Suoni della Murgia: la rassegna ad Altamura, Minervino e Terlizzi
Anteprima il 6 giugno. Scelti luoghi suggestivi per i concerti
giovedì 30 maggio 2024
20.33
Una strepitosa anteprima inaugura la lunga cavalcata di concerti, una ventina di appuntamenti in tutto, previsti nel ricco programma della 23esima edizione di Suoni della Murgia, la rassegna musicale internazionale organizzata dall'associazione omonima, quest'anno tra Altamura, Minervino Murge e Terlizzi: Omar Sosa, il formidabile pianista cubano ma ormai cittadino del mondo, si esibirà, insieme al percussionista venezuelano Gustavo Ovalles, il 6 giugno a Borgo Sovereto vicino Terlizzi (ore 20.30).
La rassegna, che durerà fino alla fine di agosto, verrà presentata lunedì 3 giugno alle 10.30 nel Municipio di Altamura alla presenza dei sindaci e degli assessori alla cultura dei tre Comuni e del direttore artistico Luigi Bolognese. Durante l'incontro verranno illustrati i dettagli del programma.
Il Festival Suoni della Murgia, tra i più longevi in Puglia, nato e connotato per molti anni sotto il segno della musica popolare e della world music (non per nulla è tra le manifestazioni fondatrici della Rete Italiana World Music), anche con il programma di quest'anno continua nella sua scelta, ormai sperimentata con successo nelle ultime edizioni, di andare oltre i confini di una singola città (nel caso specifico Altamura), aprendosi ad altre centri, e di ambientare gli spettacoli in dimore storiche, cortili, masserie, borghi rurali, oasi naturalistiche, diffusi nel territorio, anche per consentire agli spettatori di ritemprarsi al termine di giornate di calura estiva e caos cittadino. E con l'obiettivo, inoltre, di valorizzare ambienti naturali e bellezze architettoniche sorprendenti e spesso poco conosciuti. Un filo rosso, più che un tema, che gli organizzatori hanno seguito per il programma dell'edizione numero 23 è quello degli "sconfinamenti". Come accade ormai dalle prime edizioni, a Suoni della Murgia arrivano artisti provenienti da diverse parti d'Italia e del mondo che hanno scelto di uscire dai propri consueti canoni e registri musicali, di confrontarsi con altri artisti e di sperimentarsi in generi e stili differenti. Una proiezione internazionale che illumina la manifestazione fin dalle prime edizioni e che caratterizzerà la rassegna anche in questa XXIII edizione con artisti di grande livello musicale.
Questi alcuni dei luoghi dell'edizione 2024: Dimora Cagnazzi, Masseria Malerba, Jazzo Corte Cicero, Oasi naturalistica privata di Murgia Sgolgore, Lamalunga-Centro visite de L'Uomo di Altamura, Masseria La Marinella, Boscosauro Tenuta Sabini (tutte nel territorio di Altamura); Santa Maria del Cesano e Borgo Sovereto (Terlizzi); Il faro e Santuario Madonna del Sabato (Minervino Murge).
La rassegna si apre il 6 giugno a Terlizzi con Omar Sosa: al suo attivo conta ben sette nomination ai Grammy Award, nelle categorie Best Latin Jazz, Best Contemporary World Music Album, Best Instrumental Album. Inoltre ha vinto il premio della BBC Radio 3 Award per la categoria World Music. Artista giramondo a 360°, ha vissuto tra America Latina, Stati Uniti e Europa. La sua musica è stata in grado di conciliare la diversità di stili e generi originati dalla diaspora africana. Innumerevoli le collaborazioni con musicisti africani, arabi, europei, indiani, nord e sudamericani. In Italia collabora e tiene concerti di frequente con artisti come Paolo Fresu e Maria Pia De Vito. A livello internazionale si è esibito e ha inciso con musicisti come, tra gli altri, Trilok Gurtu e Seckou Keita. Il suo linguaggio jazz globale celebra la diversità delle anime della musica delle Americhe. "L'Africa e la Diaspora rappresentano una fonte musicale senza eguali", dice l'artista.
La rassegna, che durerà fino alla fine di agosto, verrà presentata lunedì 3 giugno alle 10.30 nel Municipio di Altamura alla presenza dei sindaci e degli assessori alla cultura dei tre Comuni e del direttore artistico Luigi Bolognese. Durante l'incontro verranno illustrati i dettagli del programma.
Il Festival Suoni della Murgia, tra i più longevi in Puglia, nato e connotato per molti anni sotto il segno della musica popolare e della world music (non per nulla è tra le manifestazioni fondatrici della Rete Italiana World Music), anche con il programma di quest'anno continua nella sua scelta, ormai sperimentata con successo nelle ultime edizioni, di andare oltre i confini di una singola città (nel caso specifico Altamura), aprendosi ad altre centri, e di ambientare gli spettacoli in dimore storiche, cortili, masserie, borghi rurali, oasi naturalistiche, diffusi nel territorio, anche per consentire agli spettatori di ritemprarsi al termine di giornate di calura estiva e caos cittadino. E con l'obiettivo, inoltre, di valorizzare ambienti naturali e bellezze architettoniche sorprendenti e spesso poco conosciuti. Un filo rosso, più che un tema, che gli organizzatori hanno seguito per il programma dell'edizione numero 23 è quello degli "sconfinamenti". Come accade ormai dalle prime edizioni, a Suoni della Murgia arrivano artisti provenienti da diverse parti d'Italia e del mondo che hanno scelto di uscire dai propri consueti canoni e registri musicali, di confrontarsi con altri artisti e di sperimentarsi in generi e stili differenti. Una proiezione internazionale che illumina la manifestazione fin dalle prime edizioni e che caratterizzerà la rassegna anche in questa XXIII edizione con artisti di grande livello musicale.
Questi alcuni dei luoghi dell'edizione 2024: Dimora Cagnazzi, Masseria Malerba, Jazzo Corte Cicero, Oasi naturalistica privata di Murgia Sgolgore, Lamalunga-Centro visite de L'Uomo di Altamura, Masseria La Marinella, Boscosauro Tenuta Sabini (tutte nel territorio di Altamura); Santa Maria del Cesano e Borgo Sovereto (Terlizzi); Il faro e Santuario Madonna del Sabato (Minervino Murge).
La rassegna si apre il 6 giugno a Terlizzi con Omar Sosa: al suo attivo conta ben sette nomination ai Grammy Award, nelle categorie Best Latin Jazz, Best Contemporary World Music Album, Best Instrumental Album. Inoltre ha vinto il premio della BBC Radio 3 Award per la categoria World Music. Artista giramondo a 360°, ha vissuto tra America Latina, Stati Uniti e Europa. La sua musica è stata in grado di conciliare la diversità di stili e generi originati dalla diaspora africana. Innumerevoli le collaborazioni con musicisti africani, arabi, europei, indiani, nord e sudamericani. In Italia collabora e tiene concerti di frequente con artisti come Paolo Fresu e Maria Pia De Vito. A livello internazionale si è esibito e ha inciso con musicisti come, tra gli altri, Trilok Gurtu e Seckou Keita. Il suo linguaggio jazz globale celebra la diversità delle anime della musica delle Americhe. "L'Africa e la Diaspora rappresentano una fonte musicale senza eguali", dice l'artista.