquinamento del torrente. È un metodo certamente impegnativo e faticoso, ma la denuncia dei cittadini merita la massima attenzione. Ci resta ora da eseguire solo un'ulteriore verifica di approfondimento sulle portate trattate dall'impianto di Altamura".