Torrente Jesce, lavori fondamentali per salvare il patrimonio culturale e ambientale
Precisazioni dal consigliere Enzo Colonna
sabato 1 ottobre 2016
Sono in tutto 15 gli interventi finanziati dalla Regione Puglia per il recupero delle acque reflue. Tra questi anche la sistemazione idraulica del torrente Jesce che si sviluppa tra il territorio di Altamura e la Basilicata, progettato dal Consorzio di bonifica.
Nel torrente Jesce si riversano le acque trattate dal depuratore di Altamura. Solo per quest'opera la Regione ha impegnato 8.800.000 euro, un investimento importante che rivela un'attenzione concreta al territorio. La sistemazione del canale Jesce si aggiunge al potenziamento della rete fognante di Altamura già pressoché completata (con un impegno finanziario regionale di circa 4 milioni di euro) e al potenziamento del depuratore cittadino, i cui lavori sono stati avviati a marzo scorso e aumenteranno la capacità di trattamento degli scarichi dagli attuali 70.957 abitanti equivalenti a 95.414 (con un impegno finanziario di circa 3,5 milioni di euro).
Si tratta di interventi destinati a superare le gravi criticità ambientali e sanitarie determinate dagli scarichi del depuratore, sottodimensionato, nel canale Jesce che sinora hanno inciso negativamente sia nel tratto pugliese, sia in quello lucano. La zona presenta un prezioso habitat naturale, rilevantissimi siti archeologici e storici (via Appia, Masseria Jesce, antichi insediamenti rupestri e ipogei), una serie di masserie e attività agroturistiche, un importante e moderno insediamento industriale, al confine tra Puglia e Basilicata, in cui operano anche aziende del settore agroalimentare.
Il progetto proposto dal Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia sarà ora sottoposto alle valutazioni di una serie di organi e autorità (valutazione di impatto ambientale, soprintendenze, autorità di bacino, ecc.). I lavori interesseranno il canale per circa 9 chilometri. Nel primo tratto (dal punto di immissione delle acque del depuratore nel canale e per circa 3,2 chilometri) e nell'ultimo (per circa 1,4 km) è prevista la pulizia del canale; nel tratto centrale (per circa 4,3 km, in corrispondenza della zona Murgia Catena), invece, il progetto propone la realizzazione di una nuova sagomatura del canale, con l'utilizzo di cemento e pietra calcarea. A destra e a sinistra del canale, inoltre, sono previste piste di servizio.
È necessario rilevare che gli interventi previsti nel percorso centrale presentano problematiche oggettive, già evidenziate dal Servizio Assetto del Territorio della Regione e dal Comitato VIA della Città Metropolitana di Bari, andando ad incidere significativamente in un contesto particolarmente delicato sotto il profilo ambientale, paesaggistico, archeologico, sottoposto a diversi vincoli di tutela.
"In proposito – sottolinea il consigliere regionale Enzo Colonna - sono state espresse preoccupazioni e sollecitazioni dal territorio, che condivido. Mi auguro che il consorzio di bonifica possa rivedere rapidamente le soluzioni progettuali proposte puntando alla preservazione naturale dell'attuale corso d'acqua o valutando soluzioni alternative con minore impatto ambientale e paesaggistico, come quelle emerse durante alcuni incontri tecnici che prevedevano la rifunzionalizzazione di altri canali presenti nella zona".
"L'acqua è un bene troppo prezioso perché possa andare disperso. Alcuni mesi fa, avevo evidenziato ai vertici amministrativi e politici del Comune di Altamura come il Governo regionale fosse impegnato su questo fronte ed avevo segnalato in particolare un avviso pubblicato nell'aprile scorso con cui la Regione invitava i Comuni a presentare manifestazioni di interesse per il finanziamento di interventi diretti al recupero delle acque reflue".
"Mi auguro – conclude Colonna - che l'amministrazione comunale abbia avuto modo in questi mesi di valutare la mia sollecitazione e si sia attivata presentando la manifestazione di interesse per il Comune di Altamura".
Nel torrente Jesce si riversano le acque trattate dal depuratore di Altamura. Solo per quest'opera la Regione ha impegnato 8.800.000 euro, un investimento importante che rivela un'attenzione concreta al territorio. La sistemazione del canale Jesce si aggiunge al potenziamento della rete fognante di Altamura già pressoché completata (con un impegno finanziario regionale di circa 4 milioni di euro) e al potenziamento del depuratore cittadino, i cui lavori sono stati avviati a marzo scorso e aumenteranno la capacità di trattamento degli scarichi dagli attuali 70.957 abitanti equivalenti a 95.414 (con un impegno finanziario di circa 3,5 milioni di euro).
Si tratta di interventi destinati a superare le gravi criticità ambientali e sanitarie determinate dagli scarichi del depuratore, sottodimensionato, nel canale Jesce che sinora hanno inciso negativamente sia nel tratto pugliese, sia in quello lucano. La zona presenta un prezioso habitat naturale, rilevantissimi siti archeologici e storici (via Appia, Masseria Jesce, antichi insediamenti rupestri e ipogei), una serie di masserie e attività agroturistiche, un importante e moderno insediamento industriale, al confine tra Puglia e Basilicata, in cui operano anche aziende del settore agroalimentare.
Il progetto proposto dal Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia sarà ora sottoposto alle valutazioni di una serie di organi e autorità (valutazione di impatto ambientale, soprintendenze, autorità di bacino, ecc.). I lavori interesseranno il canale per circa 9 chilometri. Nel primo tratto (dal punto di immissione delle acque del depuratore nel canale e per circa 3,2 chilometri) e nell'ultimo (per circa 1,4 km) è prevista la pulizia del canale; nel tratto centrale (per circa 4,3 km, in corrispondenza della zona Murgia Catena), invece, il progetto propone la realizzazione di una nuova sagomatura del canale, con l'utilizzo di cemento e pietra calcarea. A destra e a sinistra del canale, inoltre, sono previste piste di servizio.
È necessario rilevare che gli interventi previsti nel percorso centrale presentano problematiche oggettive, già evidenziate dal Servizio Assetto del Territorio della Regione e dal Comitato VIA della Città Metropolitana di Bari, andando ad incidere significativamente in un contesto particolarmente delicato sotto il profilo ambientale, paesaggistico, archeologico, sottoposto a diversi vincoli di tutela.
"In proposito – sottolinea il consigliere regionale Enzo Colonna - sono state espresse preoccupazioni e sollecitazioni dal territorio, che condivido. Mi auguro che il consorzio di bonifica possa rivedere rapidamente le soluzioni progettuali proposte puntando alla preservazione naturale dell'attuale corso d'acqua o valutando soluzioni alternative con minore impatto ambientale e paesaggistico, come quelle emerse durante alcuni incontri tecnici che prevedevano la rifunzionalizzazione di altri canali presenti nella zona".
"L'acqua è un bene troppo prezioso perché possa andare disperso. Alcuni mesi fa, avevo evidenziato ai vertici amministrativi e politici del Comune di Altamura come il Governo regionale fosse impegnato su questo fronte ed avevo segnalato in particolare un avviso pubblicato nell'aprile scorso con cui la Regione invitava i Comuni a presentare manifestazioni di interesse per il finanziamento di interventi diretti al recupero delle acque reflue".
"Mi auguro – conclude Colonna - che l'amministrazione comunale abbia avuto modo in questi mesi di valutare la mia sollecitazione e si sia attivata presentando la manifestazione di interesse per il Comune di Altamura".