Stop ai lavori nel Parco degli Ulivi
Il dirigente sospende i permessi per 30 giorni e i Cinque Stelle si rivolgono all'assessore regionale
giovedì 10 marzo 2016
9.13
Stop ai lavori nel parco degli ulivi.
La decisone arriva dal dirigente del settore lavori pubblici, Giovanni Buonamassa a cui era stato affidato il compito di rivedere l'intero carteggio del progetto nell'ambito del procedimento di riesame avviato dal Comitato cittadino "Parco degli Ulivi".
La notizia è stata diffusa proprio dal Comitato che ha definito la sospensione l'efficacia dei permessi di costruire rilasciati nei mesi scorsi come "una prima vittoria". "Evidentemente fondate erano le ragioni espresse in numerosi atti e diffide dal Comitato, tanto da indurre cautelativamente il dirigente alla sospensione, così da evitare ulteriori danni che delibere di giunta e permessi approssimativi e, a nostro parere, illegittimi potevano causare alla collettività e anche alle imprese direttamente interessate".
La sospensione dei permessi di costruire ha imposto anche lo stop ai lavori in corso presso il suolo Rossi, in attesa di altre determinazioni.
La decisione arriva a pochi giorni da un nuovo incontro chiesto dallo stesso comitato con il sindaco Giacinto Forte nel quale i residenti della zona sono tornati a sostenere le proprie ragioni e a chiedere la chiusura del procedimento di riesame con l'annullamento di tutti gli atti amministrativi sino ad ora prodotti. Il primo cittadino ha rinviato le decisioni ai dirigenti comunali ribadendo la volontà di non poter prendere decisioni affrettate o comunque non basate su dati certi per evitare che l'amministrazione comunale sia coinvolta in un procedimento amministrativo da parte delle due aziende coinvolte.
Intanto nei giorni scorsi sulla vicenda parco degli ulivi si è espressa, dopo le sollecitazioni del movimento cinque stelle di Altamura, anche l'assessore regionale all'assetto del territorio Annamaria Curcuruto.
Nello specifico gli attivisti altamurani insieme ai consiglieri regionali Cinque Stelle hanno interrogato l'assessore su una corretta interpretazione delle attrezzature realizzabili nelle zone F1 ovvero la zona classificata parco degli ulivi e di spiegare cosa è da intendersi con la dicitura "eccetera" posta alla fine del decreto ministeriale 1444 del 1968. Un decreto che identifica tutte le strutture pubbliche realizzabili nelle zone F1 salvo poi lasciare libera interpretazione con un "Eccetera" finale.
Nell'attenta e puntuale relazione dell'assessore regionale si leggono tutte le normative in materia urbanistica compresa la definizione del metri quadri spettanti ad ogni cittadino di area verde, area libera e aree destinata all'istruzione.
In merito alla vicenda del parco degli ulivi tuttavia, l'assessore in prima battuta puntualizza che "le valutazioni in ordine all'ammissibilità di specifiche destinazioni d'uso presuppongono l'esame puntuale delle prescrizioni tecnico – normative dei singoli piani urbanistici".
Tuttavia si specifica che nell'articolo 2 del Decreto in questione "sono considerate zone territoriali F le parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale" e che nel caso altamurano "si tratta di area ancorché imprecisamente denominata F1 ascrivibile per le specifiche destinazioni d'uso indicate agli spazi di cui all'artico 3 del DM 1444 del 1968".
In definitiva: "appare utile puntualizzare che risulterebbe inappropriato ed incongruo ricomprendere tra le attrezzature di interesse comune, anche le strutture commerciali, strutture ricettive, studi professionali e simili, in quanto il DM 1444 classifica nell'ambito delle zone omogenee produttive di tipo D gli insediamenti di carattere commerciale e direzionale, quali quelli richiamati a loro volta bisognevoli di specifiche dotazioni di standard pubblici ai sensi dell'articolo 5 del Decreto medesimo".
