Tombe nel parco degli ulivi, stop ai lavori
In mattinata arriva la soprintendenza
venerdì 10 giugno 2016
Nuovo stop ai lavori nel parco degli ulivi. La scoperta risale a due giorni fa durante le operazioni di scavo da parte della società Segeco a cui il Municipio ha concesso il permesso di costruire per la realizzazione di una struttura polifunzionale.
Macchine e ruspe si sono fermate quando dal terreno sono affiorate antiche strutture che ricordano tombe archeologiche "a camera". Immediato l'intervento di una archeologa interpellata dalla società che da due giorni è a lavoro per studiare e classificare i reperti.
Nella mattinata di giovedì i residenti del quartiere hanno richiesto l'intervento della Polizia Municipale oltre che della Soprintendenza chiedendo specifiche verifiche sull'origine dei ritrovamenti. Dopo un primo sopralluogo con tanto di polemiche per la mancata chiarezza espressa dai tecnici della Soprintendenza, l'area dei ritrovamenti è stata delimitata mentre è stato proibito l'ingresso dei mezzi pesanti nel cantiere, almeno sino a quando non saranno effettuati tutti i saggi e non sarà chiarita la natura della scoperta. Nella mattinata di oggi in via IV novembre è atteso l'arrivo della responsabile della Soprintendenza a cui è affidato il compito di decidere se il cantiere potrà restare aperto o se la società dovrà dire definitivamente addio alla realizzazione dell'opera.
I lavori nel parco degli ulivi sono ripresi lo scorso mese di aprile dopo l'esame degli atti e la relativa sospensione dei lavori imposto a febbraio dal dirigente dell'ufficio tecnico Giovanni Buonamassa per verificare ulteriormente la correttezza delle procedure con cui sono stati concessi i permessi. Dopo l'attento esame, lo stesso dirigente ha confermato tutti i permessi tanto alla Segeco quanto a Cannito pur dando sostanzialmente ragione alle osservazioni del Comitato e, pur confermando l'aumento delle volumetrie e la realizzazione praticamente sulla sede stradale di una parte del fabbricato nel suolo Cannito.
"Una decisone che ha dell'incredibile" commenta Rosa Lillo del comitato, annunciando per il prossimo 24 giugno una manifestazione di protesta per chiedere il definitivo stop alla cementificazione del Parco degli Ulivi.
Un primo verdetto è atteso per questa mattina.
Macchine e ruspe si sono fermate quando dal terreno sono affiorate antiche strutture che ricordano tombe archeologiche "a camera". Immediato l'intervento di una archeologa interpellata dalla società che da due giorni è a lavoro per studiare e classificare i reperti.
Nella mattinata di giovedì i residenti del quartiere hanno richiesto l'intervento della Polizia Municipale oltre che della Soprintendenza chiedendo specifiche verifiche sull'origine dei ritrovamenti. Dopo un primo sopralluogo con tanto di polemiche per la mancata chiarezza espressa dai tecnici della Soprintendenza, l'area dei ritrovamenti è stata delimitata mentre è stato proibito l'ingresso dei mezzi pesanti nel cantiere, almeno sino a quando non saranno effettuati tutti i saggi e non sarà chiarita la natura della scoperta. Nella mattinata di oggi in via IV novembre è atteso l'arrivo della responsabile della Soprintendenza a cui è affidato il compito di decidere se il cantiere potrà restare aperto o se la società dovrà dire definitivamente addio alla realizzazione dell'opera.
I lavori nel parco degli ulivi sono ripresi lo scorso mese di aprile dopo l'esame degli atti e la relativa sospensione dei lavori imposto a febbraio dal dirigente dell'ufficio tecnico Giovanni Buonamassa per verificare ulteriormente la correttezza delle procedure con cui sono stati concessi i permessi. Dopo l'attento esame, lo stesso dirigente ha confermato tutti i permessi tanto alla Segeco quanto a Cannito pur dando sostanzialmente ragione alle osservazioni del Comitato e, pur confermando l'aumento delle volumetrie e la realizzazione praticamente sulla sede stradale di una parte del fabbricato nel suolo Cannito.
"Una decisone che ha dell'incredibile" commenta Rosa Lillo del comitato, annunciando per il prossimo 24 giugno una manifestazione di protesta per chiedere il definitivo stop alla cementificazione del Parco degli Ulivi.
Un primo verdetto è atteso per questa mattina.