Taglio ai costi della politica, niente da fare
Respinta senza appello la mozione Cinque Stelle
mercoledì 2 dicembre 2015
9.49
Che i rapporti tra il sindaco Giacinto Forte e il Movimento Cinque Stelle non siano idilliaci è cosa risaputa. Nell'ultimo consiglio comunale le possibilità di collaborazione si sono infrante sull'ultima mozione presentata dal consigliere Pietro Masi a proposito della riduzione delle indennità spettanti a sindaco e assessori.
"L'attuale indennità che percepiscono il primo cittadino e i componenti del suo esecutivo ammonta a 3.718,49 euro per il sindaco, 2.788,86 euro per il vicesindaco e 2.231,09 euro per gli assessori – sostiene Masi nel suo intervento proponendo al sindaco e agli assessori la riduzione dello "stipendio" in linea con quanto fatto dall'ex sindaco Mario Stacca nell'ultimo anno di mandato, attraverso un procedimento di autoriduzione.
"Le indennità percepite dall'attuale giunta Forte risultano essere aumentate del 22% rispetto alle autoriduzioni stabilite dalla precedente amministrazione" conclude Masi.
Una proposta sostenuta, non senza qualche perplessità dal Pd e da Abc in consiglio comunale salvo l'astensione dei consiglieri Raffaella Petronelli e Oronzo Castellano.
Il capogruppo Pd rimarca la necessità di avviare una "revisione generale dei costi della politica pur tuttavia senza sminuire il lavoro degli amministratori".
A difendere i compensi di Forte e della sua giunta ci pensa il consigliere Nicola Loizzo il quale taccia Masi di proporre mozioni strumentali atte a screditate l'amministrazione: " Bastava fare due conti con la calcolatrice per capire che questa amministrazione spende meno della precedente: Stacca in un mese spendeva 17.000 euro, Forte poco più di 15.000 " rimarca il consigliere.
Parole su cui è lo stesso Masi a rilanciare: "Non sono in discussione le somme totali ma i singoli compensi. Stacca percepiva 3.000 euro, Forte ne percepisce 3700. Sono somme che non salveranno il bilancio comunale ma che si possono impiegare per piccoli interventi e comunque – aggiunge Masi - in un periodo di crisi è giusto che anche la politica faccia un po' di sacrificio".
A rispondere al consigliere ci pensa il sindaco Giacinto Forte che oramai sull'orlo di una crisi di nervi rispedisce al mittente tutte le accuse compresa quella di "spendere più dell'amministrazione Stacca".
Conti alla mano "questa amministrazione non ha un vice sindaco quindi nei compensi non è prevista l'indennità di vice, non ha il settimo assessore e non ha speso un euro per le missioni del sindaco poiché quando mi sono recato a New York e a Milano l'ho fatto con i miei soldi" attacca Forte.
E di matematica in matematica Forte ricorda che "L'ex sindaco Stacca percepiva lo stipendio da sindaco e poi anche quello di medico di base. Io invece sono un professore in aspettativa e l'unico stipendio che percepisco è quello da sindaco stando in comune oltre 12 ore al giorno".
Inutile aggiungere altro. L'aula chiamata al voto boccia la mozione mentre il primo cittadino continua a mugugnare.
"L'attuale indennità che percepiscono il primo cittadino e i componenti del suo esecutivo ammonta a 3.718,49 euro per il sindaco, 2.788,86 euro per il vicesindaco e 2.231,09 euro per gli assessori – sostiene Masi nel suo intervento proponendo al sindaco e agli assessori la riduzione dello "stipendio" in linea con quanto fatto dall'ex sindaco Mario Stacca nell'ultimo anno di mandato, attraverso un procedimento di autoriduzione.
"Le indennità percepite dall'attuale giunta Forte risultano essere aumentate del 22% rispetto alle autoriduzioni stabilite dalla precedente amministrazione" conclude Masi.
Una proposta sostenuta, non senza qualche perplessità dal Pd e da Abc in consiglio comunale salvo l'astensione dei consiglieri Raffaella Petronelli e Oronzo Castellano.
Il capogruppo Pd rimarca la necessità di avviare una "revisione generale dei costi della politica pur tuttavia senza sminuire il lavoro degli amministratori".
A difendere i compensi di Forte e della sua giunta ci pensa il consigliere Nicola Loizzo il quale taccia Masi di proporre mozioni strumentali atte a screditate l'amministrazione: " Bastava fare due conti con la calcolatrice per capire che questa amministrazione spende meno della precedente: Stacca in un mese spendeva 17.000 euro, Forte poco più di 15.000 " rimarca il consigliere.
Parole su cui è lo stesso Masi a rilanciare: "Non sono in discussione le somme totali ma i singoli compensi. Stacca percepiva 3.000 euro, Forte ne percepisce 3700. Sono somme che non salveranno il bilancio comunale ma che si possono impiegare per piccoli interventi e comunque – aggiunge Masi - in un periodo di crisi è giusto che anche la politica faccia un po' di sacrificio".
A rispondere al consigliere ci pensa il sindaco Giacinto Forte che oramai sull'orlo di una crisi di nervi rispedisce al mittente tutte le accuse compresa quella di "spendere più dell'amministrazione Stacca".
Conti alla mano "questa amministrazione non ha un vice sindaco quindi nei compensi non è prevista l'indennità di vice, non ha il settimo assessore e non ha speso un euro per le missioni del sindaco poiché quando mi sono recato a New York e a Milano l'ho fatto con i miei soldi" attacca Forte.
E di matematica in matematica Forte ricorda che "L'ex sindaco Stacca percepiva lo stipendio da sindaco e poi anche quello di medico di base. Io invece sono un professore in aspettativa e l'unico stipendio che percepisco è quello da sindaco stando in comune oltre 12 ore al giorno".
Inutile aggiungere altro. L'aula chiamata al voto boccia la mozione mentre il primo cittadino continua a mugugnare.