Una risposta importante di cui uffici tecnici e amministrazione non potranno non tenere conto.
La decisone arriva dal dirigente del settore lavori pubblici, Giovanni Buonamassa a cui era stato affidato il compito di rivedere l'intero carteggio del progetto nell'ambito del procedimento di riesame avviato dal Comitato cittadino "Parco degli Ulivi".
La notizia è stata diffusa proprio dal Comitato che ha definito la sospensione l'efficacia dei permessi di costruire rilasciati nei mesi scorsi come "una prima vittoria". "Evidentemente fondate erano le ragioni espresse in numerosi atti e diffide dal Comitato, tanto da indurre cautelativamente il dirigente alla sospensione, così da evitare ulteriori danni che delibere di giunta e permessi approssimativi e, a nostro parere, illegittimi potevano causare alla collettività e anche alle imprese direttamente interessate".
La sospensione dei permessi di costruire ha imposto anche lo stop ai lavori in corso presso il suolo Rossi, in attesa di altre determinazioni.
La decisione arriva a pochi giorni da un nuovo incontro chiesto dallo stesso comitato con il sindaco Giacinto Forte nel quale i residenti della zona sono tornati a sostenere le proprie ragioni e a chiedere la chiusura del procedimento di riesame con l'annullamento di tutti gli atti amministrativi sino ad ora prodotti. Il primo cittadino ha rinviato le decisioni ai dirigenti comunali ribadendo la volontà di non poter prendere decisioni affrettate o comunque non basate su dati certi per evitare che l'amministrazione comunale sia coinvolta in un procedimento amministrativo da parte delle due aziende coinvolte.
Intanto nei giorni scorsi sulla vicenda parco degli ulivi si è espressa, dopo le sollecitazioni del movimento cinque stelle di Altamura, anche l'assessore regionale all'assetto del territorio Annamaria Curcuruto.
Nello specifico gli attivisti altamurani insieme ai consiglieri regionali Cinque Stelle hanno interrogato l'assessore su una corretta interpretazione delle attrezzature realizzabili nelle zone F1 ovvero la zona classificata parco degli ulivi e di spiegare cosa è da intendersi con la dicitura "eccetera" posta alla fine del decreto ministeriale 1444 del 1968. Un decreto che identifica tutte le strutture pubbliche realizzabili nelle zone F1 salvo poi lasciare libera interpretazione con un "Eccetera" finale.
Nell'attenta e puntuale relazione dell'assessore regionale si leggono tutte le normative in materia urbanistica compresa la definizione del metri quadri spettanti ad ogni cittadino di area verde, area libera e aree destinata all'istruzione.
In merito alla vicenda del parco degli ulivi tuttavia, l'assessore in prima battuta puntualizza che "le valutazioni in ordine all'ammissibilità di specifiche destinazioni d'uso presuppongono l'esame puntuale delle prescrizioni tecnico – normative dei singoli piani urbanistici".
Tuttavia si specifica che nell'articolo 2 del Decreto in questione "sono considerate zone territoriali F le parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale" e che nel caso altamurano "si tratta di area ancorché imprecisamente denominata F1 ascrivibile per le specifiche destinazioni d'uso indicate agli spazi di cui all'artico 3 del DM 1444 del 1968".
In definitiva: "appare utile puntualizzare che risulterebbe inappropriato ed incongruo ricomprendere tra le attrezzature di interesse comune, anche le strutture commerciali, strutture ricettive, studi professionali e simili, in quanto il DM 1444 classifica nell'ambito delle zone omogenee produttive di tipo D gli insediamenti di carattere commerciale e direzionale, quali quelli richiamati a loro volta bisognevoli di specifiche dotazioni di standard pubblici ai sensi dell'articolo 5 del Decreto medesimo".
Una risposta importante di cui uffici tecnici e amministrazione non potranno non tenere conto.